Riccione, spiaggia dorata, mare calmo e un pranzo che fa alzare più di un sopracciglio. Due membri della redazione di ForumAgricolturaSociale, in città per un evento, hanno approfittato della pausa pranzo per sedersi in un ristorantino direttamente sulla sabbia. Ma il conto? Salato quasi come l’Adriatico a Ferragosto: 46,80 euro per due insalate, una bottiglia d’acqua, una Coca Zero e un caffè.
Una “insalata” di prezzi: 15 euro l’una, e il caffè a 2,40€
Non si parla di aragosta o champagne, ma di due insalatone estive: una greca, con insalata, pomodori, feta e tonno. L’altra con l’aggiunta “esotica” di papaya, che costa pure di più: 15,50€. La bottiglia d’acqua naturale da un litro? 3,50€, quasi nella media per i locali vista mare. La Coca-Cola Zero da mezzo litro? Un brindisi da 4,80€. E il caffè, che in Romagna è sacro, arriva con un conto da 2,40€, servito al tavolo, è vero, ma senza vista su Piazza San Marco. A chiudere il conto, 5,60€ di coperto (2,80€ a testa, non poco). Totale: 46,80€. E dire che si trattava di due piatti freddi, senza cottura né fuochi accesi. Altro che antipasto romagnolo…
Riccione, regina dell’estate romagnola, non è mai stata economica, ma il prezzo di due semplici insalate ha acceso più discussioni del meteo di giugno. E mentre la clientela si divide tra chi paga per l’atmosfera e chi invece si scandalizza, il menù di quel pranzo diventa quasi un editoriale sulla nuova frontiera del caro-tavola balneare. Ecco la foto dello scontrino, con il nome del locale censurato per ovvi motivi:

Il menù romagnolo? Altro che insalatona
Chi conosce la cucina romagnola lo sa: qui non si vive di foglie verdi. La tradizione gastronomica della zona, specie a Riccione, profuma di mare, ma anche di terra, griglia e sfoglia fatta in casa.
Fra i piatti tipici della Riviera troviamo:
- La piadina romagnola, con squacquerone e rucola, simbolo locale che batte qualsiasi insalata esotica.
- I cassoni, ripieni e caldi, con verdure, prosciutto o formaggi, perfetti da passeggio e con prezzi ben più popolari.
- Fritto misto di pesce, con calamari e gamberi dell’Adriatico, spesso proposto come piatto del giorno nei ristoranti di mare.
- Pasta allo scoglio, con vongole, cozze e crostacei freschi.
- Brodetto alla romagnola, zuppa di pesce servita con pane tostato e un giro d’olio d’oliva.
Piatti veri, porzioni abbondanti e sapori forti. Difficile farli battere da una lattuga con la papaya.
Il tema dei prezzi nei ristoranti balneari accende ogni estate le polemiche. Da Rimini a Milano Marittima, i turisti segnalano spesso conti sopra la media, specialmente nei locali più "instagrammabili", con vista mare e sedute sui pouf di design. Eppure c’è una Romagna autentica che resiste: quella delle trattorie nell’entroterra, dei chioschi lungo la statale, dei ristoranti di famiglia che servono cappelletti in brodo anche in pieno luglio.
Del resto, la Romagna del gusto non è fatta di topping esotici ma di piatti come la rustida, la polentina con le vongole, i salumi di Mora Romagnola, i garganelli tirati a mano. E sì, anche del mitico bostrengo, dolce povero ma carico di storia, che racconta molto più di quanto non faccia una lattuga servita con vista sul bagnasciuga.
