Napoli segreta: due tesori magici da scoprire, fuori dai soliti itinerari

Due luoghi insoliti a Napoli, posti da visitare e scoprire durante una passeggiata a Napoli. La città offre ai turisti, giornate davvero uniche e ricordi che restano impressi nel cuore e nella mente.

Napoli non smette mai di stupire. Dietro la sua energia vibrante, le piazze affollate e i percorsi turistici più battuti, si celano luoghi silenziosi, affascinanti e misteriosi. Sono angoli nascosti della città che custodiscono bellezza, arte e storie dimenticate. Due di questi gioielli, spesso ignorati dai visitatori frettolosi, si rivelano in tutta la loro magnificenza solo a chi ha voglia di andare oltre la superficie. Il primo è un'elegante testimonianza della Napoli liberty, il secondo un capolavoro del barocco incastonato nel cuore popolare del Rione Sanità.

Incastonato nel raffinato quartiere Chiaia, tra le boutique di lusso e i caffè eleganti di via Filangieri e via dei Mille, si erge Palazzo Mannajuolo, uno dei più straordinari esempi di architettura liberty a Napoli. Costruito tra il 1909 e il 1911, questo palazzo è una vera e propria dichiarazione d'amore alla modernità del suo tempo, progettato con tecniche all’avanguardia come il cemento armato, allora ancora poco diffuso nella città.

Napoli, due meraviglie da scoprire a trecentosessanta gradi

L’elemento più scenografico è senza dubbio la scala ellissoidale che si sviluppa nel cuore del palazzo. Un’opera d’arte sospesa tra cielo e terra, costruita in marmo a sbalzo e impreziosita da una balaustra in ferro battuto decorata con motivi floreali. La luce naturale, che filtra dall’alto attraverso la cupola in cemento, scende lungo la spirale della scala creando un effetto quasi ipnotico, un abbraccio visivo che accompagna lo sguardo verso l’alto. È un trionfo di bellezza, equilibrio e ingegno. L’edificio unisce con sapienza lo stile liberty a suggestioni neo-barocche, con decorazioni che strizzano l’occhio alla tradizione architettonica del Seicento e Settecento napoletano. Ogni dettaglio, dai portali agli stucchi, sembra suggerire una storia, un ricordo, un’epoca.

Social Travelife, Napoli
Social Travelife, Napoli

Ma Palazzo Mannajuolo non è solo un capolavoro architettonico. È anche un frammento vivo della storia culturale della città. Al suo piano terra si trovava il cinema-teatro Kursaal, che fu il primo palcoscenico della compagnia teatrale dei De Filippo. Qui andò in scena per la prima volta uno dei capisaldi del teatro napoletano: Natale in Casa Cupiello. Un tempio, dunque, non solo della bellezza estetica, ma anche dell’immaginario collettivo partenopeo. Nel 2017, la scala monumentale del palazzo è tornata sotto i riflettori grazie al film Napoli velata di Ferzan Özpetek. Quelle curve, quella luce, quell’atmosfera sospesa tra sogno e realtà hanno conquistato anche il grande schermo, rendendo omaggio a un luogo che racchiude la magia di una Napoli diversa, elegante, nascosta.

Palazzo Sanfelice: barocco e mistero nel cuore del Rione Sanità

Dal salotto buono della città ci spostiamo in uno dei suoi quartieri più autentici e suggestivi: il Rione Sanità. Qui, tra mercati rionali, voci popolari e arte sacra, sorge un edificio che sembra uscito da un racconto: Palazzo Sanfelice. Edificato tra il 1724 e il 1728 dall’architetto Ferdinando Sanfelice come propria dimora, il palazzo è un gioiello del barocco napoletano. Due corpi di fabbrica lo compongono: il primo ruota attorno a un cortile ottagonale, il secondo si affaccia su un cortile rettangolare. A unire e dominare la scena, le famose scale "ad ali di falco", firma distintiva dell’architetto. Queste scalinate, eleganti e maestose, sembrano fluttuare nell’aria, creando un gioco di pieni e vuoti che dà vita a un dinamismo raro per l’epoca. Non si tratta solo di un espediente funzionale per collegare i piani, ma di una vera installazione teatrale, un movimento architettonico che dà anima e voce all’edificio.

I portali sono ornati da decorazioni in stucco che raffigurano sirene e creature marine, simboli tanto cari all’immaginario mitologico partenopeo. Su alcune targhe settecentesche incastonate nei muri si celebrano la salubrità del luogo e il genio del suo costruttore, quasi a voler scolpire nella pietra l’orgoglio di chi lo abitava. Purtroppo, gli affreschi che ornavano il piano nobile, realizzati dal celebre pittore Francesco Solimena, sono andati perduti nel tempo. Ma il fascino del palazzo non ne ha risentito: le sue mura trasudano storie e leggende, come quella del "tunnel degli amanti", un misterioso passaggio segreto che collegherebbe il piano nobile a una cappella sotterranea.

Oggi, Palazzo Sanfelice ospita il Museo delle Arti Sanitarie, ma continua a vivere anche attraverso il cinema. Le sue scale e i suoi cortili hanno fatto da sfondo a film iconici come Questi fantasmi di Eduardo De Filippo e Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy. Passeggiando tra i vicoli della Sanità, ci si può imbattere in questa meraviglia quasi per caso, ed è proprio questo che lo rende speciale. Non è un monumento esibito, ma un tesoro che si svela solo a chi guarda con occhi curiosi.

Lascia un commento