In Italia c'è il bar segreto più antico al mondo: "Dentro una grotta di 9000 anni"

Un cocktail servito in una grotta di 9000 anni fa. No, non è il set di un film, né un’attrazione turistica costruita a tavolino. È la realtà di Zipa Cafè, un bar nascosto nel cuore di Matera, la città dei Sassi, dichiarata Patrimonio UNESCO e considerata una delle più antiche città del mondo ancora abitate. A raccontare l’esperienza su Instagram è stato il content creator @travelswithmr, che in un video diventato virale ha mostrato quello che definisce "il bar segreto più antico al mondo". Il contenuto è in inglese, ma siamo nel cuore dell'Italia meridionale. Le immagini parlano da sole: pareti di pietra millenaria, luci soffuse, panorami mozzafiato al tramonto. E un drink (fatto bene, non servito in bicchieri di plastica con alcol scadente) in mano.

La location non è una città blasonata come Roma o Venezia, ma una delle mete italiane oggi più intriganti: Matera. La bellezza disarmante dei suoi rioni rupestri incontra l’arte dell’accoglienza contemporanea, in un luogo che incarna davvero il concetto di “viaggio nel tempo”.

Zipa Cafè: un bar nascosto nella pietra millenaria di Matera

Il Zipa Cafè si trova in uno dei vicoli più suggestivi dei Sassi di Matera, all’interno di una grotta modellata nella calcarenite, una pietra morbida di origine marina scavata dall’uomo fin dal Paleolitico. Questo bar non ha nulla del solito locale turistico: l’atmosfera è raccolta, le luci sono calde, il design rispetta la struttura originaria della grotta senza snaturarla. Sedersi a un tavolino significa accomodarsi in una cavità che risale a circa 9000 anni fa.

Il bar segreto più antico al mondo si trova a Matera
Il bar segreto più antico al mondo si trova a Matera

Le recensioni parlano chiaro. Su Google, Zipa Cafè sfiora la perfezione: 4.8 su 5 con oltre 690 commenti. I visitatori apprezzano la location, la qualità dei cocktail, l’attenzione al dettaglio. Ma soprattutto, il senso di meraviglia che accompagna ogni sorso. Non è raro sentire qualcuno dire: “Bevo un Negroni dove un tempo vivevano uomini preistorici”. Questo non è un contenuto sponsorizzato: ForumAgricolturaSociale non è in alcun modo affiliato con il bar in questione. Quest'articolo vuol essere solo un consiglio di un'esperienza mozzafiato per chi visiterà Matera nelle settimane a venire.

Matera, la città che ha attraversato diecimila anni di storia

Matera non è solo sfondo: è protagonista. Considerata la terza città più antica del mondo ancora abitata, dopo Gerico e Aleppo, la sua storia inizia nel Paleolitico. Gli insediamenti neolitici visibili oggi a Murgia Timone, Murgecchia e Tirlecchia testimoniano una presenza umana ininterrotta che dura da millenni. Le prime grotte scavate nella roccia furono abitate, trasformate in case, luoghi di culto e sistemi idraulici avanzati.

Nel Medioevo, Matera si strutturò nei tre rioni principali: Sasso Caveoso, Sasso Barisano e Civita. Qui nacque una forma di urbanizzazione rupestre evoluta e sorprendentemente ingegnosa. Il termine “Sassi” non si riferisce ai singoli edifici, ma all’insieme organico di abitazioni, scale, strade e cisterne scavate direttamente nella roccia. Un equilibrio perfetto tra paesaggio naturale e architettura umana.

Dalla miseria all’orgoglio: il riscatto dei Sassi

Ma non è sempre stato un luogo da cartolina. Tra fine Ottocento e metà Novecento, i Sassi divennero sinonimo di degrado. Sovraffollamento, condizioni igieniche disastrose, mortalità infantile elevatissima: la situazione era tragica. Il colpo di grazia arrivò con il libro di Carlo Levi, “Cristo si è fermato a Eboli”, che scosse le coscienze italiane. Nel 1952 il governo guidato da Alcide De Gasperi approvò una legge speciale per lo sfollamento dei Sassi e la costruzione di nuovi quartieri. Per decenni, la città antica venne abbandonata. Rimase vuota, silenziosa, quasi dimenticata.

Negli anni Ottanta inizia la rinascita. Il progetto di recupero diventa realtà, culminando nel 1993 con il riconoscimento dei Sassi come Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’UNESCO. Oggi, hotel, ristoranti, musei e residenze private convivono in perfetta armonia con l’anima antica di Matera.

La prima menzione scritta dei Sassi come “rioni pietrosi” risale al 1204. Il suo sistema di raccolta delle acque piovane, i grabiglioni, è considerato un capolavoro di ingegneria idraulica e può ancora essere osservato in alcune abitazioni restaurate. E poi c’è il cinema: Mel Gibson ha scelto Matera per girare “The Passion”, e Daniel Craig ha corso tra i vicoli dei Sassi in “007 – No Time to Die”.

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