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Piero Armenti, fondatore de Il mio viaggio a New York, ha provato una vera e propria prelibatezza. Un sapore tipicamente nordamericano. Stiamo parlando del pesce in scatola più costoso del pianeta. Ovviamente non è tonno o sgombro. Parliamo di granchio reale in latta, alias King Crab. Prezzo? Quello che ha comprato Armenti costa ben 80 euro a lattina. Una follia o un’esperienza gourmet? Lo scopriamo con la sua video-recensione diventata virale.
Piero Armenti e la lattina da 80 euro: sapore reale o fregatura?
Dopo un breve soggiorno in Italia, Armenti è tornato a New York e ha deciso di togliersi uno sfizio decisamente costoso: provare una conserva di King Crab, il crostaceo più pregiato in circolazione. L’ha fatto davanti alla telecamera, come sempre, con il suo stile diretto e senza filtri. La scena si apre con la scatoletta tra le mani e uno sguardo misto tra emozione e sospetto: “Spero di non rimanere deluso, ho speso 80 euro”.
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Appena aperta, la prima sorpresa: una quantità generosa di olio che fuoriesce ovunque. Armenti versa il contenuto in un piatto, ma la quantità di polpa è piuttosto contenuta. “È davvero buono. Si sente il sapore del granchio. Non è pesante”, commenta dopo l’assaggio. Poche parole ma chiare. Promosso, anche se un po’ tirato sul giudizio finale. Probabilmente non spenderebbe di nuovo 80€ per un pasto del genere, ma non ha nemmeno maledetto gli 85$ dollari 'investiti. Anche perché con 80€ sia in Italia che a New York si può mangiare sushi di alta qualità in grandi quantità.
Perché il King Crab costa quanto un volo low cost
Il King Crab, o granchio reale, non è un semplice crostaceo. È il re dei mari freddi, pescato in acque gelide come il Mare di Bering, tra Alaska e Russia. La pesca è talmente pericolosa che il programma TV Deadliest Catch l’ha resa famosa in tutto il mondo. Onde di oltre 20 metri, temperature sotto i -30°C, attrezzature pesanti: pescare questi giganti marini è roba da duri veri. La difficoltà non è l’unico motivo del prezzo stellare. La pesca del granchio reale è regolamentata da norme severissime: quote di cattura limitate, stagioni ristrette e controlli rigidi per garantire la sostenibilità. Ogni granchio ha un costo che inizia in mare e prosegue in volo, perché vengono spesso trasportati vivi via aerea per mantenerne freschezza e qualità.

Il risultato? Un prodotto elitario, ricercatissimo nei ristoranti di lusso, con una carne dolce, tenera e ricca di proteine. Ecco perché anche una semplice lattina può arrivare a costare quanto una cena di sushi per due (abbondante).
I pesci in scatola più costosi al mondo: molto più di tonno e sardine
Se pensi che solo il King Crab raggiunga queste cifre, preparati a una lista di pesci in lattina da capogiro:
- Tonno rosso (Bluefin): soprattutto se pescato in Giappone e lavorato a mano, può costare anche decine di euro a lattina. La ventresca in olio EVO è la regina delle conserve.
- Sgombro e sardine premium: Spagna e Portogallo producono conserve artigianali con ingredienti selezionati, vendute anche in cofanetti deluxe da oltre 60 dollari.
- Salmone selvaggio (Chinook o Red King): raro, delicato e pescato in zone protette. Una lattina può superare i 70 euro/kg.
- Anguilla americana: lavorata per il mercato giapponese come unagi kabayaki, le versioni in latta di lusso raggiungono prezzi folli.
- Fegato di rana pescatrice (ankimo): considerato il “foie gras del mare”, è raro e ricercato, amatissimo dai gourmet asiatici.
Ciò che accomuna questi prodotti non è solo il prezzo. Parliamo di pesca sostenibile, lavorazione artigianale, ingredienti di altissima qualità e, soprattutto, una domanda internazionale altissima. Quando il pesce in scatola diventa oggetto di culto, il prezzo vola.
