Indice dei contenuti
Se chiedi a dieci amici quali sono i cinque Paesi stranieri da sogno, probabilmente nessuno risponderà: “Pakistan”. Non si tratta di snobismo, ma semplicemente di una destinazione poco battuta, conosciuta e considerata dal turista italiano medio. Le ragioni? Stereotipi, distanza e forse una manciata di pregiudizi. Eppure, c’è chi, dopo aver toccato le tappe più 'commerciali', decide di spingersi oltre e farsi sorprendere da una delle parti meno instagrammate dell’Asia.
È proprio quello che ha fatto Isaac Elm, viaggiatore britannico e creator che ama raccontare la vita quotidiana fuori dalle rotte classiche. Nelle ultime settimane si trova nella valle dell’Hunza, perla incastonata tra le montagne del Pakistan, e qui si è imbattuto in un’esperienza gastronomica praticamente introvabile in Italia. Sì, stiamo parlando di un panino con carne di yak: roba da veri intenditori, ma anche da curiosi senza paura.
Un panino impossibile: carne di yak tra le montagne dell’Hunza
Dici “panino”, pensi al classico hamburger di manzo che trovi al pub sotto casa. Prova a chiedere “yak” e il cameriere potrebbe guardarti come se avessi ordinato una pozione magica. Invece, tra i monti del Pakistan, la carne di yak non solo si trova, ma viene celebrata come una vera prelibatezza. Isaac e il suo amico hanno documentato tutto: dal locale (una baita in legno con grandi finestre panoramiche, dalla forma circolare e con vista spettacolare sulle montagne verdi dell’Hunza) fino all’arrivo del piatto.

Il prezzo del panino con carne di yak? Solo 1200 Rupie pakistane, che al cambio di giugno 2025 fanno circa 3,75 euro. E dentro il piatto non manca nulla: panino standard, due patate “giganti” con la buccia (zero surgelato, tutto autentico) e una salsa che Isaac definirà “incredibile”. Lo scenario fa il resto: chi non vorrebbe mordere un panino guardando l’Himalaya?
La recensione: “Uno dei panini più buoni della mia vita”
Ma veniamo al dunque. Isaac confessa davanti alla videocamera: “Non ho mai mangiato carne di yak prima. Me l’hanno consigliata tutti qui in Pakistan, così non potevo tirarmi indietro”. Primo morso, occhi che si allargano: “L’aspetto ricorda la carne di bovino, ma il sapore è diverso. E dico una cosa che non avrei mai pensato: per me è anche più buono”.
Sorprende soprattutto la consistenza: la carne di yak ha un gusto intenso ma delicato, morbida al punto giusto, con una nota leggermente selvatica che non risulta mai troppo forte. La salsa lega tutto e la combinazione con cipolla, formaggio e pomodoro crea un mix che Isaac definisce “uno dei panini più buoni che abbia mai mangiato in vita mia”. Parola di chi ne ha assaggiati parecchi in giro per il mondo.
Yak, un sapore fuori dal comune: perché non si trova in Italia?
La domanda viene spontanea: perché in Italia nessuno offre un hamburger di yak? La risposta è semplice: lo yak è un animale tipico delle alte montagne asiatiche, tra Tibet, Nepal, Mongolia e naturalmente il nord del Pakistan. Le importazioni sono praticamente inesistenti, i costi proibitivi, e la carne non rientra tra quelle più commercializzate in Europa. Eppure, a sentire Isaac, lo sbarco di questa prelibatezza nei nostri menu sarebbe un successo sicuro.
La cucina pakistana, spesso ignorata o sottovalutata dagli italiani, riserva invece sorprese che meritano più attenzione. I panini di yak si aggiungono alle mille sfumature della gastronomia locale, tra spezie, carni e sapori che raccontano un’altra faccia dell’Asia. Viaggiare con il palato, a volte, regala emozioni che nemmeno le guide turistiche sanno descrivere.
