Addio alle Piramidi di Giza come le conosciamo: il governo egiziano vuole cambiare tutto

Rivoluzione alla Piramidi di Giza! Proprio così. Nell'accezione positiva del termine, però. L'Egitto dice basta al caos turistico e punta tutto su un cambiamento epocale per proteggere uno dei suoi gioielli più preziosi (ma anche dell'intera umanità, essendo una delle Meraviglie del mondo antico meglio conservate): la Necropoli di Giza. Con quasi 17,5 milioni di visitatori nel 2024 e un obiettivo di 30 milioni entro il 2030, il governo egiziano ha deciso di voltare pagina. E la buona notizia è che i cambiamenti sono tutti a favore dei turisti.

Una svolta necessaria: più ordine e rispetto per un patrimonio mondiale

Nell'era delle recensioni online e dei video virali, nascondere i problemi sotto il tappeto come la polvere non funziona più. Le lamentele sui social, da Reddit a TikTok, hanno messo in luce una situazione ormai ingestibile: venditori assillanti, truffe, traffico fuori controllo e condizioni inaccettabili per gli animali da trasporto. Con un piano da 54 milioni di dollari, il governo egiziano vuole salvare la magia delle piramidi. Un restyling totale: nuovo accesso sulla strada Cairo-Fayoum, trasporti ecosostenibili, regolamentazione dei commercianti e tutela degli animali. Non solo un miglioramento estetico, ma un vero salto di qualità per l'esperienza dei visitatori.

L'Egitto non può permettersi di sbagliare: il turismo rappresenta il 12% del PIL nazionale, portando circa 6,6 miliardi di dollari. Eppure, negli ultimi anni, le recensioni negative hanno rischiato di allontanare i viaggiatori. Commenti su TripAdvisor parlano chiaro: "Non fai in tempo a mettere piede che ti assalgono truffatori, guide turistiche finte e venditori ambulanti". Alcuni video recenti su TikTok parlano perfino di presunti truffatori vestiti da poliziotti. Il rischio di vedere la propria reputazione affondare sotto una valanga di recensioni pessime è concreto.

Il piano d'azione, affidato anche al colosso Orascom Pyramids Entertainment e sostenuto dal miliardario Naguib Sawiris, prevede biglietteria online, un centro visitatori ultra-moderno e persino un filmato introduttivo narrato da Kevin Costner. L'obiettivo? Alleggerire la pressione su un sito pensato per 10 milioni di turisti l'anno, non per i numeri record che si registrano oggi.

Stop ai maltrattamenti: un futuro senza animali sfruttati

Non solo caos e venditori molesti: un altro problema scottante riguarda il trattamento degli animali. Le immagini diffuse da PETA hanno fatto il giro del mondo: cavalli e cammelli scheletrici, frustati e spinti allo stremo. Una ferita profonda per l'immagine del Paese.

Alcune scene nei pressi delle Piramidi di Giza potrebbero diventare un ricordo, per la gioia degli animalisti.
Alcune scene nei pressi delle Piramidi di Giza potrebbero diventare un ricordo, per la gioia degli animalisti.

Da qualche mese, però, qualcosa si muove. Il governo ha avviato un programma di tutela degli animali, vietando i giri a cavallo e cammello nella zona archeologica e promuovendo l'uso di navette elettriche. Una svolta che punta a garantire non solo il rispetto degli animali, ma anche una visita più serena e sostenibile per i turisti. Un esempio simile è quello delle 'Botticelle' a Roma: in piena estate non è più possibile effettuare i famosi giri in carrozza trainata dai cavalli.

Giza cambia faccia: tra sogni e nuove sfide

Il restyling della Necropoli non è solo una questione estetica: rappresenta una scommessa sul futuro dell'Egitto come meta turistica d'eccellenza. Con l'inaugurazione del Grand Egyptian Museum prevista per il 3 luglio 2025, Il Cairo si prepara a vivere una nuova primavera del turismo.

Restano però delle incognite. Alcuni lavori sono partiti in ritardo (tutto il mondo è paese!), e i primi test del nuovo accesso hanno evidenziato problemi di organizzazione. Inoltre, l'enorme afflusso di visitatori potrebbe comunque mettere a dura prova le nuove strutture. Per mantenere vivo il mito delle Piramidi di Giza, l'Egitto dovrà continuare sulla strada della modernizzazione: controlli più severi, limiti al numero di visitatori e una protezione reale degli animali. Il fascino dei faraoni merita di essere preservato senza compromessi, per far sì che anche le generazioni future possano ammirare, a bocca aperta, il miracolo di pietra che sfida il tempo.

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