Italiano prende l'ultimo treno sovietico in Europa: "Il mio parere sincero"

Un viaggio nel tempo, con carbone e nostalgia inclusi nel prezzo. Il content creator italiano Diegosworld ha fatto parlare il web con un video diventato virale: si è imbarcato sull’ultimo treno sovietico operativo in Europa. E no, non è un’iperbole da social, ma un pezzo di realtà su rotaie: il treno Prietenia, che collega Bucarest (Romania) a Chişinău (Moldavia).

Un treno che più che trasportare passeggeri, trasporta memorie. "È l’ultimo pezzo d’Unione Sovietica ancora in funzione in Europa", racconta Diego, mentre mostra interni fermi agli anni '70: tendine rosse, cuccette in legno scuro, moquette color ocra e, soprattutto, una fornace a carbone ancora attiva per riscaldare i vagoni (esattamente).

Prietenia, il treno dell'amicizia (e del passato)

Si chiama Prietenia, che in romeno significa “amicizia”. Ma più che un viaggio tra due capitali, sembra un passaggio tra due epoche. Parte ogni sera da Bucarest alle 19:10 e arriva a Chişinău intorno alle 9 del mattino dopo circa 14 ore di viaggio. Un tempo lungo, soprattutto se si considera che a metà tragitto il treno viene letteralmente sollevato e spostato su un altro set di binari: quelli più larghi ereditati dall’URSS. Un’esperienza per palati forti, che mescola disagio e fascinazione storica.

Il treno offre tre classi, ma Diego ha deciso di non tirarsela: "Chi sono io per non prendere la terza classe?". Ironia, ma nemmeno troppa: ha davvero pagato il biglietto più economico. Cuccette strette, tende scolorite, bagni che definire “spartani” è un complimento. La luce è scarsa, lo spazio ridotto. Il bagno, in particolare, sembra uscito da un racconto di Dostoevskij: cupo, angusto, e senza alcuna concessione al comfort.

Ma l’atmosfera è autentica. Il calore arriva da vere stufe a carbone, visibili nei corridoi. E per chi sogna la “classe” anche in viaggio, c'è una prima classe con due cuccette per stanza a 32€, mentre seconda e terza classe costano circa 23€.

 

Consiglio di Diego? Se avete bisogno di dormire davvero, prendete il treno in direzione opposta, da Chişinău a Bucarest. Eviterete il risveglio traumatico tra le 4 e le 6 del mattino per i controlli e il cambio assi.

Un pezzo d’URSS su rotaie europee

Fuori dalla Russia, treni del genere non ne esistono più. La Moldavia e la Romania custodiscono quest’ultimo dinosauro ferroviario, sopravvissuto ai decenni e alla modernizzazione forzata. Non ci sono schermi digitali, Wi-Fi o prese USB. Ma c’è qualcosa che ormai è diventato più raro della tecnologia: la memoria viva.

Diego ha definito l’esperienza “gasante”, e non per scherzo. E il web ha ascoltato. Il video ha superato centinaia di migliaia di visualizzazioni in poche ore, finendo su TikTok, Instagram e ovunque ci fosse un feed pronto a scrollare.

In un’Europa dove tutto punta all’alta velocità e ai sedili ergonomici, questo treno è un inno alla lentezza, ma anche alla verità storica. Nessun restyling, nessun trucco social: solo ruggine, carbone e una dose abbondante di autenticità sovietica.

Per molti è solo un treno vecchio. Per chi ama la storia, è un viaggio che vale ogni ora. Anche se il bagno fa paura e la notte è lunga. Perché certe esperienze non si vivono ogni giorno. Diegosworld ha fatto da apripista. Ora tocca a voi decidere se salire a bordo dell’ultimo treno sovietico d’Europa. Con un po’ di coraggio, una felpa calda e lo spirito giusto, vi aspetta un’avventura degna di un romanzo storico su rotaie d’acciaio. Per chi ama l'Unione Sovietica, un italiano ha visitato un mercatino a tema in Georgia.

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