Indonesia, mangiano pizza e antipasto in un ristorante italiano a Bali: lo scontrino a sorpresa

Pizza, supplì e porchetta. E perfino un 'Camogli'. No, non siamo a Trastevere né in un Autogrill ligure o toscano. Siamo a Bali, nel cuore dell'Indonesia, dove una coppia di travel blogger italiani ha scoperto un angolo di casa che non ti aspetti: un ristorante italiano con tanto di panino "Camogli" in menù. Il video è stato pubblicato sul profilo @ilpuntogdelmondo e in poche ore ha fatto il giro dei social, accendendo l’appetito (e la curiosità) di migliaia di utenti.

Bali? Meglio dire... Balitalia

Che la cucina italiana fosse amata ovunque non è una novità. Ma trovare un locale così autentico a Uluwatu, a sud dell'isola indonesiana, non era esattamente scontato. Il ristorante si chiama Casa Asia e, come suggerisce il nome, mescola l’energia dell’Estremo Oriente con l’anima tricolore. Ma attenzione: qui non si parla della solita pizza generica per turisti annoiati. Qui si va sul serio. C'è addirittura una sezione intera del menù dedicata ai panini italiani. Non mancano il panino con la porchetta, né il più insospettabile dei protagonisti: il Camogli. Un panino che in patria divide, ma che a Bali è stato accolto come un VIP in vacanza.

Supplì e mozzarella fritta: l’antipasto parla romano

I due content creator, veri esperti di food in viaggio, non hanno resistito al richiamo della pizzeria del sabato sera. Come antipasto hanno ordinato una porzione di supplì e una di mozzarella fritta. A giudicare dal video, il formaggio è piuttosto filante. C'è l'immancabile tocco di Asia: una salsetta rosso fuoco, chiaramente piccante, che offre un contrasto significativo con la mozzarella ricca di latte.

Quando arriva la pizza, però, la faccenda si complica. La Margherita scelta dai due blogger non è quella napoletana DOC che ci si aspetta. Il colore è più chiaro del solito, il cornicione non ha bruciature da forno a legna e la forma è quasi geometrica. Al contempo, però, nei primi secondi del video si vede un forno a legna, segno che forse i pizzaioli qui usano un forno con temperature più basso rispetto a quelle standard napoletane. Ma il sapore? Stando alle loro espressioni nel video, c’è stato più gusto che lamentele. Anzi, il verdetto è chiaro: "Una sorpresa".

A sinistra la pizza, a destra la mozzarella fritta trovate in un ristorante italiano a Bali
A sinistra la pizza, a destra la mozzarella fritta trovate in un ristorante italiano a Bali

È la dimostrazione che anche a migliaia di chilometri da Napoli, Roma o Bologna, una pizza ben fatta riesce comunque a scaldare il cuore. E soprattutto a spiazzare chi si aspetta una "ciofeca" turistica. Il segreto? Ingredienti italiani e mani esperte. E forse anche un pizzico di orgoglio nazionale. Loro stessi ammettono che il cibo asiatico spesso è delizioso, ma una volta a settimana una 'coccola' dal sapore italiano è necessaria.

A fine pasto arriva la vera sorpresa: il conto. Per due antipasti, due pizze Margherita e una bottiglia d'acqua da un litro, il totale è stato di circa 18 euro. In due. Sì, 9€ a testa. No, non è uno scherzo. Considerando che in alcune città italiane ormai una Margherita sfiora i 10 euro da sola, è quasi un affare da duty free.

Chi ha visitato Bali sa che, nonostante la sua fama da paradiso tropicale, non è certo economica. Eppure, Casa Asia riesce a mantenere prezzi accessibili, pur offrendo un menù decisamente europeo, se non proprio italiano al 100%.

Un trend in crescita: italiani all’estero, ma col forno acceso

La storia di Casa Asia non è un caso isolato. In tutto il Sud-est asiatico si moltiplicano i ristoranti italiani autentici. Dalla Thailandia al Vietnam, passando per la stessa Indonesia, molti imprenditori nostrani hanno deciso di portare la propria cucina oltre l’Equatore. E lo fanno senza scorciatoie: ingredienti importati, ricette tradizionali e, spesso, cuochi italiani.

Sarà per la nostalgia o per l’amore del buon cibo, ma chi parte dall’Italia spesso porta con sé una missione: far mangiare bene anche dove la pizza non è mai arrivata. E se pure un panino Camogli riesce a sbarcare con successo a Uluwatu, forse è vero che il made in Italy non conosce confini.

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