"In Cina non mangiamo insalata e c'è un motivo molto preciso"

In Italia, l’insalata cruda è un'alleata fondamentale per milioni di persone: veloce, fresca, colorata. Ci salva quando la fantasia manca, e ci fa sentire anche un po’ fit. Ma provate a ordinare un piatto che contenga insalata nel cuore della Cina: rischiate di ricevere uno sguardo perplesso, se non proprio contrariato.

La cucina cinese tradizionale — attenzione: non stiamo parlando del “pollo alle mandorle” dei take-away — evita accuratamente i cibi crudi. L’insalata, quella che per noi è un must estivo con pomodori, mais e tonno, per i cinesi è un’anomalia. E non solo per gusto o cultura. C’è di mezzo una visione del cibo completamente diversa, che affonda le radici nella medicina tradizionale cinese.

Insalata? No grazie. Parola di medicina tradizionale cinese

Sara Jane Ho, content creator sino-americana molto seguita su TikTok, lo dice chiaramente: “L’insalata cruda è ‘han’ e ‘shi’. Fredda e umida. Due parole che, nella medicina cinese, sono sinonimo di squilibrio”. Secondo questa filosofia, lo stomaco e la milza sono gli organi centrali nella digestione e nella produzione di qi — l’energia vitale. E questi organi amano il calore: digeriscono meglio il cibo cotto, caldo, possibilmente accompagnato da una bevanda tiepida.

Il video della content creator si intitola "perché la gente in Cina non mangia insalata cruda".
Il video della content creator si intitola "perché la gente in Cina non mangia insalata cruda".

Ingerire un piatto freddo, come un’insalata cruda, genera un effetto contrario: rallenta il metabolismo, crea umidità interna e affatica la milza. Il risultato? Gonfiore, stanchezza cronica, ritenzione idrica e aumento di peso. E se ti svegli spesso con una patina bianca sulla lingua, secondo la medicina cinese è un segnale d’allarme: il tuo corpo è invaso dall’umidità interna. “Non dico che non bisogna mai mangiare crudo - precisa Sara Jane - ma io lo faccio solo d’estate e sempre abbinato a qualcosa di caldo. E se hai i piedi freddi o dolori mestruali, l’insalata è l’ultima cosa che dovresti mangiare.”

Dalla medicina antica alla scienza moderna: cosa dice la nutrizione?

Va bene, l’insalata per la medicina cinese è un cibo ‘umido e freddo’. Ma la nutrizione moderna, disciplina scientifica, cosa dice? La risposta non è banale: dipende. Le verdure crude — insalate in primis — conservano intatti nutrienti delicati come la vitamina C, il folato e alcuni antiossidanti. Questo è uno dei loro punti forti, soprattutto in un regime alimentare bilanciato. Ma non è tutto oro ciò che è green.

Per chi ha una digestione lenta, problemi intestinali o dentatura poco efficiente, le verdure crude possono trasformarsi in un incubo. Crampi, gonfiore, flatulenza e feci non formate sono segnali frequenti. La colpa è delle fibre insolubili, che abbondano soprattutto nella parte esterna delle foglie verdi. A differenza delle fibre solubili, non si sciolgono nell’intestino e richiedono uno sforzo digestivo maggiore. La cottura delle verdure — a vapore, in padella o in zuppa — rompe la struttura delle pareti cellulari, rendendo più facile l’assimilazione dei nutrienti e migliorando la tolleranza intestinale.

Un altro problema è invisibile ma reale: batteri e patogeni. Anche con lavaggi accurati, le foglie dell’insalata possono contenere tracce di Escherichia coli, Listeria e batteri resistenti agli antibiotici. Un rischio non trascurabile, soprattutto per le persone immunodepresse, le donne in gravidanza e gli anziani. L’EFSA e il CDC statunitense raccomandano di evitare il consumo di insalate crude confezionate in condizioni di salute precarie. In questi casi, meglio optare per verdure cotte e servite calde.

E allora? L’insalata cruda va abolita? No, l’insalata non è un nemico. Ma va trattata con rispetto. Per chi sta bene, mangiarla con moderazione — magari a pranzo, nei mesi caldi e sempre accompagnata da alimenti cotti — non crea problemi. Ma se ti senti stanco, gonfio o ti svegli con la lingua bianca, potresti trarre beneficio da una pausa dalle foglie crude.

La medicina tradizionale cinese ci offre una prospettiva alternativa: il corpo umano non è un contenitore da riempire, ma un sistema energetico da equilibrare. E se per raggiungere quell’equilibrio bisogna lasciare da parte la lattuga... magari vale la pena ascoltare.

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