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Tre su dieci. Forse anche quattro. Chiedi in giro, tra amici e parenti, e troverai sempre qualcuno che confessa: "A me piace l'odore della benzina". Un'affermazione che alle orecchie di qualcuno suona strana, quasi bizzarra, considerando che non parliamo certo di un profumo francese o di un bagnoschiuma con essenza agrumata. La benzina è un liquido tossico, assolutamente non adatto al consumo umano, infiammabile e chimicamente aggressivo. Eppure, a molti provoca un piacere olfattivo inspiegabile.
Per fare chiarezza, abbiamo ascoltato il parere dello psicologo Michele Mezzanotte, voce sempre più autorevole quando si parla di neuroscienze e comportamenti inconsci, postato su TikTok. E la sua risposta ci ha aperto il cofano della mente.
L’odore della memoria: perché ci ricorda la felicità
Secondo Mezzanotte, il primo motivo per cui alcune persone trovano gradevole l’odore della benzina va ricercato nel legame tra olfatto ed emozioni. “Ogni odore attiva una risposta diretta nel sistema limbico, la parte più antica e primitiva del cervello, dove risiedono le emozioni e i ricordi”, spiega lo psicologo. In pratica, se da bambini hai vissuto momenti felici in auto, magari in viaggio con i tuoi genitori, allora potresti aver associato l'odore della benzina a quei ricordi positivi.

Passione per i viaggi? Allora adori anche quel profumo
La seconda spiegazione, secondo Mezzanotte, ha a che fare con la voglia di partire. “Chi ama viaggiare, chi ha nel DNA la passione per la strada e le scoperte, spesso associa inconsciamente l’odore della benzina a qualcosa di positivo: la partenza, l'avventura, la libertà”. Non è un caso che il profumo della benzina venga percepito in modo diverso da chi viaggia spesso rispetto a chi vive con l'ansia degli spostamenti. Per alcuni è una chiave simbolica, per altri solo una puzza fastidiosa.
Hai bisogno di benzina? Forse anche dentro
La terza spiegazione offerta dallo psicologo ha un taglio più simbolico, quasi poetico. “Potresti essere in una fase della vita in cui senti di dover ‘rifornire il tuo motore interiore’. La benzina, con il suo odore pungente, diventa allora metafora del fuoco, dell’energia vitale che ti serve per andare avanti”. In parole povere, se ti senti scarico, il tuo cervello potrebbe inconsciamente trovare nell’odore della benzina un richiamo alla forza, alla rinascita, alla voglia di ripartire.
Cosa dice la scienza? Tutta colpa della dopamina
Oltre alle spiegazioni psicologiche e simboliche, esiste anche un fondamento neurobiologico che rende conto di questa attrazione un po’ strana. Diversi studi scientifici, tra cui quelli pubblicati sulla rivista Neuroscience Letters, spiegano che l’inalazione di piccole quantità di benzene (presente nella benzina) può stimolare il sistema nervoso centrale, attivando il circuito mesolimbico, anche detto sistema della ricompensa.
“Quando questo sistema si attiva — spiega il neurologo Marco Di Stefano dell’Università di Padova — il cervello rilascia dopamina, il neurotrasmettitore del piacere.” È lo stesso meccanismo che entra in gioco con il cioccolato, l’esercizio fisico o l’innamoramento. Ecco perché, anche se tossico e pericoloso, l’odore della benzina può generare una sensazione di benessere momentaneo. Attenzione però: inalare benzina non è affatto sicuro. L’effetto dopaminergico può essere reale, ma a un costo elevatissimo per la salute. Il benzene è riconosciuto come cancerogeno e l’esposizione prolungata può provocare danni gravi al sistema nervoso e al midollo osseo.
