Quali sono le 10 espressioni più usate dai bugiardi, secondo l'Intelligenza Artificiale

Smascherare una bugia non è mai semplice. Chi mente spesso si affida a frasi che suonano normali ma che, analizzate con attenzione, nascondono strategie ben precise. Negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale – attraverso l’analisi di milioni di conversazioni e documenti – ha individuato le espressioni più frequenti tra le persone bugiarde. Queste frasi ricorrono spesso sia nella vita quotidiana che nelle situazioni più delicate, dalla famiglia al lavoro. Capire il significato psicologico di questi termini aiuta non solo a riconoscere la menzogna, ma anche a proteggersi da manipolazioni e fraintendimenti.

Le 10 espressioni più usate dai bugiardi: elenco completo

  1. "Forse" / "Probabilmente"
    Parole vaghe che permettono di non prendersi responsabilità diretta. Spesso chi mente usa "forse" o "probabilmente" per lasciare aperte tutte le possibilità, evitando di essere smentito facilmente. La vaghezza diventa uno scudo dietro cui nascondersi.
  2. "Non ricordo esattamente"
    Ammettere una memoria "selettiva" è una delle strategie preferite dai bugiardi. Così si evita di fornire dettagli precisi che potrebbero tradirli. Inoltre, dichiarando incertezza, si guadagna tempo per inventare una versione più credibile dei fatti.
  3. "Te lo giuro" / "Ti giuro che è così"
    I giuramenti vengono utilizzati in modo eccessivo quando una persona teme di non essere creduta. Insistere troppo sulla propria sincerità, secondo gli esperti di psicologia forense [Psychology Today, 2019], può essere un chiaro segnale di insicurezza o menzogna.
  4. "Non avevo altra scelta"
    Una tipica frase usata per giustificare comportamenti discutibili. Il bugiardo cerca così di spostare la responsabilità su fattori esterni, alleggerendo il proprio senso di colpa e tentando di ottenere comprensione dall’interlocutore.
  5. "Non è come pensi"
    Negare la percezione dell’altro serve a creare confusione e instillare il dubbio. Questa tecnica, nota anche come "gaslighting", mira a distogliere l’attenzione dalla verità e a far vacillare la sicurezza dell’interlocutore.
  6. "Non ti preoccupare, va tutto bene"
    Minimizzare la gravità di una situazione rappresenta un modo per evitare domande scomode. Chi mente preferisce rassicurare e chiudere la conversazione rapidamente, riducendo la possibilità di essere scoperto.
  7. "Lasciami spiegare"
    Richiedere tempo per spiegarsi è una strategia per pensare a una risposta più credibile. Il bugiardo usa questa frase per prendere qualche secondo in più e ricostruire la versione dei fatti che meglio si adatta alla situazione.
  8. "Non è colpa mia"
    Scaricare la responsabilità sugli altri è una difesa classica di chi mente. Allontanarsi dalla colpa diretta aiuta a preservare la propria immagine e a distogliere l’attenzione dai propri errori.
  9. "Non posso entrare nei dettagli"
    Evitare di approfondire è una scelta consapevole per non cadere in contraddizione. Spesso i bugiardi usano la privacy o altre scuse per restare sul vago e proteggersi.
  10. "Ti dico la verità, non c’è nulla da nascondere"
    Sottolineare ripetutamente la propria sincerità può essere un segnale d’allarme. Secondo il prof. Paul Ekman, esperto di linguaggio non verbale, chi insiste troppo sulla propria trasparenza spesso nasconde qualcosa.
Le persone bugiarde spesso si tengono sul vago
Le persone bugiarde spesso si tengono sul vago

Perché i bugiardi scelgono proprio queste parole?

Dietro ogni espressione usata da chi mente si nasconde una strategia psicologica precisa. L’Intelligenza Artificiale, supportata dall’analisi dei dati e dagli studi di psicologia, aiuta a individuare le motivazioni più frequenti.

  • Ambiguità e vaghezza: usare termini come "forse", "probabilmente" o "non ricordo" permette di non esporsi troppo. Così il bugiardo resta al sicuro, pronto a cambiare versione se necessario.
  • Eccesso di rassicurazioni: frasi come "te lo giuro" o "ti dico la verità" puntano a convincere l’altro, ma segnalano insicurezza. Il bisogno di essere creduti si traduce in un rafforzamento eccessivo delle proprie affermazioni.
  • Minimizzazione e deviazione: ridurre la gravità di un fatto ("non ti preoccupare") o deviare l’attenzione con altri argomenti serve a sviare domande e approfondimenti. Un trucco molto comune per evitare il confronto diretto.
  • Scarico di responsabilità: affermare "non è colpa mia" o "non avevo altra scelta" aiuta a ridurre il peso del senso di colpa e a trovare una via d’uscita accettabile dal punto di vista sociale.
  • Evitare i dettagli: chi mente teme di cadere in contraddizione. Per questo evita di fornire informazioni troppo precise, preferendo restare sul vago o utilizzare scuse come la privacy. Al contrario, in alcuni casi offre dettagli inutili per apparire più credibile, ma sempre senza rischiare di essere smascherato.

L'articolo è stato scritto con il supporto di Intelligenza Artificiale (Perplexity + ChatGPT) e revisionato da un autore umano.

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