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Siamo sempre più preoccupati per cosa mangiamo e cosa beviamo. Sentiamo spesso dire che le microplastiche sono ovunque, nel cibo che mangiamo. E poi c'è l'acqua. Sentiamo dire che quella del rubinetto è sicura, ma c'è sempre chi non si fida delle rassicurazioni. E quella in bottiglia? Magari è stata sotto il sole cocente per diversi giorni e la plastica che la contiene si è deteriorata. Cosa fare, dunque? Bere solo acqua distillata è un'opzione? Questo è un tema che interessa tutti: dagli appassionati di fitness a chi vive di curiosità scientifiche. Scopriamo insieme cosa dice la scienza, quali sono i rischi e perché bere solo acqua distillata non è una buona idea, secondo le principali linee guida internazionali e le ricerche accademiche più aggiornate.
Acqua distillata e acqua potabile: differenze fondamentali
L’acqua distillata si ottiene tramite un processo di distillazione che elimina quasi tutte le impurità: microorganismi, sali minerali e gas disciolti spariscono, lasciando solo H2O puro. Il risultato? Un liquido trasparente, insapore e privo di nutrienti essenziali.

Al contrario, l’acqua potabile contiene un'ampia gamma di sali minerali come calcio, magnesio, sodio e potassio. Questi elementi sono fondamentali per il gusto dell’acqua ma, soprattutto, per il corretto funzionamento dell’organismo. Bere acqua potabile contribuisce a reintegrare i minerali persi con il sudore, l’urina e le attività quotidiane. L’acqua distillata, invece, non offre questo beneficio: non contiene nulla che il corpo possa assorbire oltre alla semplice idratazione momentanea.
Bere solo acqua distillata: cosa succede davvero nel corpo?
Secondo linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e diversi studi pubblicati su riviste accademiche, bere acqua distillata occasionalmente non comporta rischi immediati. Il corpo è in grado di compensare la temporanea mancanza di minerali attingendo alle riserve interne o agli alimenti. I problemi sorgono quando si beve solo acqua distillata in modo regolare e prolungato. Ecco i principali rischi documentati:
- Squilibri elettrolitici: La carenza di calcio, magnesio e potassio può alterare il bilancio elettrolitico del corpo. Studi clinici, come quelli pubblicati dal National Institutes of Health, dimostrano che il consumo prolungato di acqua distillata può portare a crampi, debolezza muscolare, aritmie e disturbi cardiovascolari.
- Effetti osmotici sulle cellule: L’acqua distillata, priva di soluti, crea un ambiente ipotonico. Questo favorisce il passaggio dell’acqua all’interno delle cellule tramite osmosi, con rischio di rigonfiamento cellulare e, nei casi estremi, lisi delle cellule stesse. Il fenomeno può causare emolisi e danni ai tessuti, come descritto su Medici Oggi e pubblicazioni di fisiologia cellulare.
- Aumento della diuresi e rischio di disidratazione: Senza elettroliti, il corpo tende ad eliminare più liquidi attraverso i reni. Si verifica quindi un rischio maggiore di disidratazione e perdita di minerali essenziali, come sottolineato in una revisione OMS dedicata ai minerali nell’acqua potabile.
- Alterazione del pH corporeo: Alcune pubblicazioni accademiche suggeriscono che l’acqua distillata può favorire una leggera acidificazione del corpo. Questo effetto, se protratto, può contribuire a stati di acidosi metabolica, specialmente in soggetti con altre condizioni cliniche.
Acqua distillata e salute: le evidenze delle ricerche accademiche
Uno degli aspetti più discussi riguarda la relazione tra il consumo di acqua distillata e la salute delle ossa e del sistema cardiovascolare. Secondo una revisione pubblicata su Medici Oggi, la carenza di calcio e magnesio nell’acqua potabile è correlata a una minore densità ossea, maggior rischio di fratture e problemi di sviluppo osseo, soprattutto nei giovani e negli anziani. Inoltre, una quantità insufficiente di questi minerali è associata a un aumento del rischio di disturbi cardiovascolari.
La WHO (World Health Organization) specifica chiaramente che l’acqua distillata non viene considerata una scelta sicura per l’idratazione quotidiana, proprio per l’assenza di micronutrienti essenziali. La raccomandazione ufficiale è di preferire acqua potabile minerale o acqua di rete, meglio se controllata e arricchita dei minerali naturali fondamentali per la salute umana.
Le linee guida ufficiali: cosa bere per stare davvero bene
La World Health Organization raccomanda di non utilizzare l’acqua distillata come fonte esclusiva di idratazione, sia per adulti che per bambini. Anche le principali società scientifiche italiane ed europee condividono queste raccomandazioni.
L’acqua migliore per la salute rimane quella che contiene una percentuale equilibrata di minerali essenziali: calcio, magnesio, sodio e potassio. Questi micronutrienti non solo contribuiscono all’idratazione, ma sostengono anche il benessere di muscoli, ossa e sistema nervoso. Scegliere acqua potabile di qualità, quindi, rappresenta una garanzia per il benessere a lungo termine.
