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Anche il paradiso ha le sue regole. Lo sa bene Eugenia Capitummino, travel blogger italiana, che in un video diventato virale ha messo in guardia i futuri viaggiatori. Il titolo - riportiamo testualmente - del suo video è: “3 leggi delle Maldive che sicuramente non conosci”.
Un titolo che fa pensare, perché chi non vorrebbe andare in un atollo da sogno e godersi sabbia bianca e mare turchese senza pensieri? Eppure, anche in paradiso ci sono regole. E alcune, per chi viene dall’Occidente, possono sembrare assurde, persino punitive. Ma no, non è uno scherzo: le Maldive non scherzano quando si parla di rispetto delle leggi. Ecco quindi le tre leggi fondamentali che Eugenia ha segnalato, con qualche aggiunta utile per evitare brutte sorprese una volta atterrati all’aeroporto di Malé.
1. Niente brindisi fai-da-te: l’alcol è vietato fuori dai resort
Alle Maldive puoi alzare i calici solo in un contesto molto preciso: all’interno dei resort autorizzati. Il consumo di alcolici è infatti vietato per legge nel resto del Paese, che è a maggioranza musulmana. Può sembrare banale, ma chiunque venga da una cultura dove un bicchiere di vino è normale anche in spiaggia, rischia grosso. Non puoi portare alcolici in valigia, neppure se si tratta di una bottiglia per festeggiare il viaggio di nozze. I controlli in aeroporto sono rigorosi, e il rischio è quello di incorrere in multe salate e controlli approfonditi. Sì, anche per una sola bottiglia.
Nei bar 'normali' delle isole locali non troverai neanche l’ombra di una birra. La soluzione? Accontentarsi del resort… e ricordarsi di non uscire con un mojito in mano.
2. Niente amici pelosi: i cani non sono ammessi
Chi pensava di fare un viaggio “a sei zampe” deve ricredersi. Alle Maldive l’ingresso ai cani è vietato. È una regola poco nota ma rigidamente applicata, ed è bene saperlo prima di prenotare. Non ci sono deroghe, neanche per razze di piccola taglia o per motivi terapeutici, salvo casi eccezionali. La scelta va fatta prima: o il viaggio, o Fido. E preparati a cercare un dog-sitter o un parente disponibile, perché l’accesso in aeroporto con l’animale può portare a respingimenti o multe.

Una regola che sorprende molti, ma che fa parte del quadro normativo locale legato all’igiene e alle tradizioni islamiche.
3. Stop anche allo svapo: le sigarette elettroniche sono bandite
Fumatori e svapatori, attenzione: dal novembre 2024 le sigarette elettroniche sono vietate in tutto l’arcipelago. Non si possono importare, non si possono vendere, e ovviamente non si possono usare. Chi aveva pensato di “fare il bravo” lasciando a casa le sigarette tradizionali per passare alla sigaretta elettronica, dovrà rivedere i propri piani. Vaporizzatori, liquidi e accessori possono essere sequestrati in dogana. La legge non fa distinzioni tra turisti e residenti.
Non è solo un consiglio: è una legge nazionale. E ignorarla può significare sanzioni pesanti o l’espulsione dal Paese.
Altre regole (molto) diverse dalle nostre
Oltre alle tre leggi evidenziate da Eugenia Capitummino, ci sono altri divieti che conviene tenere a mente prima di prenotare il volo. Alcuni possono sembrare sorprendenti, altri un po’ più comprensibili, ma tutti sono applicati con rigore.
- Abbigliamento sobrio: fuori dai resort bisogna coprire spalle e ginocchia, per uomini e donne.
- Baci e abbracci in pubblico malvisti: in alcune isole locali si rischiano sanzioni anche solo per una carezza, un po' come a Dubai (dove la prima volta ce la si cava con un richiamo).
- Materiale religioso non islamico: vietato importarlo o distribuirlo (i cristiani più ferventi non possono portare con sé bibbie, crocifissi, simboli).
- Relazioni omosessuali illegali: anche per turisti; ogni manifestazione pubblica può avere gravi conseguenze.
- Ramadan: durante il mese sacro non si può mangiare, bere o fumare in pubblico dall’alba al tramonto, se non nei resort.
- Prelievo di sabbia, coralli e conchiglie vietato: anche portar via un souvenir “naturale” può costare caro.
- Droni vietati senza permesso: anche nei resort servono autorizzazioni.
Le Maldive sono bellissime, ma con regole ben precise
Il rispetto della cultura locale non è facoltativo. Le Maldive sono una delle destinazioni più sognate del pianeta, ma non bisogna dimenticare che sono anche uno Stato con leggi rigide, influenzate dalla religione islamica e da una forte sensibilità ambientale. I turisti sono accolti a braccia aperte, certo, ma non sono autorizzati a ignorare le regole. L’errore più comune è credere che tutto sia concesso perché si sta pagando un viaggio costoso. In realtà, chi non si informa rischia multe, espulsioni o – nei casi più gravi – addirittura l’arresto.
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