Vanno in vacanza sulle spiagge più sottovalutate dagli italiani: "In pochi le conoscono"

L'Abruzzo è una regione ancora troppo sottovalutata che nasconde luoghi unici e ricco di fascino per una vacanza da sogno. 

Ci sono luoghi che restano impressi per quello che non mostrano a prima vista: nessuna mondanità ostentata, nessuna folla che rincorre le mode. Solo natura, silenzio, e la sensazione di essere parte di un paesaggio che ti osserva più di quanto tu osservi lui. È così che due turisti e travel blogger raccontano la loro esperienza lungo la Costa dei Trabocchi, un tratto di litorale abruzzese che pochi italiani conoscono davvero, ma che regala emozioni autentiche e panorami struggenti.

Siamo in Abruzzo, regione spesso associata ai monti, ma che sul mare ha molto da dire, se solo si ha il coraggio di uscire dalle rotte più battute. La Costa dei Trabocchi, che si snoda per circa 70 chilometri da Ortona a Vasto, prende il nome dalle antiche macchine da pesca in legno che sembrano galleggiare sospese tra cielo e acqua. Veri e propri monumenti alla resilienza del mare, costruiti su palafitte e oggi spesso trasformati in ristoranti a filo d’acqua dove assaporare la cucina locale nel suono ovattato delle onde. Qui altre mete uniche da non perdere in un tour in questa magnifica regione. 

Un viaggio lento in e-bike tra ulivi, abbazie e orizzonti blu

Il punto di partenza è il Casale San Giovanni, una struttura immersa tra uliveti e colline dolci, dove si respira quella pace rurale che solo certe zone d’Italia sanno ancora conservare. Da qui parte l’esplorazione in e-bike, scelta perfetta per vivere il territorio senza fretta, lasciandosi sorprendere dalla varietà del paesaggio: la linea dell’orizzonte che sfuma nell’Adriatico, gli antichi muretti a secco, e le abbazie benedettine che emergono improvvise, custodi di un tempo lento e contemplativo.

Lungo la pista ciclopedonale realizzata sull’ex tracciato ferroviario, oggi uno dei tratti più suggestivi della Via Verde, si percorrono chilometri di pura meraviglia, tra spiagge dorate, calette appartate e promontori che sembrano scritti da un poeta. Non a caso, proprio qui si trova il celebre Promontorio Dannunziano, dove Gabriele D’Annunzio trovava ispirazione ammirando il Trabocco Turchino, ancora oggi visitabile.

Abruzzo
La vista meravigliosa della costa in Abruzzo. Fonte: Instagram

Punta Aderci e Vallegrotte: dove la natura è padrona

Il viaggio continua verso Punta Aderci, una delle riserve naturali più affascinanti d’Italia. Qui il paesaggio cambia improvvisamente: alte scogliere si tuffano nel blu, la vegetazione si fa selvatica, e il vento porta profumi di ginestre e salsedine. È un luogo che ti obbliga al silenzio, alla contemplazione. Pochi turisti, pochi rumori, solo la potenza della natura che si esprime libera.

Dalla spiaggia di Vallegrotte, si può invece partire in kayak, remando a filo d’acqua lungo una costa che sembra svelarsi poco a poco, con le sue grotte, le piccole baie e i trabocchi che appaiono come visioni. In questo angolo d’Abruzzo, la costa non è mai scontata: è viva, mutevole, e ogni giornata porta con sé un paesaggio nuovo.

Un Abruzzo da riscoprire soprattutto in estate

E poi arriva il momento in cui il sole inizia a declinare, tingendo tutto di oro. È l’ora dell’aperitivo sul trabocco, un’esperienza che difficilmente si dimentica. Il mare sotto i piedi, le onde che cullano le travi di legno antico, e un calice di Pecorino accompagnato da sapori autentici abruzzesi: olive nere, pane casereccio, formaggi decisi. La luce si riflette sulle onde, e il tempo sembra rallentare fino quasi a fermarsi.

Questo tratto di costa è ancora un segreto ben custodito. Non c’è turismo di massa, non ci sono stabilimenti invadenti o locali chiassosi. Solo piccole perle incastonate tra mare e collina, borghi sospesi nel tempo come San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, ognuno con la sua storia e la sua voce.

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