Tra le città murate più belle del Veneto, questa è imperdibile: un tesoro di pietra e storia

In Veneto c'è una città murata meravigliosa. Un posto da non perdere se hai voglia di scoprire un vero e proprio angolo tra arte, tradizione e relax. Ecco di quale luogo stiamo parlando.

C'è un angolo del Veneto dove il tempo sembra essersi fermato, e dove le pietre raccontano millenni di vicende umane, conquiste, fede e cultura. Stiamo parlando di Monselice, un gioiello incastonato ai piedi dei Colli Euganei, in provincia di Padova. Con circa 17.000 abitanti, questa città, che ha ufficialmente ottenuto il titolo nel 1960, è molto più di un semplice borgo medievale: è un concentrato di storia, architettura e tradizioni che conquista chiunque la visiti.

Il nome stesso della città è intriso di fascino e mistero. Deriverebbe da “mons silicis”, ovvero “monte della selce”, in riferimento alla trachite estratta dal colle su cui sorge. Un'altra teoria lo fa risalire a “mons elicis”, legandolo a una pianta che cresceva abbondante su quel territorio o, ancora, alla forma a spirale del monte, simile a una chiocciola. Qualunque sia l’origine, Monselice ha sempre avuto un legame profondo con la sua montagna di pietra.

Un viaggio tra storia, fede e paesaggi mozzafiato

Monselice vanta un passato che affonda le radici nella preistoria. Già in epoca paleoveneta e durante l’età del bronzo, il territorio era abitato, come testimoniato da numerosi ritrovamenti archeologici. Quando arrivarono i Romani, si sviluppò qui un vicus, un insediamento rurale di una certa importanza. Ma è nel Medioevo che Monselice diventa protagonista della storia italiana: passata sotto il controllo longobardo, fu sede di un gastaldo, ovvero un governatore regio, e quindi nodo amministrativo di rilievo. A sancire il suo ruolo strategico fu la costruzione del castrum bizantino, poi rielaborato dai Longobardi, che gettò le basi della futura Rocca. È però nel XIII secolo, con l’arrivo dell’imperatore Federico II, che la città assume una fisionomia inconfondibile. Fu proprio lui a ordinare la costruzione del Mastio sulla sommità del colle, simbolo del potere imperiale e punto panoramico che ancora oggi regala viste spettacolari sulla pianura padana, fino alla laguna veneta.

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Monselice fu teatro di grandi scontri, come la caduta del dominio ezzeliniano nel 1256, seguita da un breve ma significativo periodo di controllo estense. Questo continuo avvicendarsi di poteri non ha cancellato, ma anzi arricchito, il patrimonio architettonico e culturale della città. Passeggiando per il centro storico, si respira l’anima medievale del borgo: le mura antiche, i vicoli acciottolati, le case in pietra e le torri che si ergono silenziose raccontano storie che si intrecciano tra fede, guerra e nobiltà.

Il cuore pulsante della città è il maestoso Castello Cini, noto anche come Castello di Monselice. Costruito nel Medioevo, fu ristrutturato da Ezzelino da Romano e successivamente ampliato dai Carraresi. Oggi è aperto al pubblico e custodisce una collezione affascinante di arredi d’epoca, armature e oggetti originali che raccontano la vita quotidiana di dame e cavalieri. Non lontano sorge il Mastio Federiciano, ultimo baluardo della fortificazione imperiale. Da non perdere è il Santuario Giubilare delle Sette Chiese, un percorso spirituale e architettonico di rara bellezza. Voluto dalla famiglia Duodo nel XVII secolo, comprende sette cappelle e termina all’Oratorio di San Giorgio, inserito nel complesso monumentale di Villa Duodo. Il tragitto è suggestivo, immerso nel verde e intriso di silenziosa spiritualità. Altra perla storica è la Pieve di Santa Giustina, in stile romanico-gotico, che un tempo fu sede di Francesco Petrarca, uno dei padri della letteratura italiana.

Tradizione, folclore e vita all’aria aperta

Se la storia e l’arte non bastano a stupirvi, Monselice saprà affascinarvi anche con le sue tradizioni popolari. Ogni anno, a settembre, si svolge la famosa Giostra della Rocca: una rievocazione medievale tra le più coinvolgenti d’Italia. Le contrade della città si sfidano in gare di forza, abilità e destrezza, mentre oltre mille figuranti in costume d’epoca sfilano per le strade, tra tamburi, chiarine e bandiere. Ma Monselice è anche una meta ideale per gli amanti delle passeggiate e del cicloturismo. I percorsi naturalistici che si snodano attorno ai Colli Euganei permettono di scoprire angoli incantevoli, scorci pittoreschi e silenzi che ristorano l’anima. La pista ciclabile E2 è perfetta per chi vuole esplorare i dintorni su due ruote, collegando la città con altri borghi storici come Este, Arquà Petrarca e Battaglia Terme.

Monselice è una di quelle città che non finisce mai di stupire. Il suo fascino discreto, la ricchezza storica e la varietà di esperienze che offre, tra arte, natura, spiritualità e folclore,  la rendono una tappa imperdibile per chi ama scoprire i tesori meno noti del Veneto. Una città murata, sì, ma che spalanca le sue porte a chi è disposto a farsi sorprendere. Lasciatevi guidare dalle sue pietre antiche, dai suoi profumi, dalla luce che accarezza i colli al tramonto. E quando arriverete in cima alla Rocca, respirando a pieni polmoni e scrutando l’orizzonte, capirete perché Monselice è davvero un tesoro da custodire.

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