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L’estate sta per cominciare davvero, almeno a livello di calendario. In realtà, in molte località del Mediterraneo - Mykonos inclusa - il caldo torrido è già arrivato da settimane. Le spiagge greche si preparano all’invasione dei turisti tra luglio e agosto: chi arriva per la movida notturna, chi per la cucina greca autentica, chi cerca semplicemente il mare cristallino o il fascino di una delle isole più famose del mondo.
Un luogo così affollato ha portato alla nascita di boutique hotel extralusso, suite con vista mare e ristoranti sofisticati. Allo stesso tempo, però, l’isola offre anche angoli in cui sembra di essere nel 1925 e non nel 2025. Luoghi fuori dal tempo, dove la modernità sembra essersi fermata. Ed è proprio qui che si nasconde un piccolo segreto, una vera perla che conquista viaggiatori da ogni parte del globo: Kiki’s Tavern, il ristorante più famoso di Mykonos che ha scelto, per davvero, di restare senza corrente elettrica.
Kiki’s Tavern, il locale senza corrente elettrica che tutti vogliono provare
Il nome è sulla bocca di tutti, dai blog di viaggi ai profili social dei content creator. Ma cosa rende davvero unica Kiki’s Tavern? Per scoprirlo ci affidiamo al racconto di Pier Maria Giordani, architetto e content creator italiano, che ha visitato Mykonos in questi giorni, per godersi la vera anima dell’isola prima che arrivi la folla. Nel suo video, diventato virale su Instagram, Giordani spiega che Kiki’s Tavern non ha mai voluto cedere alle tentazioni della modernità: niente aria condizionata, niente prese per caricare il cellulare, niente possibilità di prenotare. Chi vuole assaggiare le sue specialità deve mettersi in fila, aspettare il proprio turno e lasciarsi conquistare dall’atmosfera autentica di una volta.
La taverna sorge su una collina che regala una vista spettacolare sulla baia, tra piante di bouganville e un paesaggio che sembra dipinto. Tutto, dall’arredo agli elementi architettonici, è pensato per integrarsi con la natura. Giordani parla di “architettura vernacolare pura: creata da un luogo per il luogo”, sottolineando come la vera sostenibilità sia quella vissuta ogni giorno, non solo raccontata. Qui non esistono standard da rispettare se non quelli della semplicità e della freschezza. Un lusso diverso, fatto di cose vere.
Cucina a legna e prodotti freschi: ecco cosa si mangia da Kiki’s Tavern
Il menu di Kiki’s Tavern è una celebrazione della tradizione greca, senza filtri. Tutto viene cucinato sulla brace a legna, niente fornelli elettrici, niente frigoriferi a tenere in fresco le scorte. I piatti cambiano ogni giorno, a seconda di ciò che si trova al mercato: carne, pesce, verdure fresche e insalate che esplodono di colori e sapori. La scelta di non avere corrente elettrica ha conseguenze precise anche sull’organizzazione: niente conservazione prolungata, niente congelatori. Tutto si compra la mattina stessa, si cucina e si serve.

Per molti, questo significa attese lunghe: nelle giornate di agosto si può aspettare anche due ore per sedersi. Ma nessuno si lamenta, anzi: l’attesa diventa parte dell’esperienza. Davanti all’ingresso si radunano persone di ogni età, dai viaggiatori zaino in spalla alle celebrità che arrivano in SUV di lusso. Un contrasto surreale: chi nella vita quotidiana non rinuncerebbe mai a una suite climatizzata, qui aspetta con pazienza di gustare una grigliata in un locale senza elettricità.
Acqua fresca, niente prenotazioni e atmosfera unica
Un’altra particolarità di Kiki’s Tavern riguarda l’acqua: viene offerta gratuitamente agli ospiti e conservata in grandi bottiglie, rifornite ogni giorno. Niente bibite alla spina, niente ghiaccio industriale. Anche i cibi freddi, come le insalate, sono preparati sul momento con ingredienti che non hanno bisogno di refrigerazione prolungata. Questo sistema permette di ridurre al minimo gli sprechi e di offrire solo prodotti freschissimi.
La filosofia della taverna non è solo un vezzo: rappresenta una scelta precisa, quasi radicale, che richiama lo stile di vita delle isole greche di una volta. Secondo alcune fonti locali, oggi la taverna avrebbe introdotto una piccola fonte di energia elettrica, utilizzata esclusivamente per garantire il Wi-Fi agli ospiti, ma non per la cucina o per conservare i cibi. Lo spirito rimane quello di sempre: semplicità, rispetto della natura e una cucina autentica che conquista tutti. Come spiega l'autore del video, intorno alle 19 il locale chiude. L'assenza di luce solare rende impossibile cucinare per i cuochi e mangiare per i clienti.
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