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L'Australia chiama, l’Italia risponde… con martello e chiodi alla mano! Un creator italiano che vive down under, conosciuto online solo come stareinaustralia, ha acceso i riflettori su una professione che – a sorpresa – dominerà il mercato del lavoro australiano nel 2025. Altro che miniere d’oro: il vero tesoro lo tiene in mano chi sa usare il metro e la sega circolare.
Il lavoro più richiesto nel 2025 in Australia? Il carpentiere
“Se venite in Australia, cercate lavori in questo ambito, ce n'è sempre bisogno” racconta il tiktoker nei suoi video diventati ormai un riferimento per gli italiani in cerca di lavoro in Australia. Secondo lui, la professione più richiesta sarà quella del carpentiere, grazie a un settore che continua a macinare opportunità: il Real Estate.
L'economia australiana poggia – letteralmente – sulle fondamenta del Real Estate, termine che probabilmente hai letto guardando film americani. Parliamo di compravendita, costruzione e ristrutturazione di immobili. Un business multimiliardario che ha fame costante di manodopera qualificata, soprattutto carpentieri, ovvero quei professionisti capaci di leggere un progetto, realizzare strutture in legno, montare impalcature e partecipare a ogni fase della costruzione di una casa. In Australia, senza carpentieri non si costruisce. Punto. Ogni cantiere li cerca. Ogni ditta li assume. Ed è qui che si apre una porta enorme per gli italiani in cerca di un visto lavorativo.
Lavorare in Australia: carpentieri e chef italiani benvenuti
Il creator stareinaustralia, che condivide ogni settimana consigli su visti, permessi e opportunità lavorative, ha già indicato un'altra via tutta italiana per lavorare legalmente in Australia: la cucina. “La ristorazione cerca sempre personale, soprattutto cuochi. Se avete fatto gli chef o i cuochi nei ristoranti italiani, partite in vantaggio rispetto agli altri”, ha spiegato in un video precedente. E il vantaggio non è solo salariale: questo tipo di lavoro consente spesso di ottenere un visto più stabile e duraturo dei famosi 88 giorni.

Molti italiani partono con un Working Holiday Visa, che offre la possibilità di restare un anno in Australia lavorando. Ma se si lavora in settori specifici – come l’agricoltura, l’ospitalità o, appunto, l’edilizia – per almeno 88 giorni, è possibile estendere il visto e continuare a vivere lì, legalmente e con pieno accesso al mercato del lavoro.
Occhio alle miniere: la verità dietro il sogno australiano
Tra i contenuti più commentati di stareinaustralia c’è anche una risposta secca al tormentone social: lavorare nelle miniere australiane. Noi stessi avevamo raccolto l'esperienza di un italiano in questo settore. “Non è vero che è facile entrare. Le liste d'attesa sono infinite, e anche quando ti chiamano potresti lavorare solo per pochi giorni”, racconta senza peli sulla lingua. Il messaggio è chiaro: inutile farsi illusioni da TikTok, la realtà è meno scintillante di quanto si pensi.
Chi ci riesce, certo, guadagna cifre altissime. Ma ottenere uno di questi ruoli richiede pazienza, contatti e spesso anche certificazioni particolari. Non basta “voler lavorare in miniera”. Bisogna rientrare nei tempi, nei requisiti e nelle selezioni. E molto spesso, non si riesce a raggiungere i fatidici 88 giorni utili per prolungare il visto. “Se venite per fare surf, migliorare l’inglese o vivere un’esperienza diversa, venite pure. Ma se pensate di fare i soldi in miniera, no”, chiude il creator, che ha ormai guadagnato la fiducia di migliaia di italiani alla ricerca di una nuova vita a testa in giù.
Australia: terra di opportunità (per chi sa dove cercare)
Il messaggio è semplice e potente: l’Australia offre davvero tante possibilità. Ma bisogna sapere dove puntare. I carpentieri sono tra le figure più ricercate del 2025, e per chi ha manualità, voglia di lavorare e magari un po’ d’esperienza alle spalle, questa può essere la chiave per cambiare vita. Lo stesso vale per cuochi e lavoratori della ristorazione, che continuano a essere tra i più richiesti dalle aziende australiane, soprattutto nelle grandi città come Sydney, Melbourne e Brisbane.
Il consiglio è chiaro: formarsi, informarsi, e ascoltare chi l’ha già fatto. Evitare i sogni facili venduti sui social e costruire – come i veri carpentieri – la propria strada un mattone alla volta.
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