Su Rai Play c'è un film con Barbara Ronchi da guardare tutto d'un fiato. Tra colpi di scena e momenti coinvolgenti, ecco il titolo e la trama e tutto quello che c'è da scoprire prima della visione.
In un tempo in cui le storie della Resistenza sembrano affievolirsi nella memoria collettiva, La lotta arriva come un fulmine a ciel sereno, risvegliando coscienze e cuori. Disponibile gratuitamente su RaiPlay, il film è un piccolo gioiello della cinematografia italiana, capace di raccontare una pagina tragica della nostra storia con delicatezza, forza e umanità. Il cuore pulsante del racconto è lei. Barbara Ronchi, straordinaria nel ruolo di Nene, una partigiana che ha scelto di combattere con ogni mezzo per un futuro di libertà.
Siamo nel 1944, tra le valli impervie delle Alpi piemontesi. La guerra sta per finire, ma la tensione è ancora palpabile e la speranza sembra appesa a un filo. In questo scenario, quattro ragazzini tra i dodici e i tredici anni decidono di ribellarsi all’etichetta di bambini e dare il proprio contributo alla lotta contro l’oppressione. Grazie alla loro età riescono a passare inosservati ai posti di blocco tedeschi e fascisti, diventando inconsapevoli eroi in grado di cambiare il corso degli eventi.
Barbara Ronchi è Nene: forza, dolore e redenzione
Barbara Ronchi incarna con incredibile intensità il personaggio di Nene, l’unica donna in una brigata partigiana. Il suo volto racconta più di mille parole: ogni sguardo, ogni gesto, è intriso di un passato difficile e di una scelta dolorosa, ma necessaria. Prima del conflitto, Nene lavorava come mondina nei campi, conosceva la fatica fisica, ma anche la potenza catartica del canto popolare. La guerra le ha tolto l’innocenza ma le ha dato una nuova voce, più aspra, più consapevole. Nel rapporto con Marta, la giovane protagonista pacifista, Nene diventa una sorta di specchio rovesciato: mentre Marta sogna un mondo senza fucili, Nene ha imparato che la libertà si conquista anche con le armi. Eppure, nonostante la corazza che si è costruita, il personaggio non perde mai il contatto con la propria umanità. Proprio questa contraddizione la rende profondamente autentica.

La lotta è un film che colpisce duro, ma lo fa con una dolcezza sorprendente. Le tematiche trattate, il passaggio dall’infanzia all’età adulta, il senso del dovere, la violenza della guerra, il valore della memoria, si intrecciano in una narrazione costruita con equilibrio e sensibilità. Il tutto avviene senza rinunciare alla suspense e al ritmo, riuscendo a coinvolgere spettatori di ogni età. Le ambientazioni montane, con i loro silenzi e i loro paesaggi mozzafiato, aggiungono un tocco quasi epico al racconto. La natura diventa complice e spettatrice muta di una tragedia umana, ma anche di un germoglio di speranza. Perché in fondo La lotta è anche questo: un inno alla resistenza morale, alla possibilità di scegliere, di dire no all’indifferenza.
Barbara Ronchi, con il suo carisma silenzioso e la sua recitazione intensa ma misurata, è l’anima di questo film. Non è un caso che sia ormai considerata una delle attrici più versatili e talentuose del panorama italiano. Vincitrice di importanti riconoscimenti come il David di Donatello e il Nastro d’argento, Ronchi ha costruito una carriera fatta di scelte coraggiose, ruoli profondi e interpretazioni mai banali. La lotta ne è l’ennesima conferma: un ruolo che sembrava scritto apposta per lei, una performance che lascia il segno. Su Rai Play non perdere capolavori e serie da sogno, la piattaforma regala emozioni e storie uniche.
