Sorrento oltre la cartolina: il luogo che incanta chi cerca l'autenticità

A Sorrento c'è un luogo che affascina i turisti, la meta estiva perfetta da scegliere per una giornata rilassante e lontana dal caos giornaliero. Scopriamo insieme tutte le curiosità.

Quando si pensa a Sorrento, spesso l'immagine che affiora alla mente è quella di terrazze affacciate sul mare, limoneti profumati e scorci da cartolina. Ma appena si esce dai percorsi più battuti, si scopre una Sorrento più intima e sorprendente. Un esempio perfetto? I Bagni della Regina Giovanna: un luogo che intreccia bellezza naturale, tracce millenarie e suggestioni romantiche, e che si rivela ideale per chi è in cerca di autenticità e fascino senza tempo.

Appena fuori dal cuore pulsante di Sorrento, sul promontorio di Punta Capo, si apre uno dei segreti meglio custoditi della penisola: un’insenatura dove il tempo sembra sospeso. Si tratta di una piscina naturale incastonata tra le rocce calcaree, dove l’acqua cristallina danza tra giochi di luce e ombre, protetta da un arco roccioso che la collega al mare aperto. Questo angolo di paradiso, all’interno dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, riesce a fondere paesaggio selvaggio, memorie archeologiche e racconti dal sapore mitico.

Bagni della Regina Giovanna: un gioiello nascosto tra mare e leggenda

La forma triangolare della conca e la limpidezza dell’acqua la rendono un punto di rara bellezza, soprattutto nei momenti in cui la luce dell’alba o del tramonto si riflette sulla superficie, regalando riflessi dorati e un’atmosfera quasi onirica. Da qui lo sguardo abbraccia il Golfo di Napoli in tutta la sua ampiezza, con il Vesuvio all’orizzonte e le isole di Ischia e Capri a fare da cornice. È uno di quei luoghi in cui si può rimanere in silenzio per minuti interi, assaporando la meraviglia senza bisogno di parole.

Social Veryblond, Bagni della Regina Giovanna
Social Veryblond, Bagni della Regina Giovanna

Ma questa meraviglia non è solo frutto della natura. Proprio accanto alla piscina si trovano i resti di un’antica villa romana, appartenuta a Pollio Felice, ricco patrizio vissuto nel I secolo d.C. La villa era una delle tante dimore estive che i nobili dell’Impero amavano costruire lungo la costa sorrentina, attratti dalla bellezza e dalla tranquillità del luogo. Ancora oggi si possono vedere i ruderi dei porticati, le terrazze e le stanze con volte a botte, affacciate su panorami mozzafiato. Alcuni passaggi collegavano direttamente la villa alla piscina naturale, in una fusione perfetta tra architettura e paesaggio.

Come se non bastasse, su questo scenario già straordinario aleggia anche una leggenda che ha attraversato i secoli: si narra che la Regina Giovanna II d’Angiò-Durazzo, sovrana di Napoli nel XIV secolo, amasse trascorrere qui le sue giornate estive in compagnia dei suoi giovani amanti. Protetta dalla vegetazione e dall’isolamento naturale del luogo, la regina trovava in queste acque un rifugio romantico e lontano da occhi indiscreti. Racconto o realtà, questo mito aggiunge un velo di mistero che accresce il fascino del sito, trasformandolo in un luogo quasi sacro per chi è sensibile alle storie del passato.

Un viaggio tra natura selvaggia e intimità: un luogo che lascia il segno

Raggiungere i Bagni della Regina Giovanna non è difficile, ma richiede un piccolo sforzo che vale ogni passo. Dal centro di Sorrento si percorre Via Calata Punta Capo per poi inoltrarsi in un sentiero sterrato che serpeggia tra uliveti e muretti a secco. La passeggiata dura circa mezz’ora, tra andata e ritorno, ed è accessibile a chiunque abbia un minimo di allenamento; tuttavia, non è raccomandata a persone con difficoltà motorie o a famiglie con passeggini, soprattutto per il tratto finale in discesa. Chi preferisce un approccio più comodo può optare per un autobus o arrivare in auto, parcheggiando nelle aree private a pagamento nei pressi di Traversa Punta Capo. Ma il consiglio resta quello di vivere il cammino a piedi, per immergersi lentamente nel silenzio e nei profumi della macchia mediterranea.

Il periodo migliore per visitare i Bagni è all’inizio dell’estate, quando le temperature sono miti e i flussi turistici ancora contenuti. In quei giorni di giugno, l’acqua è già piacevolmente fresca, il sole non è ancora implacabile e il silenzio è interrotto solo dal suono delle cicale e dal frangersi delle onde. Un consiglio utile: prestare attenzione alle correnti nel punto in cui la piscina naturale si apre al mare, poiché potrebbero rivelarsi insidiose, soprattutto per chi non è un nuotatore esperto.

E poi c’è l’atmosfera. Sì, perché ciò che davvero rende questo posto indimenticabile è l’esperienza che si vive una volta lì. Non è solo un luogo da visitare, ma da ascoltare, respirare, toccare con mano. Ogni pietra racconta una storia, ogni angolo regala un’emozione diversa. Si ha la sensazione di essere entrati in un’altra dimensione, lontani anni luce dal caos cittadino e dalla frenesia dei social. Qui non conta l’apparenza, ma l’essenza.

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