"Non abbandonare le tue scarpe invernali": come pulirle prima dell'estate

Ecco il modo migliore per pulire le scarpe invernali e non farle rovinare in vista della prossima stagione: il trucco delle esperte di pulizie. 

Con l’arrivo dell’estate, si compie quel piccolo rituale domestico che segna il passaggio di stagione: si archiviano i capi pesanti, si riorganizzano gli armadi e si rispolverano costumi e abiti leggeri. Tuttavia, le scarpe invernali, specialmente anfibi e stivali, spesso vengono dimenticate in un angolo, abbandonate con la promessa di pensarci “più avanti”. Ma quel "più avanti" rischia di diventare troppo tardi, e ritrovarle rovinate dopo mesi è un dispiacere che si può evitare con pochi gesti consapevoli.

Le esperte di pulizia Titti e Flavia, che da anni aiutano a custodire con cura ogni angolo della casa, condividono oggi il metodo migliore per trattare le scarpe invernali prima del riposo estivo. Un'attenzione che non è solo estetica, ma anche funzionale: conservare correttamente i materiali consente di prolungarne la vita e ritrovarli integri e pronti all’uso, quando tornerà il freddo.

scarpe invernali
Il modo migliore per pulire le scarpe invernali. Fonte: Instagram

Il primo passo: togliere la polvere, controllare ogni dettaglio

Il primo gesto da fare è semplice ma essenziale: spolverare con attenzione le scarpe. Non si tratta solo di togliere un velo di polvere superficiale, ma di osservare bene ogni angolo. Soprattutto gli anfibi, con le loro cuciture robuste e le suole scolpite, tendono a trattenere sassolini, detriti e terra secca. Per rimuoverli, si può usare uno spazzolino da denti vecchio oppure uno stecchino di legno, con movimenti delicati ma precisi. Questa fase è fondamentale non solo per una questione di pulizia, ma anche per individuare eventuali segni di usura: piccole crepe, scollature o lacerazioni che, se ignorate, rischiano di peggiorare durante i mesi di inattività.

L’arte della pulizia: acqua, aceto e movimenti misurati

Una volta preparata la scarpa, si passa alla pulizia vera e propria della tomaia. La miscela consigliata da Titti e Flavia è tanto semplice quanto efficace: acqua e aceto bianco. L’aceto, nella sua naturale acidità, ha un potere igienizzante e deodorante, e al contempo è delicato sui materiali.

L’applicazione non deve mai essere aggressiva. Si usa una spazzola morbida, meglio se in setole naturali, per distribuire il liquido su tutta la superficie. I movimenti devono seguire la forma della scarpa, assecondando le pieghe naturali del materiale. Questo evita di stressare la tomaia e consente una pulizia uniforme, senza lasciare aloni. Nel caso dei materiali sintetici o delle pelli trattate, la stessa soluzione risulta efficace, ma bisogna avere l'accortezza di tamponare con un panno asciutto subito dopo, per evitare ristagni che potrebbero alterare il colore o l’elasticità.

Il tocco finale: lucidatura e conservazione intelligente

Dopo aver pulito, è il momento di restituire vitalità alle scarpe. Non si tratta di lucidare come si faceva un tempo con cere colorate, ma di asciugare bene la superficie con un panno in cotone, morbido e assorbente, che restituisca alla scarpa la sua lucentezza naturale. Il vero segreto, però, sta nella conservazione. Mai lasciare le scarpe accatastate o vuote: tenderebbero a perdere forma, a seccarsi, a deformarsi. Il metodo delle esperte prevede l’uso di forme in legno, ideali per mantenere la struttura, oppure in alternativa carta da giornale arrotolata, che assorbe l’umidità residua e sostiene la tomaia. Riporle in una scatola traspirante o in sacchetti di tessuto, lontano da fonti di calore e luce diretta, è l’ultima attenzione per garantirne la salvaguardia durante tutta l’estate. Qui invece il modo migliore per tenere in ordine la casa durante la settimana e le giornate frenetiche. 

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