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Angelica Ladino, content creator latinoamericana, inizialmente è rimasta scioccata come capita ad altri immigrati. Da poco trasferita in Australia, ha notato un’abitudine tutta locale che lascia perplessi gli stranieri, compresi noi italiani: vedere gente del posto camminare scalza per strada, nei supermercati, nei bar, persino in banca. Altro che infradito e scarpe da ginnastica messe al volo per fare la spesa sotto casa. No, qui si esce scalzi. Immagina di pestare un chiodo o un vetro? Eppure, nelle grandi città australiane – da Sydney a Brisbane – prima o poi lo vedi: qualcuno che cammina tranquillamente a piedi nudi, come se nulla fosse.
Angelica ha deciso di spiegarlo a modo suo, con un video virale dal titolo “Spiegare l’Australia ai miei genitori”. Ma nel frattempo ha convinto anche noi: ci sono almeno quattro motivi per cui gli australiani non portano scarpe. Anzi, secondo molti, ce ne sono di più. E ognuno racconta qualcosa di profondo sulla cultura locale.
1. Un’isola chiamata spiaggia: 90% degli australiani vive vicino al mare
L’Australia è un’isola gigante, e oltre l’89% della popolazione vive a meno di 50 minuti dalla costa. Il mare è ovunque, e con lui lo spirito “beach life”. In spiaggia ci vai scalzo, e spesso resti scalzo anche dopo. Questo stile di vita si riflette anche nell’abbigliamento: niente formalismi, niente fronzoli. Scarpe? Solo se servono davvero. Tanto più che camminare sulla sabbia a piedi nudi è considerato un piccolo piacere quotidiano. E spingersi poi nei supermercati o nei bar, senza cambiare “modalità piedi”, è la cosa più naturale del mondo.
2. Le strade sono (quasi) perfette: pulizia, ordine e niente pericoli
Il secondo motivo? L’ordine pubblico. Le città australiane sono pulite. Molto pulite. Marciapiedi regolarmente lavati, pochissimi rifiuti, controlli urbani frequenti. “Pestare qualcosa di pericoloso è raro, quasi improbabile”, racconta Angelica. Un report del Department of Infrastructure conferma che la manutenzione urbana è una priorità nei centri costieri australiani. E il risultato si vede – o meglio, si calpesta. Quasi impossibile trovare deiezioni canine, cocci e in generale sorprese. I piedi ringraziano.
3. “Perdere tempo a togliere e mettere le scarpe? No grazie”
Terzo punto: la praticità. L’australiano medio ama la semplicità. E come racconta Angelica nel suo reel, “togliere e mettere le scarpe è considerato da molti una perdita di tempo”. Nel mondo anglosassone esiste un’espressione perfetta: no fuss. Niente complicazioni inutili. Le ciabatte infradito (le famose thongs) restano l’opzione più diffusa, ma anche quelle – nei contesti informali – possono sembrare di troppo. Il clima caldo, la vita all’aperto, e l’attitudine easy-going creano un mix perfetto per dire addio alle scarpe.
4. Nessuno giudica: libertà di essere, anche a piedi nudi
Il vero shock culturale però arriva qui: nessuno giudica. In Italia – che tu sia a Napoli, Roma o in un paesino sperduto del Sud – una persona scalza in strada verrebbe osservata, commentata, magari criticata. In Australia, niente di tutto questo. “La gente non vive di apparenze - dice Angelica - a nessuno importa se hai le scarpe o meno”. E questo vale per tutte le età: dai ragazzini ai nonni, la libertà è la stessa. Una vera lezione culturale.

Un esempio? Nei bar della costa di Byron Bay non è raro trovare un cartello che recita: “Shoes optional”. Tradotto: “Scarpe facoltative”. Come dire: qui conta come ti comporti, non cosa indossi – o non indossi.
Una tradizione che resiste (ma forse per poco)
Angelica lancia però un allarme soft: “Rispetto a qualche anno fa, vedo meno persone senza scarpe. Ma almeno una al giorno, la incontro sempre”. La sensazione è che l’abitudine si stia lentamente perdendo. E non è la sola a notarlo. Alcune testimonianze raccolte online parlano di un calo del barefoot lifestyle soprattutto nelle metropoli come Melbourne o Perth. I motivi? Urbanizzazione crescente, regole igieniche più rigide in scuole e aziende, e una crescente influenza culturale globale che punta su standard “europeizzati”, dove notoriamente le scarpe (e le ciabatte d'estate) si indossano sempre per uscire di casa.
Ma nelle zone costiere e rurali l’orgoglio di andare scalzi resta forte. È una forma di identità, un’eredità culturale, un modo per ribadire: “Noi siamo australiani. E i nostri piedi conoscono la libertà”.
Camminare scalzi: più che un’abitudine, una filosofia
Per gli australiani, camminare a piedi nudi non è solo una questione di comodità. È un atto culturale, simbolico, quasi filosofico. Significa scegliere la semplicità, riconnettersi con la natura, vivere senza barriere inutili. Secondo i sostenitori del “barefooting”, questa pratica migliora la circolazione, rafforza il sistema posturale e riduce lo stress. Non a caso, negli ultimi anni anche alcune mode europee stanno riscoprendo i benefici del grounding: la camminata a piedi nudi a contatto diretto con il suolo.
In Australia però non è una moda. È uno stile di vita. E finché ci saranno spiagge, strade pulite e nessun giudizio, probabilmente ci saranno anche piedi nudi che attraversano il marciapiede, liberi come il vento del Pacifico.
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