Quest'isoletta croata si è guadagnata il titolo di "ultimo Paradiso del Mediterraneo"

C’è un luogo nel cuore dell’Adriatico che incanta chiunque lo raggiunga. Un’isola dove il tempo sembra sciogliersi nella luce del Mediterraneo, tra pini marittimi e baie dalle acque trasparenti. Lastovo, piccolo gioiello della Croazia, si è guadagnata negli anni il titolo di “ultimo Paradiso del Mediterraneo”, secondo il World Wildlife Fund, che già nel 2003 la riconosceva come una delle poche zone davvero incontaminate dell’area.

Non è un’isola come le altre: Lastovo conserva un’atmosfera autentica e selvaggia, lontana dal turismo di massa che affolla molte altre mete croate. Chi arriva qui, lo fa per vivere una vacanza diversa, dove la parola d’ordine è “fjaka”: un termine che descrive l’arte di lasciar scorrere il tempo senza fretta, respirando la semplicità e la libertà dell’isola. Una sorta di "dolce far niente" in salsa croata.

Lastovo, tra storia segreta e natura protetta

Oggi è un paradiso per i turisti. Ma pochissimi anni fa era tutt'altro. Negli anni bui della guerra fredda, Lastovo era base militare, per di più inaccessibile a chiunque fino al 1988. Tunnel scavati nella roccia, vecchie postazioni mimetizzate nella macchia mediterranea e la suggestione di un passato quasi epico ancora oggi si respirano tra i sentieri. Chi ama l’avventura trova ancora le tracce di quegli anni: strutture semi-nascoste, baie segrete e silenzi profondi. Solo nel 2006 l’isola diventa ufficialmente Parco Naturale, uno status che la protegge e ne garantisce la purezza.

Lastovo è l'ultimo Paradiso del Mediterraneo, nel senso che è un luogo incontaminato nel vero senso della parola.
Lastovo è l'ultimo Paradiso del Mediterraneo, nel senso che è un luogo incontaminato nel vero senso della parola.

Sbarcando dal traghetto, si percepisce subito un’atmosfera diversa rispetto ad altre isole della Croazia come Vis o Hvar. Qui il turismo ha un ritmo lento e gentile. La natura domina su tutto: foreste di pini, terrazze coltivate, vigneti e uliveti si alternano a calette appartate e scogliere affacciate su un mare cristallino. Le spiagge vere e proprie sono poche, sostituite da piattaforme di cemento dove i locali si sdraiano a prendere il sole con la stessa serietà con cui si celebrano i piccoli piaceri della vita.

La filosofia della fjaka: vivere senza fretta

A Lastovo non si va di corsa. La fjaka, questo particolare stato d’animo tipicamente dalmata, significa abbandonare ogni urgenza e lasciarsi trasportare dal ritmo della natura. “Non è pensare, è semplicemente lasciar passare il tempo, ascoltare le cicale e sentire il calore”, racconta Diana Magdić dell’Ufficio del Turismo di Lastovo. Qui la giornata può trascorrere tra un bagno nelle acque turchesi della baia di Zaklopatica, una passeggiata nella cittadina di Lastovo tra antiche case di pietra pallida e chiese raccolte, e una cena con pesce freschissimo in una delle rare trattorie locali.

Gli abitanti dell’isola sanno quanto vale il silenzio: chi si siede la sera davanti al mare, immerso nel profumo dei pini e sotto un cielo che sembra toccare la terra, scopre un modo di vivere che altrove è ormai raro. Lastovo è anche candidato a diventare il primo “Santuario del Cielo Oscuro” d’Europa, grazie alla quasi totale assenza di inquinamento luminoso. Qui il firmamento esplode letteralmente di stelle, regalando emozioni uniche a chi ama osservare la volta celeste.

Non servono grandi strutture turistiche per godersi Lastovo: l’offerta resta volutamente limitata a poche pensioni, camere in affitto e al vecchio Hotel Solitudo, simbolo della sobrietà jugoslava. Chi cerca il lusso resta deluso, ma chi vuole scoprire la vera anima dell’isola trova pane per i suoi denti. Le escursioni in barca con i pescatori locali sono un vero must: Ivica Lešić, uno dei volti più conosciuti dell’isola, accompagna i visitatori tra le baie color smeraldo, insegnando la pesca tradizionale e raccontando storie di mare tra un bicchiere di vino e un assaggio di pane all’anice preparato dalla moglie Helena.

In estate, le giornate trascorrono tra nuotate rigeneranti, esplorazioni in kayak e lunghi momenti di relax nei piccoli bar affacciati sul porto di Pasadur o nella piazza principale del villaggio di Lastovo. Il tempo qui si dilata, lasciando spazio alle cose semplici: una lettura all’ombra, una chiacchierata con i pescatori, il profumo del pane fresco e il suono ipnotico delle cicale che accompagna le ore più calde.

Come raggiungere Lastovo: tutte le informazioni utili

Non esistono voli diretti dall’Italia per Lastovo: l’isola non dispone di un aeroporto e non è collegata direttamente con traghetti dall’Italia. Il modo migliore per arrivarci è volare verso altre città croate, scegliendo tra gli aeroporti di Spalato (Split) o Dubrovnik, entrambi ben collegati con numerose città italiane, specialmente durante la stagione estiva.

  • Voli dall’Italia a Spalato o Dubrovnik: Da Roma, Milano, Napoli, Venezia, Bologna e altre città partono voli diretti, spesso operati da compagnie come Croatia Airlines, Ryanair, Vueling e Wizz Air. In alta stagione si trovano tariffe anche a partire da 30 euro prenotando con un po’ di anticipo.
  • Trasferimento dal porto: Dall’aeroporto di Spalato o Dubrovnik basta un autobus o taxi per raggiungere il porto cittadino in circa mezz’ora.
  • Traghetti per Lastovo: Dal porto di Spalato parte il traghetto tutto l’anno (circa 3-5 ore di navigazione, con prezzi da 8 a 12 euro). Da Dubrovnik il servizio è giornaliero in estate, dura circa 3 ore e mezza e costa poco più di 10 euro. Le compagnie principali sono Jadrolinija e TP-Line, con orari più frequenti da giugno a settembre.

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