La psicologia descrive così le persone che accarezzano i cani per strada

Probabilmente, se hai aperto questo articolo, è perché ti rivedi nel titolo. O al massimo hai un amico/parente/partner che è fatto/a così. Accarezzare un cane incontrato per caso per strada non è solo un gesto spontaneo o tenero. Secondo la psicologia comportamentale e le neuroscienze, dietro quell'impulso si nasconde molto di più: empatia, bisogni emotivi e persino meccanismi cerebrali specifici. E no, non riguarda solo gli amanti degli animali.

Le persone che accarezzano i cani per strada sono spinte da motivazioni ben precise, studiate in ambito accademico e neurologico. Ecco cosa succede nella mente (e nel cuore) di chi si ferma a fare una carezza a un cane sconosciuto, che sia un randagio o il cane a guinzaglio di uno sconosciuto.

Empatia, istinto di cura e bisogno di connessione

Uno degli elementi chiave è l’empatia. Chi si ferma a interagire con un cane randagio o semplicemente sconosciuto tende ad avere un’elevata predisposizione alla cura dell’altro. Questo comportamento, spesso associato a tratti di altruismo e sensibilità, è radicato nell’evoluzione umana: accudire e proteggere aumenta la sopravvivenza sociale, non solo dei propri simili, ma anche degli animali domestici.

Non è un caso se molte persone affermano di provare un senso di sollievo o pace interiore dopo aver accarezzato un cane. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Behavioral Medicine, interagire fisicamente con un animale può abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e aumentare la produzione di ossitocina, l’ormone del legame affettivo.

Il fenomeno della “cute aggression”: cosa dice la neuroscienza

Ti è mai capitato di vedere un cane così adorabile da sentire l’impulso di “strizzarlo”? Tranquillo, sei in buona compagnia. Questo comportamento ha un nome scientifico: cute aggression. Il termine è stato coniato in uno studio della Yale University pubblicato su Frontiers in Behavioral Neuroscience. Quando il cervello viene sopraffatto da troppa tenerezza, entra in gioco il sistema mesocorticolimbico: viene rilasciata dopamina, si attiva la gratificazione, e il nostro corpo reagisce con segnali ambigui, a metà tra affetto e un’aggressività (innocua) di tipo emotivo. Non è voglia di fare del male, anzi. È il modo con cui il cervello cerca di regolare un’emozione eccessivamente positiva. Accarezzare il cane per strada, in questo senso, diventa un modo per bilanciare l’eccitazione affettiva che l’animale suscita.

Carezze e contatto fisico: un linguaggio universale

Il contatto fisico ha un impatto concreto sul nostro equilibrio emotivo. Secondo ricerche condotte dal Touch Research Institute dell’Università di Miami, toccare e accarezzare produce effetti calmanti, aumenta l’empatia e stimola la produzione di serotonina. Per molti, accarezzare un cane in strada non è solo un gesto verso l’animale: è un bisogno personale di connessione tattile. In una società sempre più digitale e distaccata, il contatto con un essere vivente diventa uno strumento per abbassare l’ansia, contrastare la solitudine e favorire il benessere mentale.

Accarezzare un cane sconosciuto, con il suo consenso, è giusto ma è bene iniziare con dei grattini sotto il mento e non toccargli la testa
Accarezzare un cane sconosciuto, con il suo consenso, è giusto ma è bene iniziare con dei grattini sotto il mento e non toccargli la testa

Accarezzare un cane sconosciuto diventa così una piccola terapia a cielo aperto. Un momento autentico, gratuito, e profondamente umano.

Non tutti i cani vogliono essere toccati: la psicologia canina mette in guardia

Qui entra in gioco una questione fondamentale: il rispetto per l’animale. Secondo la American Veterinary Society of Animal Behavior, molti cani manifestano segnali di disagio quando vengono avvicinati da estranei. Coda bassa, orecchie all’indietro, postura rigida: sono indicatori che il cane non gradisce il contatto. La psicologia canina insiste sull’importanza di leggere il linguaggio corporeo del cane. Accarezzare un cane senza il suo consenso può generare stress, paura e perfino aggressività difensiva. Per questo, è sempre consigliabile chiedere il permesso al proprietario, o osservare attentamente la disponibilità dell’animale prima di ogni contatto. Un esempio? Porgere la mano verso il suo naso e attendere qualche secondo. Se il cane è titubante, meglio evitare; se, viceversa, vuole essere accarezzato, inizierà a scodinzolare quasi subito. Qualora apparisse rigido e sospettoso, meglio evitare di toccarlo.

Chi accarezza i cani per strada è davvero “strano”?

Affatto. Chi si ferma per strada per dare una carezza a un cane esprime sensibilità emotiva, apertura relazionale e altruismo. Secondo i ricercatori del Department of Psychology della University of California, questo tipo di comportamento rivela una forte attitudine all’interazione sociale non verbale e una capacità empatica sopra la media.

Non si tratta solo di amore per gli animali: si tratta di connessione, di emotività, di desiderio di contatto autentico in un mondo che corre veloce. E forse, anche di un pizzico di umanità che non guasta mai. Se ti interessa la psicologia, ecco un altro articolo interessante molto letto nei giorni scorsi: in ascensore preferisci guardare a terra o usare il cellulare? Ecco cosa significa.
Fonti accademiche principali:

  • Frontiers in Behavioral Neuroscience, “Dimorphous expressions of positive emotion: cute aggression”
  • Journal of Behavioral Medicine, “Petting a dog reduces cortisol levels”
  • Applied Animal Behaviour Science, “Positive human interaction lowers stress in dogs”
  • Touch Research Institute, University of Miami – Research on physical contact and stress
  • American Veterinary Society of Animal Behavior – Guidelines on dog approach behavior

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