"Perché non dovresti usare il telefono in bagno": esperti spiegano i rischi

Usare il telefono in bagno fa male? Ecco cosa ne pensano gli esperti e perché dovresti smettere subito.

Oggi il telefono è un’estensione del nostro corpo: ci accompagna ovunque, persino nei luoghi più intimi. Ma usare lo smartphone in bagno non è solo un'abitudine innocua o una questione di igiene: è un comportamento che, secondo gli esperti di salute e prevenzione della pagina Heimi, può avere effetti inaspettatamente negativi sul nostro benessere fisico e mentale.

L’illusione di sfruttare “al meglio” quei minuti di attesa sulla tazza si trasforma spesso in una sessione di scroll compulsivo, che può durare anche ben oltre il necessario. In realtà, questo tempo prolungato in posizione seduta non è affatto privo di conseguenze. La tentazione di restare lì, ipnotizzati dai social o dai messaggi, si scontra con il funzionamento fisiologico del nostro corpo.

La posizione sedentaria e il rischio silenzioso delle emorroidi

Ciò che molti ignorano è che restare troppo a lungo seduti sul water, soprattutto in una postura statica e inclinata in avanti, comporta un aumento significativo della pressione sui vasi sanguigni della zona perianale. Questo fenomeno favorisce il gonfiore e la dilatazione delle vene emorroidarie, aprendo la strada a uno dei disturbi più fastidiosi e sottovalutati: le emorroidi.

I medici spiegano che, anche se il tempo percepito può sembrare breve, l’uso del cellulare durante la defecazione prolunga inconsciamente la permanenza in bagno, innescando un circolo vizioso che può diventare cronico. Le emorroidi, una volta comparse, tendono a recidivare e a diventare una presenza scomoda e persistente nella vita quotidiana.

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Perché dovresti smettere di usare il telefono in bagno.

Il ruolo nascosto della dipendenza digitale

Ma la questione non si esaurisce sul piano fisico. L’accesso continuo alle notifiche, ai feed infiniti e agli stimoli visivi attiva circuiti neurologici legati alla dopamina, gli stessi coinvolti nei meccanismi della dipendenza. Il bagno si trasforma così in uno spazio in cui la mente perde la percezione del tempo, generando comportamenti automatici che sfuggono al controllo.

In questo senso, il cellulare diventa un amplificatore dell’ansia da iperconnessione, portando con sé micro-momenti di stress, confronto sociale e sovraccarico cognitivo anche in un contesto in cui dovremmo invece rilassarci e ascoltare il corpo.

 

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Strategie di prevenzione: fibra, idratazione e consapevolezza

Se da un lato è essenziale interrompere l’abitudine di usare il telefono in bagno, dall’altro è altrettanto importante intervenire sulle cause fisiologiche che ci costringono a trascorrere troppo tempo sulla tazza. Gli esperti consigliano innanzitutto di seguire una dieta ricca di fibre, attraverso l’assunzione regolare di frutta, verdura, cereali integrali e legumi. Le fibre contribuiscono ad ammorbidire le feci e a regolarizzare il transito intestinale, riducendo lo sforzo necessario durante la defecazione.

Altro aspetto cruciale è l’idratazione: bere a sufficienza favorisce una digestione più efficiente e contribuisce a prevenire la stitichezza, una delle principali cause di emorroidi. È un gesto semplice ma potente, che può fare la differenza nel lungo termine.

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