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Ha il nome del dio romano del fuoco, ma dietro il suo paesaggio lunare si nasconde un cuore pulsante di bellezza, natura selvaggia e curiosità poco conosciute. Vulcano, la più meridionale tra le Isole Eolie, è una terra dove il mare, la roccia e il fuoco convivono in un equilibrio fragile e spettacolare. Con soli 21 chilometri quadrati di superficie e una popolazione residente di appena 300 abitanti, questa isola sorprende per la sua energia e la sua accessibilità, anche per chi non è un escursionista esperto.
A raccontare le meraviglie di Vulcano è stato di recente anche “Il falco delle Eolie”, un content creator che ha mostrato al suo pubblico un itinerario a dir poco affascinante: la salita verso Monte Saraceno, un sentiero panoramico che regala viste mozzafiato sul mare di Sicilia e sulle isole sorelle.
Monte Saraceno: il sentiero che conquista con la vista
Il percorso verso Monte Saraceno è adatto a tutti: non servono attrezzature da trekking né allenamento professionale. Bastano scarpe comode e un po’ di voglia di esplorare. Una volta in cima, come sottolinea anche il video del “falco”, la ricompensa è una vista a 360 gradi sul mare delle Eolie che lascia senza fiato. Quel giorno, il gruppo ha anche avuto la fortuna di assistere a un set cinematografico nello specchio d’acqua tra Vulcano e Lipari, a testimonianza di quanto questi paesaggi siano scenografici e richiesti anche dal mondo del cinema.
La salita attraversa paesaggi aridi punteggiati da macchia mediterranea, vecchie colate laviche e scorci su calette nascoste. Un percorso che è un invito alla lentezza, alla contemplazione e, perché no, alla fotografia.
Curiosità poco note su Vulcano e le Isole Eolie
Non tutti sanno che le Isole Eolie sono abitate dal VI millennio a.C., ma Vulcano fa eccezione. L’isola è rimasta disabitata per millenni a causa della sua attività vulcanica esplosiva, diventando stabile solo nel XIX secolo, quando vennero aperte miniere di zolfo e insediamenti per lavoratori coatti. Oggi ha appena 300 residenti, meno di Stromboli e pressoché identica a quella di Filicudi, isole ben più piccole. Le Eolie emergono da vulcani sottomarini giganteschi. Stromboli, per esempio, ha oltre 2000 metri di altezza sotto il livello del mare. Una configurazione che rende l’arcipelago uno dei luoghi più apprezzati da sub e geologi di tutto il mondo.
Contrariamente a quanto si pensa, l’economia delle Eolie non è legata principalmente alla pesca, ma all’agricoltura. Tra i prodotti di punta spiccano i capperi e la Malvasia, esportati a livello internazionale.
Le meraviglie (e i segreti) di Vulcano
Vulcano ha dato il nome al tipo di eruzione “vulcaniana” usato ancora oggi nella classificazione scientifica. La sua pozza di fanghi termali è molto famosa, ma pochi sanno che è artificiale: fu scavata negli anni ’60 in un tentativo – fallito – di sfruttare l’energia geotermica. I fanghi sono comunque apprezzati per i benefici sulla pelle, in particolare per le proprietà esfolianti e anti-infiammatorie. Gli abitanti dell’isola si chiamano vulcanari e vivono principalmente nella zona collinare del Piano, lontano dal traffico del porto. Tra le delizie locali troviamo la ricotta di capra, prodotta grazie agli allevamenti di caprini e bovini che prosperano nel microclima vulcanico.

Dal cratere della Fossa, il punto più alto dell’isola, si gode una delle panoramiche più spettacolari di tutto l’arcipelago. Secondo alcuni studi archeologici, in epoca antica Vulcano era utilizzata per riti funebri e purificatori: i defunti venivano portati qui prima della sepoltura. Nella mitologia romana, la bocca del cratere era la fucina del dio Vulcano, equivalente del greco Efesto.
E poi ci sono i tramonti. Quelli che si osservano dalla spiaggia delle Sabbie Nere o dal bordo del Gran Cratere sono considerati tra i più belli del mondo, capaci di tingere cielo e mare di rosso fuoco, in perfetto accordo con l’anima ardente dell’isola.
Come raggiungere Vulcano: tutte le opzioni
Il porto di Milazzo è il punto di partenza più comodo per chi vuole raggiungere Vulcano. Collegamenti frequenti con traghetti e aliscafi operano tutto l’anno, sia per passeggeri che per veicoli. Ma non è l’unica opzione.
- Da Catania: navetta per Milazzo (2h) + aliscafo (50 min). Soluzione ideale per chi arriva in aereo. Diverse compagnie offrono shuttle diretti dall’aeroporto.
- Da Messina: aliscafo diretto (2h), con 1-3 corse al giorno. In estate, la prima partenza è alle 8:05.
- Da Palermo: aliscafo stagionale (4h) attivo da aprile a ottobre, con partenza dal Molo Crispi. In inverno serve fare scalo a Milazzo.
Per chi viaggia in alta stagione, è consigliabile prenotare in anticipo e arrivare al porto con almeno mezz’ora di anticipo. Se hai un veicolo, scegli Milazzo come punto di imbarco, dato che né Palermo né Messina permettono l’imbarco di auto nei loro collegamenti diretti.
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