"Gettare la spazzatura in Svizzera è carissimo: queste sono le regole che tutti devono rispettare"

Buttare la spazzatura in Svizzera non è solo questione di abitudine: per molti stranieri che si trasferiscono in questo paese, la gestione dei rifiuti si trasforma in una vera scoperta, talvolta con il rischio di ricevere multe o 'fatture' salate. A raccontarlo su TikTok è il popolare canale suiza.en.espanol, gestito da un giovane spagnolo che ormai da diversi anni vive oltreconfine e ogni settimana svela segreti, regole e differenze tra la Svizzera e i Paesi vicini, in particolare Spagna e Italia. Il tema della raccolta dei rifiuti ha colpito nel segno, perché qui le regole sono chiare, severe e soprattutto care, in tutti i sensi.

Le regole d’oro per gettare l’immondizia: sacchetti personalizzati e controlli severi

In Italia o in Spagna, gettare i rifiuti spesso significa prendere una busta del supermercato, riempirla e lasciarla nei bidoni in strada. In alcune grandi città, un'ampia fascia della popolazione non sa fare la raccolta differenziata. In Svizzera la situazione è completamente diversa. Le città e i comuni elvetici impongono l’utilizzo di sacchetti ufficiali, di colore bianco, piuttosto resistenti e di grandi dimensioni. Ogni sacchetto riporta chiaramente il nome della città di riferimento: usare il sacchetto di un altro comune è vietato e non passa inosservato.

Il costo? Decisamente superiore rispetto a quanto avviene altrove. Secondo quanto racconta il creator di suiza.en.espanol, una confezione da 10 o 20 sacchetti costa circa 20 euro. Il conto è presto fatto: ogni sacchetto costa in media 1 o 2 euro. Un dettaglio che lascia perplessi chi arriva da fuori, ma in Svizzera è la norma.

Non basta. Ogni condominio dispone di un cubo dell’immondizia dedicato, accessibile solo con una chiave data ai residenti. L’accesso ai bidoni comuni è dunque limitato, controllato e regolamentato. Gli svizzeri non scherzano nemmeno sui controlli: la polizia, a volte, apre i sacchetti per verificare che tutto sia stato differenziato correttamente. Se vengono trovati documenti o lettere con il nome della persona che non ha rispettato le regole, il rischio di ricevere una multa è altissimo.

Rifiuti speciali in Svizzera: attenzione a cosa si butta e quanto costa

Se smaltire l’immondizia quotidiana costa caro, per i rifiuti speciali la faccenda si fa ancora più complicata. Il canale TikTok suiza.en.espanol lo racconta attraverso un’esperienza personale: “Dovevo buttare via un vecchio divano. In Svizzera ci sono delle isole ecologiche, dei veri e propri centri raccolta per rifiuti ingombranti. Ho chiesto a un addetto se potevo lasciare lì il sofà, lui mi ha risposto di sì e ha iniziato a prendere appunti su un foglio. Non capivo il perché”.

A sinistra le buste con il nome del comune di appartenenza, a destra il bidone apribile solo con chiave: due esempi di gestione 'svizzera' dello smaltimento dei rifiuti.
A sinistra le buste con il nome del comune di appartenenza, a destra il bidone apribile solo con chiave: due esempi di gestione 'svizzera' dello smaltimento dei rifiuti.

La sorpresa arriva quando scopre che l’operatore aveva compilato una vera e propria fattura. Il costo per smaltire un divano si aggira intorno ai 200 Franchi svizzeri (circa 205 euro). In Svizzera, quindi, tutto ha un prezzo, anche disfarsi di un vecchio mobile. Chi si trasferisce qui lo scopre presto: pagare per lo smaltimento di oggetti ingombranti rappresenta la normalità. Non a caso, alcune persone li lasciano per strada, nella speranza che qualcuno li prenda e dia loro una 'seconda chance'.

La raccolta differenziata è una cosa seria: errori e multe sono dietro l’angolo

Le regole svizzere non ammettono distrazioni. La raccolta differenziata funziona grazie a un sistema preciso, con giorni e orari stabiliti per ogni tipologia di rifiuto: plastica, carta, vetro e organico hanno percorsi separati e, spesso, bisogna portare tutto nei centri di raccolta o nei contenitori sparsi per la città.

I controlli non riguardano solo i sacchetti sbagliati o i rifiuti misti. Capita spesso che la polizia o gli addetti municipali ispezionino la spazzatura, soprattutto se trovano oggetti fuori posto. Ad esempio, lasciare la carta nella plastica o il vetro nel sacco generico può costare caro. Se nei sacchetti vengono trovati dati personali o documenti, la multa arriva senza appello. Il motivo? Responsabilizzare ogni cittadino e rendere chiaro che l’ambiente è una priorità nazionale.

Dietro queste scelte c’è una precisa volontà di ridurre i rifiuti e responsabilizzare i cittadini. Il sistema svizzero punta su un concetto semplice: chi più consuma, più paga. Non esistono “scorciatoie” per aggirare le regole, anche perché il costo della vita in Svizzera resta elevato e il rispetto delle normative ambientali viene visto come segno di civiltà.

In sintesi, vivere in Svizzera significa adattarsi a un sistema di gestione dei rifiuti che non lascia nulla al caso. Dimentica la praticità di prendere una semplice borsa del supermercato e abituati ai sacchetti ufficiali con il nome del comune stampato sopra, ai bidoni accessibili solo ai residenti, ai centri di raccolta per i rifiuti speciali e, soprattutto, a tariffe che possono lasciare a bocca aperta chi arriva dall’estero.

Lascia un commento