Esperto spiega come riconoscere un melone maturo: "Non bussare, non ti aprirà nessuno"

Le temperature registrate nella prima metà di giugno hanno già sfiorato già i picchi di luglio, anche se l’estate, ufficialmente, deve ancora iniziare. Il 21 giugno segnerà il debutto della stagione più calda, ma frutta e verdura estiva sono già protagoniste dei banchi del mercato. E tra tutti i frutti, ce n’è uno che rappresenta meglio di altri la voglia d’estate: il melone cantalupo. Attenzione però, non l’anguria: il vero “melone” per gli italiani è quello dalla buccia retata e polpa arancione.

Ma come si fa a capire se è maturo al punto giusto? Ce lo spiega Giulio Bassanese, content creator esperto di alimentazione, in un video diventato virale sui social. Il suo tono è ironico, ma i consigli sono assolutamente validi. E la prima regola è semplice quanto sorprendente: non bisogna bussare.

Melone maturo? L’olfatto batte il pugnetto

Molti, al supermercato o al mercato, passano le mani sui meloni e iniziano a picchiettare con le nocche, come se volessero svegliare qualcuno dentro. Bassanese ironizza: “Non bussare, perché non ti aprirà nessuno”. E ha ragione: quel metodo, tanto diffuso quanto inutile, non rivela nulla sulla dolcezza o maturazione del frutto. Secondo l’esperto, il vero alleato per scoprire se un melone è pronto da mangiare è innanzitutto l’olfatto. Basta avvicinare il naso al frutto e annusare: più il melone profuma, più è maturo. Un odore intenso, zuccherino, “da spiaggia”, è un ottimo segnale.

Giulio Bassanese ha dato alcuni consigli preziosi per riconoscere un melone maturo.
Giulio Bassanese ha dato alcuni consigli preziosi per riconoscere un melone maturo.

Occhio al colore e al retro del picciolo

Il secondo elemento da controllare è il colore. Un melone buono non deve avere “macchie da giraffa”, come le definisce Bassanese, cioè quelle zone più scure o irregolari sulla buccia. La tonalità deve essere uniforme, senza grandi differenze tra una parte e l’altra. Un colore omogeneo indica una maturazione costante e completa. Infine, non dimenticare il retro del picciolo: quella zona tonda in cui il melone era attaccato alla pianta. Toccalo con un dito. Se è leggermente morbido ma non cede completamente al tatto, il melone è perfetto. Se invece sprofonda, è troppo maturo. Se è duro come un sasso, è ancora acerbo.

Ma se il melone è acerbo? Nessun dramma

Capita di sbagliare. Magari abbiamo comprato in fretta, senza osservare bene. Ma niente paura: il melone continua a maturare anche dopo l’acquisto. E Bassanese ha un trucco da esperto: mettilo vicino a mele e banane. Questi frutti producono etilene, un gas naturale che accelera la maturazione. In pochi giorni, anche il melone più timido sprigionerà il suo profumo estivo. Il melone cantalupo, oltre a essere buonissimo, è anche un vero toccasana: contiene oltre il 90% di acqua, è ricco di vitamina C, beta carotene e potassio. Ideale per reintegrare i sali minerali persi con il caldo, e ottimo per mantenersi idratati senza appesantirsi.

I 3 trucchetti salva-spesa di Bassanese

Riassumendo, ecco i tre indizi da cercare per portare a casa il melone perfetto:

  1. Profumo da spiaggia: se il melone profuma già da lontano, è pronto.
  2. Colore omogeneo: niente chiazze strane, deve sembrare “dipinto a mano”.
  3. Retro del picciolo morbido: deve cedere leggermente al dito, senza sprofondare.

Lascia perdere pugnetti e tecniche da film: per riconoscere un melone maturo bastano naso, occhi e un pizzico di attenzione. Parola di esperto. E la prossima volta che sei al mercato, se vedi qualcuno bussare… beh, digli che dentro non c’è nessuno!

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