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Quanto costa davvero provare tutto il menù del fast food di CiccioGamer89? La domanda se l’è posta Surmacchio, uno dei content creator italiani più appassionati di cibo, che ha deciso di testare tutta l’offerta del nuovo locale di CiccioGamer, aperto a Roma in Via Massaciuccoli. Un esperimento che, di fatto, è una recensione senza filtri. Surmacchio ha pagato e non è stato invitato, dunque ha potuto esprimere il suo parere in libertà, terminando anche con la classifica finale e il prezzo totale. Il tutto in pieno stile social, tra burger colorati, nuggets, patatine croccanti e qualche critica che fa riflettere. Ecco com’è andata.
Il fast food di CiccioGamer89: schermi digitali e street food romano
Il nuovo locale aperto da CiccioGamer89 è molto più di una semplice hamburgeria. Ricorda i fast food americani, con menu digitali a schermo, offerte colorate e una comunicazione pensata per attrarre chi lo segue su YouTube e TikTok. Un punto di ritrovo per gamer e appassionati di junk food che vogliono provare le creazioni del creator romano. Surmacchio ha messo alla prova il locale ordinando un menù completo: cinque panini diversi, nuggets, patatine fritte e una bibita. Tutto documentato in video e con commenti dettagliati su sapori, consistenze e presentazione.
Patatine e nuggets: la parte fritta promossa
Il test parte con i fritti, e qui le impressioni sono positive. Le patatine fritte vengono descritte come "molto croccanti", anche se con una nota: “Con un po’ di sale in più sarebbero state perfette”, commenta Surmacchio. Ancora meglio le nuggets di pollo, che sorprendono per la qualità della carne: “Sono fatte con vero petto di pollo e non con pollo tritato e poi surgelato come in altri fast food. Il sapore è ottimo, davvero incredibili”.
Panini di CiccioGamer: il Veggie Burger stravince
La vera sfida comincia con i panini, e qui il Veggie Burger si prende subito la vetta. “Mi ricorda molto i panini di Flower Burger. Ha un gusto ben bilanciato, con barbabietola, cetriolo, pomodoro, insalata. È quel comfort food vegano che funziona”.

Il secondo panino è il Gamer Pollo, ma qualcosa non convince: “L’aspetto già di per sé non è il massimo. Manca una salsa, magari un pomodoro a dare freschezza e morbidezza. La carne c’è, ma il morso non entusiasma”.
Terzo panino: cheeseburger con bacon. Qui arriva una delle critiche più chiare: “Il patty è troppo alto. Ci sono morsi dove senti solo pane e altri in cui addenti tutto. La carne, poi, copre ogni altro ingrediente. E il centro è un po’ crudo. Non mi ha convinto”.
Si passa poi all’Amatriciccio, panino ispirato all’amatriciana. “L’idea è bella, ma il sapore non arriva completo. Ancora una volta, il problema è la distribuzione degli ingredienti: troppo hamburger, troppo poco tutto il resto”.
Chiude la sfilata il Carbonara Burger, con bun nero. “Questo è montato in maniera più precisa rispetto agli altri. Anche qui: l’essenza della carbonara si sente in alcuni morsi, in altri no. Manca coerenza”.
Classifica finale e prezzo: vale la pena?
Al termine della degustazione, Surmacchio stila la classifica dei panini del fast food di CiccioGamer:
- Veggie Burger
- Carbonara Burger
- Amatriciccio
- Gamer Pollo
- Cheeseburger con bacon
Il consiglio tecnico? “L’hamburger andrebbe schiacciato e allargato, così i sapori si sentono meglio ed è anche più bello da vedere”. Il prezzo per tutta la prova – cinque panini, patatine, nuggets e una bibita – è stato di 74,40€. Una spesa non da poco, ma comprensibile se si considera l'esperienza da creator, il branding e la location nella capitale.
