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Il Giappone si prepara a introdurre una misura che potrebbe cambiare radicalmente l’esperienza di viaggio per milioni di visitatori stranieri: l’obbligo di una assicurazione sanitaria privata per chiunque entri nel Paese come turista. Non si tratta ancora di una norma in vigore, ma di una proposta concreta al vaglio del governo giapponese e che con ogni probabilità entrerà in vigore entro fine anno, confermata da fonti istituzionali e rilanciata da numerose testate nazionali come The Japan Times.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio pacchetto di strategie pensate per gestire l’overtourism e contenere l’impatto del turismo internazionale sul sistema sanitario e sulle infrastrutture locali. Una “spesa in più” che, a breve, potrebbe diventare imprescindibile per chi sogna un viaggio nella terra del Sol Levante.
Assicurazione sanitaria obbligatoria per i turisti: cosa sta cambiando
Il governo giapponese intende imporre l’acquisto di una polizza sanitaria obbligatoria per tutti i turisti stranieri in arrivo. Questa copertura dovrà includere spese mediche, ricoveri, farmaci, e se necessario anche il rimpatrio. Secondo un’indagine condotta dal Ministero della Salute giapponese, circa il 30% degli ospedali ha riportato difficoltà nella riscossione delle spese mediche da parte di visitatori stranieri, con conseguente peso sul sistema sanitario nazionale.
Una volta approvata, la misura renderà non più possibile l’ingresso per chi non potrà dimostrare di avere una copertura valida per l’intera durata del soggiorno. Allo stesso modo, all’uscita dal Paese, i controlli potrebbero includere anche una verifica sull’eventuale presenza di debiti sanitari pendenti, con l’obbligo di saldare le fatture prima di poter lasciare il Giappone. Nel caso in cui un turista ritorni con spese sanitarie non pagate, le autorità potrebbero imporre restrizioni al reingresso, sanzioni o altre misure amministrative. Al momento non è confermata l’eventualità della detenzione per tali motivi.

I turisti italiani possono attualmente entrare in Giappone senza visto per soggiorni fino a 90 giorni, presentando un passaporto in corso di validità e un biglietto di ritorno. L’assicurazione sanitaria non è ancora obbligatoria, ma il Ministero degli Affari Esteri italiano ne raccomanda caldamente l’acquisto, data l’elevata spesa medica per i non residenti. È inoltre consigliato registrarsi sulla piattaforma digitale Visit Japan Web, utile per velocizzare le procedure doganali e sanitarie, anche se non ancora richiesta obbligatoriamente. Con le nuove misure in arrivo, è probabile che diventi uno strumento centrale per dimostrare il possesso della copertura assicurativa.
Tasse di soggiorno e nuove tariffe: la strategia contro l’overtourism
L’assicurazione non sarà l’unico cambiamento. Il Giappone ha già adottato o sta per introdurre ulteriori misure per contenere l’afflusso turistico nelle aree più congestionate. Tra queste, spicca l’aumento delle tasse di soggiorno, soprattutto nelle città più popolari come Kyoto, dove la tariffa può raggiungere anche i 10.000 yen (circa 60 euro) a notte per gli alloggi di fascia alta. Anche Tokyo, Osaka e Fukuoka stanno seguendo questa linea.
Sono inoltre state introdotte tariffe d’ingresso maggiorate per alcune attrazioni naturali, come il Monte Fuji, dove il prezzo per il trekking estivo 2025 è stato fissato a 31 euro. L’obiettivo è chiaro: finanziare la manutenzione e proteggere i luoghi dal degrado causato dal turismo di massa.
Parallelamente, il governo nipponico sta puntando su soluzioni digitali per gestire i flussi in tempo reale. Nei luoghi più affollati, come il Monte Hakodate, sono attivi sistemi di monitoraggio tramite QR code e app per informare i visitatori sulla congestione e suggerire alternative meno affollate. Sono in fase di espansione i sistemi elettronici di controllo all’ingresso, come JESTA e Pre-Clearance, pensati per velocizzare i controlli e migliorare la sicurezza.
Grande attenzione viene riservata anche alla promozione del turismo regionale, con incentivi per visitare aree meno note e premialità per le destinazioni che dimostrano un approccio sostenibile. Entro la fine del 2025, almeno 100 regioni dovranno adottare misure concrete per distribuire il flusso turistico e ridurre l’impatto ambientale.
Regole di comportamento e nuove abitudini per i visitatori
Un altro tassello della strategia anti-overtourism riguarda l’educazione dei turisti. Sono state lanciate campagne informative sul galateo giapponese, con cartellonistica multilingue, opuscoli e pannelli digitali che ricordano le norme di comportamento nei luoghi pubblici.
In località come Fujikawaguchiko, le autorità hanno installato schermi per limitare la vista dei punti panoramici più affollati, scoraggiando i comportamenti incivili da parte di fotografi e influencer.
Alcuni ristoranti hanno già introdotto sistemi FastPass a pagamento, che permettono di prenotare un tavolo ed evitare lunghe attese, migliorando l’esperienza turistica ma anche la gestione dei flussi locali.
