Mangia la carbonara in trattoria e poi in un ristorante stellato: "Vi dico quale delle due è meglio"

Quanto può cambiare una carbonara servita in una trattoria romana rispetto a quella proposta in un ristorante stellato? A rispondere, con il suo stile diretto e ironico, è Francesco Zini, content creator toscano molto attivo su YouTube, TikTok e Instagram, dove racconta le sue esperienze gastronomiche senza fronzoli. Il suo ultimo video ha attirato migliaia di visualizzazioni: due carbonare, due ristoranti, due mondi completamente diversi. Da una parte, un locale popolare frequentato da romani DOC. Dall’altra, uno degli indirizzi gourmet più rinomati della Capitale.

La carbonara verace di trattoria: semplice, abbondante e a buon prezzo

Il viaggio di Zini parte da “Ar Grottino Der Traslocatore”, una trattoria romana con tutto quello che ci si aspetta: gestione familiare, clienti abituali e un menù essenziale stampato su un A4 piegato a metà e con font in stile Windows '98. Qui la carbonara costa 13€ nella versione standard, ma Zini opta per una “mezza”. Metà prezzo? No, anzi: il nostro eroe finisce per pagarla 11€.

A sinistra la carbonara preparata dalla trattoria, a destra quella del ristorante stellato.
A sinistra la carbonara preparata dalla trattoria, a destra quella del ristorante stellato.

“È un piatto normale, con circa 120 grammi di rigatoni - racconta - ma ha tutto quello che serve: cremosità equilibrata, ingredienti genuini, e va giù che è una meraviglia”. Il piatto viene definito onesto e gustoso, con una generosa porzione di guanciale croccante, uova ben amalgamate e un pecorino non invadente. Il conto finale? 11€ per la mezza carbonara, 5€ per una panna cotta, 2€ per una bottiglia d’acqua. Il tutto in un ambiente schietto, dove non si bada all’estetica ma al gusto.

Pipero e la carbonara stellata: un piatto piccolo ma potente

Il secondo assaggio avviene da Pipero, ristorante romano insignito di una stella Michelin. Qui la carbonara non si ordina alla carta, ma fa parte di un menù degustazione da sei portate, che costa 150€. “La porzione è ridotta e il piatto è molto più cremoso”, nota Zini. “Non so se avrei retto un’intera porzione. È più intensa, molto saporita". Dal video appare evidente che c'è meno guanciale ma tanto formaggio. La differenza si sente: la consistenza è vellutata, il profumo è deciso e la tecnica di preparazione mira all’equilibrio perfetto tra tuorli e pecorino, senza scivolare nella pastosità.

Nel piatto stellato, ogni elemento è dosato al grammo. Non c’è nulla di casuale: il taglio del guanciale, la cottura della pasta, la mantecatura finale. Ma nonostante la raffinatezza, non tutti gradiscono il formato mignon e il prezzo stellare. Qui il video:

Carbonara popolare vs gourmet: due filosofie a confronto

I follower di Zini si dividono nei commenti. Da una parte, chi apprezza la carbonara della trattoria per la quantità, il prezzo accessibile e il sapore familiare. Dall’altra, chi riconosce la cura maniacale della versione stellata, pur trovandola “troppo piccola per soddisfare davvero”. Alcuni utenti si soffermano su un dettaglio che ha fatto discutere: il prezzo della “mezza” porzione in trattoria. 11€ contro i 13€ della porzione completa. “Solo due euro di differenza per metà pasta?” si chiedono in molti. C'è chi difende la scelta: il piatto ha comunque costi fissi – gas, personale, ingredienti – che non si dimezzano con la pasta.

Altri, invece, non nascondono la delusione: “Per la metà mi aspetto almeno uno sconto del 40%”, scrive qualcuno. Insomma, anche la trattoria popolare non sfugge alle polemiche sul rapporto qualità-prezzo.

La vera domanda rimane: cosa fa la differenza in un piatto di carbonara? Per alcuni è la tradizione, per altri la tecnica. Per chi cerca sostanza e convivialità, il piatto della trattoria è imbattibile. Per chi vuole scoprire l’alta cucina e lasciarsi stupire da interpretazioni più raffinate, la proposta di Pipero offre un viaggio sensoriale complesso e coinvolgente.

Francesco Zini non decreta un vincitore assoluto. E forse è proprio questo il punto: non esiste una carbonara perfetta per tutti. Esiste quella che ci fa sentire a casa e quella che ci fa dire “wow” al primo assaggio. Il resto, è solo una questione di stile.

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