"Non mettere mai il reggiseno in lavatrice": esperta spiega come lavarlo

Ecco qual è il modo giusto per lavare correttamente il reggiseno secondo l'esperta: attenzione a non metterlo in lavatrice. 

C’è un gesto comune che molte donne compiono senza pensarci troppo: infilare il reggiseno in lavatrice, magari dentro una retina protettiva, sperando che ne esca pulito e intatto. Ma questo gesto così innocente nasconde un errore che rischia di compromettere per sempre la struttura e la funzionalità di uno degli indumenti più delicati del guardaroba femminile. L’esperta di biancheria intima è categorica: mai mettere il reggiseno in lavatrice. Le motivazioni sono tutt’altro che trascurabili. I reggiseni sono progettati con materiali altamente elastici e componenti strutturali come ferretti, imbottiture e cuciture che possono deformarsi o usurarsi facilmente se sottoposti al vortice della lavatrice.

Se la lavatrice è il primo errore da evitare, l’uso dell’ammorbidente rappresenta il secondo. Nonostante l’apparente vantaggio di un tessuto più morbido e profumato, la sua azione si rivela disastrosa per le fibre elastiche del reggiseno. L’ammorbidente tende infatti a impregnare i tessuti, appesantendoli e riducendo progressivamente la loro elasticità naturale. Il risultato? Un reggiseno che perde aderenza, supporto e forma, trasformandosi in un capo inutilizzabile molto prima del previsto.

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Ecco come stendere correttamente il reggiseno. Fonte: Instagram

Il lavaggio a mano: un rituale indispensabile per il reggiseno

Secondo gli esperti, il lavaggio a mano è l’unico metodo veramente efficace per preservare l’integrità del reggiseno. Non si tratta solo di un vezzo vintage o di un’abitudine superata: è un’azione precisa e delicata, che tutela materiali, struttura e igiene. Il procedimento è semplice ma va rispettato con rigore. Si inizia con acqua calda e sapone neutro, due elementi fondamentali per eliminare residui di sudore e batteri senza aggredire i tessuti.  Il reggiseno va immerso e massaggiato delicatamente, in particolare lungo la fascia che circonda il torace, dove si accumula la maggior parte dello sporco invisibile. Dopo un ammollo di circa dieci minuti, si procede con un risciacquo abbondante sotto acqua corrente, fino a rimuovere ogni traccia di detergente. Anche la fase di strizzatura richiede attenzione: mai torcere con forza, ma piuttosto tamponare e premere delicatamente con le mani per eliminare l’acqua in eccesso.

 

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Una volta pulito, il reggiseno va asciugato in modo corretto, perché anche questa fase può determinarne la durata. La regola d’oro è evitare i termosifoni, l’asciugatrice e l’esposizione diretta a fonti di calore violento. La luce solare naturale è la scelta ideale, ma il capo va appeso dalla parte centrale, mai dalle spalline o dalla fascia, per evitare deformazioni strutturali. Questo tipo di asciugatura, oltre a mantenere intatta la forma, aiuta a prevenire l’umidità stagnante che può causare muffe o cattivi odori.

Un dettaglio spesso trascurato, ma che può fare una differenza fondamentale nel mantenere i reggiseni freschi, igienici e pronti all’uso per molto tempo. Imparare a trattare con rispetto un capo come il reggiseno non è solo un gesto estetico, ma una forma di consapevolezza verso il proprio corpo e il proprio guardaroba. In un’epoca in cui si predica la sostenibilità e si cerca di prolungare la vita dei capi, prendersi il tempo di lavare a mano ciò che è delicato diventa un gesto di valore.

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