Il durian è uno dei frutti più particolari al mondo, ma non tutti sanno che in Thailandia è vietato mangiarlo in alcune occasioni a causa del suo cattivo odore.
In Thailandia, patria di templi dorati e mercati colorati, esiste un frutto tanto celebre quanto temuto: il durian. La sua fama è legata non tanto al gusto che per molti è delizioso, quanto al suo odore pungente, penetrante, quasi insopportabile. È il tipo di profumo che divide l'opinione pubblica come pochi altri: chi lo ama lo venera, chi lo odia lo considera una minaccia all'olfatto.
Non sorprende quindi che il durian sia ufficialmente vietato in diversi contesti pubblici in Thailandia. Cartelli lo segnalano con chiarezza in aeroporti, alberghi e soprattutto nei mezzi di trasporto. L’odore, simile a una combinazione tra cipolla marcia, formaggio stagionato e gas, è stato giudicato talmente invasivo da giustificare vere e proprie sanzioni. In alcune città si parla di multe salatissime per chi osa addirittura solo aprirlo in pubblico. Ecco qui altre cose che sono vietate in Thailandia.

Il gesto virale della turista italiana: ha mangiato il frutto più puzzolente di tutti
Proprio in questo scenario si inserisce la vicenda curiosa e controversa di una turista italiana, in visita nel sud-est asiatico. Durante il suo soggiorno in Thailandia, la donna ha deciso di condividere un momento considerato pericolosamente trasgressivo: ha acquistato un pezzo di durian e lo ha assaggiato in pubblico, mostrando tutto sui social. Il video è diventato virale in poche ore, attirando l'attenzione e lo sdegno di molti. Nonostante non abbia consumato il frutto all’interno di un autobus o nella hall di un hotel, la sola idea di sfidare la “legge dell’olfatto” thailandese ha stupito. Un gesto che ha sollevato interrogativi non solo culturali, ma anche legati al rispetto delle norme locali.
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Curiosamente, la turista ha anche rivelato il prezzo del suo “peccato esotico”: ben 6,70 euro per un singolo pezzo di durian. Si trattava, ha spiegato, di una varietà pregiata, acquistata proprio nel periodo di maturazione ottimale, tra maggio e giugno, quando il frutto è all’apice della sua intensità aromatica. In altri periodi dell’anno, il durian resta disponibile, ma i costi possono salire notevolmente, rendendolo quasi un prodotto di lusso.
Originario di paesi come Thailandia, Indonesia e Malesia, il durian è un frutto tropicale che non lascia indifferenti. Sotto la buccia spinosa si nasconde una polpa giallastra, cremosa e dal gusto complesso, che alcuni descrivono come una fusione di banana, vaniglia, mandorla e cipolla. Un sapore capace di conquistare o disgustare, ma sempre in grado di lasciare un’impressione indelebile. Non è solo un alimento, ma un simbolo identitario per molti popoli del sud-est asiatico. Viene celebrato in festival locali, elogiato come afrodisiaco e persino utilizzato in preparazioni dolci e salate. Ma allo stesso tempo, il suo impatto olfattivo ha generato divieti ufficiali, alimentando il fascino del proibito.
