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Tra tutte le meraviglie naturali d’Italia, ce n’è una che lascia letteralmente senza fiato. Un luogo surreale, modellato dal vento e immerso nel silenzio. È considerato da molti il deserto naturale più grande d’Europa, ma in pochi - sia italiani che europei - ne conoscono l’esistenza. No, non siamo nella Spagna arida dell’Aragona. Questo spettacolo della natura è tutto italiano e si nasconde tra le pieghe selvagge della Sardegna sud-occidentale, lungo la Costa Verde.
Stiamo parlando della Spiaggia di Piscinas, un paradiso che ha conquistato anche il National Geographic, il quale l’ha definita “una delle spiagge più belle del mondo”. Una lunga distesa di sabbia dorata plasmata dal maestrale e affacciata su un mare cristallino. Ma c’è molto di più dietro la sua bellezza.
Le dune di Piscinas: il “piccolo Sahara” italiano
Le dune di Piscinas rappresentano uno dei paesaggi più incredibili d’Europa. Alte fino a 100 metri e distribuite su un’area che può arrivare a 28 km², queste colline di sabbia ricordano per davvero il Sahara. Per questa ragione vengono spesso definite il “piccolo Sahara d’Italia”.
Secondo quanto raccontato dal content creator leonardbells, le dune di Piscinas sono una meraviglia che pochi italiani conoscono, nonostante l’UNESCO le abbia inserite nella lista del patrimonio mondiale. Nel suo video, l’autore descrive il paesaggio come “surreale” e spiega come le dune si innalzino maestose in un ambiente privo di rumori, dove regna il silenzio assoluto.
Non solo sabbia: un ecosistema vivo e raro
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le dune di Piscinas non sono un deserto nel senso climatico del termine. Non parliamo di un’area priva di vita: il sistema dunale ospita fauna e flora tipicamente mediterranee. Qui si possono avvistare animali rari come il cervo sardo, oppure – in determinati periodi dell’anno – le tartarughe marine che scelgono proprio questa spiaggia per deporre le uova.
La vegetazione (povera ma affascinante) si fa strada tra le sabbie mobili, creando contrasti cromatici suggestivi e offrendo rifugio a molte specie. Il paesaggio cambia continuamente, modellato dal vento costante. Le dune, infatti, sono dune mobili: si spostano, respirano, vivono.
Come arrivare alla Spiaggia di Piscinas
Raggiungere Piscinas non è semplice come arrivare in un lido attrezzato di Porto Cervo. Come racconta lo stesso leonardbells, c’è da affrontare un tratto sterrato lungo diversi chilometri. Ma è proprio questo isolamento a proteggere il luogo dal turismo di massa. Lungo il percorso, si incontrano vecchie miniere abbandonate che aggiungono un tocco post-industriale al viaggio. Non sono siti archeologici della Roma antica, ma raccontano una Sardegna diversa, meno patinata e più autentica.

La fatica per arrivarci viene ricompensata da un paesaggio che sembra uscito da un film: dune immense che si tuffano nel mare, il rumore del vento che accarezza la sabbia e l’odore della salsedine che si mescola con quello delle erbe selvatiche.
È davvero il deserto naturale più grande d’Europa?
La definizione che va da bait al video va chiarita. Le dune di Piscinas vengono spesso definite il deserto naturale più grande d’Europa da fonti turistiche, ma tecnicamente si tratta del più vasto ambiente dunale costiero naturale del continente. Non è un deserto climatico, come quelli dell’Africa settentrionale o del Medio Oriente, ma il termine "deserto" viene usato per descrivere la vastità e l’aridità dell’ambiente sabbioso.
Per fare un confronto, il Deserto di Tabernas, in Andalusia (Spagna), è più arido ma ha un’estensione ridotta e non è costiero. Le dune di Piscinas, invece, si estendono tra l’entroterra e il mare, raggiungendo dimensioni e altezze difficilmente riscontrabili altrove in Europa.
Oggi la Spiaggia di Piscinas rappresenta non solo un tesoro naturalistico, ma anche un simbolo di sostenibilità. La sua posizione remota e la difficoltà d’accesso l’hanno preservata nel tempo. Ma l’aumento della notorietà, anche grazie ai social, rende fondamentale proteggere questo fragile ecosistema.
Visitare Piscinas significa entrare in un mondo a parte. Non ci sono stabilimenti, né lettini o ombrelloni. Solo sabbia, vento, mare e il cielo. E forse è proprio questo il suo vero lusso: offrire un angolo di natura pura, incontaminata, dove l’essere umano può solo osservare, ascoltare e rispettare.
