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Ecco 5 località in Sardegna da vedere in piena estate senza folla con un mare paradisiaco perfette anche a luglio e agosto.
Quando si pensa alla Sardegna, l'immaginario collettivo corre subito alle acque turchesi della Costa Smeralda o alle spiagge affollate del sud, da Villasimius a Chia. Ma esiste un'altra Sardegna, selvaggia, silenziosa, autentica, dove il tempo sembra fermarsi e dove il mare mantiene quella purezza rara da trovare altrove, soprattutto nei mesi estivi. È la Sardegna dei paradisi nascosti, dove il vento modella le dune e il profumo di lentisco e mirto accompagna ogni passo. Un viaggio alla scoperta di cinque luoghi che conservano intatta la loro bellezza primitiva, lontano da tutto e da tutti.
Piscinas: il deserto che incontra il mare
Nel cuore della Costa Verde, Piscinas si rivela come un miraggio tra le sabbie. Le sue dune dorate, tra le più alte d’Europa, si innalzano fino a 60 metri, creando un paesaggio che ricorda i deserti nordafricani, ma che si affaccia su un mare dalle sfumature verde smeraldo. Qui la natura regna sovrana: il Parco Regionale delle Dune Costiere è un santuario per la fauna selvatica, tra cui spicca il raro cervo sardo, che può essere avvistato all’alba o al tramonto. Nei pressi della spiaggia, il villaggio minerario abbandonato di Ingurtosu racconta storie di fatica e ingegno umano, in un contrasto poetico con l’immensità della natura.
Torre dei Corsari: la poesia del silenzio tra le dune
Sempre lungo la Costa Verde, Torre dei Corsari incanta con la sua spiaggia infinita e un’atmosfera sospesa. Le dune modellate dal maestrale creano rilievi ondulati che sembrano mutare ogni giorno. Poco frequentata anche nei mesi centrali dell’estate, questa località conserva un’anima primitiva. La Torre spagnola di Flumentorgiu, risalente al XVI secolo, domina il paesaggio e offre una vista che abbraccia l’orizzonte. I tramonti qui sono un rito, da vivere in silenzio mentre il cielo si tinge di oro e porpora.

Murtas: il segreto svelato solo d’estate
Tra Villaputzu e Quirra si estende una delle spiagge più incontaminate del sud-est sardo: Murtas. Per decenni chiusa al pubblico poiché parte di un’area militare, è stata preservata dall’assalto del turismo. Oggi è accessibile soltanto nei mesi estivi, ma rimane un luogo che pochi conoscono. I suoi sei chilometri di sabbia chiarissima, bagnati da un mare trasparente e profondo, offrono spazi immensi per chi cerca la solitudine. Alle spalle, il promontorio di Quirra custodisce un paesaggio lunare, punteggiato da torri di avvistamento e macchia mediterranea.
Cala Sarraina e Li Feruli: due sorelle dimenticate
A nord, nei dintorni dell’Isola Rossa, Cala Sarraina e Li Feruli si rivelano due gioielli discreti, amati dai viaggiatori che sfuggono al clamore. Cala Sarraina è una piccola baia avvolta da rocce rosse scolpite dal vento, dove il mare si accende di riflessi smeraldini e i sentieri panoramici portano a scorci mozzafiato. Li Feruli, invece, è una lunga spiaggia sabbiosa che si estende verso est, perfetta per passeggiate solitarie o lunghe nuotate. In entrambe, la parola d’ordine è silenzio: quello che permette di ascoltare il respiro del mare.
Su Sirboni: una perla bianca tra scogli rossi
Infine, nel cuore dell’Ogliastra, Su Sirboni è l’esempio perfetto di quella Sardegna che si conquista solo a piedi. Dopo un breve sentiero, la ricompensa è una cala incastonata tra rocce rosse e sabbia bianca, dove il mare è così limpido da sembrare irreale. Nessun bar, nessuna sdraio, nessun rumore. Solo la natura intatta, resa ancora più suggestiva dalla presenza di un villaggio turistico abbandonato, ormai inghiottito dalla vegetazione. È il luogo ideale per chi cerca un’intimità profonda con il paesaggio, un rifugio per l’anima.
