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Francesco Zini ha deciso di fare colazione dove una volta mangiavano i reali francesi: nella Reggia di Versailles. Non in un angolo qualsiasi, ma in una delle sale più sfarzose, gestita dal gruppo Airelles de Château, famoso per aver trasformato alcune delle location storiche più belle d’Europa in ristoranti di altissimo livello. E se ti stai chiedendo quanto costa un’esperienza simile, preparati a sorprenderti, perché il prezzo non è 'stellato'.
Colazione reale nella Reggia di Versailles: il racconto di Francesco Zini
"La location è vittoriana e all'insegna dello sfarzo più assoluto", è la prima impressione di Zini, ancora visibilmente colpito. In effetti, entrare a Versailles prima dell’apertura al pubblico e sedersi a un tavolo con vista sui giardini del Re Sole non capita tutti i giorni. L’esperienza si svolge all’interno di un’area riservata del palazzo, completamente restaurata, dove ogni dettaglio richiama i fasti della monarchia francese.
A curare il menù c’è Alain Ducasse, lo chef con più stelle Michelin al mondo, con una squadra guidata dalla precisione pasticcera di Aymeric Pinard, uno dei migliori nomi francesi nel settore dolce. E la colazione, neanche a dirlo, è un viaggio nei sapori più ricercati della tradizione francese.
Un paniere di croissant e pain au chocolat come antipasto
Appena seduti, il personale serve un paniere di viennoiseries ancora calde: croissant e pain au chocolat, rigorosamente sfornati quella stessa mattina. "Impeccabili", è il termine che Zini sceglie per descriverli. "L'impasto è ricco di vaniglia, il sapore è incredibile".
Questa è solo l’introduzione. Dopo l’antipasto – perché di fatto così va considerato – il tavolo viene riempito con una selezione prevalentemente salata che farebbe impallidire molti brunch di lusso: burro d’alpeggio, salmone affumicato, panna acida, mini baguette fragranti, crema chantilly alla francese, macedonia fresca, affettati gourmet, cioccolato liquido servito in una barchetta di ceramica, madeleine appena sfornate e perfino un bicchierino di brodo caldo, proprio come faceva servire ogni mattina Luigi XIV.
Menù à la carte con pancake, waffle, crêpe e pain perdu
Oltre alla selezione fissa, è possibile ordinare dal menù à la carte. Zini ha scelto di assaggiare un pancake soffice, dei waffle, una crêpe sottile e un pain perdu che, a suo dire, "è probabilmente il migliore che abbia mai mangiato".
Per chi non lo conoscesse, il pain perdu è una specialità francese simile a ciò che molti chiamano "French toast": pane raffermo immerso in uova, latte e zucchero, poi cotto nel burro fino a ottenere una superficie caramellata e un interno morbidissimo. Un piatto povero, nobilitato dalla qualità delle materie prime usate in questo caso. Infine, l’esperienza si chiude con un classico uovo alla Benedict, con salsa olandese perfettamente emulsionata e tuorlo ancora cremoso. Un equilibrio perfetto tra intensità e leggerezza.

Il colpo di scena finale? Quando arriva il cappuccino, Francesco Zini scopre che sopra la schiuma è stata stampata la sua foto. "Una sorpresa che non mi sarei aspettato", ammette, ridendo. Un piccolo tocco scenografico che rende l’esperienza ancora più memorabile.
Ma quanto costa una colazione così? Il prezzo è 52 euro a persona, quindi 104 euro in totale per due. Non una cifra da tutti i giorni, ma considerata la location, il livello della cucina e il servizio impeccabile, non è neanche un’esagerazione fuori dal mondo. Per molti, è il tipo di esperienza che si fa una volta nella vita e spendere 50€ è una piccola privazione più che accettabile.
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