Nota città europea mette al bando le navi da crociera: a breve cambia tutto

Cannes dice basta. Dal gennaio 2026, la celebre località della Costa Azzurra vieterà l’accesso nel suo porto alle navi da crociera con più di 1.000 passeggeri. Una svolta epocale, destinata a cambiare per sempre la geografia del turismo marittimo nel Mediterraneo. E non è un caso isolato: in tutta Europa cresce il fronte delle città che impongono regole severe alle grandi navi da crociera.

Cannes, addio ai giganti del mare: cosa prevede il nuovo divieto

Il Comune di Cannes, famoso per il suo Festival del Cinema e per il turismo d’élite, ha deciso di applicare una nuova normativa che mira a proteggere la città dal sovraffollamento e dall'inquinamento marittimo. Dal prossimo anno, le navi da crociera con una capienza superiore a mille passeggeri non potranno più attraccare nel porto cittadino. Chi si trova a bordo di uno di questi natanti e vorrà visitare la perla francese potrà comunque farlo. Come? Il conducente (i conducenti) dovrà trasbordare i turisti su piccole imbarcazioni per raggiungere la costa.

A Cannes, dal 2026, non potranno più attraccare navi da crociera che trasportino più di 1000 passeggeri
A Cannes, dal 2026, non potranno più attraccare navi da crociera che trasportino più di 1000 passeggeri

Il sindaco David Lisnard ha spiegato che la misura non vuole "vietare il turismo da crociera", ma piuttosto regolamentarlo. L’obiettivo è rendere l’esperienza più sostenibile e compatibile con le esigenze dei residenti. La nuova politica punta a navi "meno numerose, meno grandi, meno inquinanti e più estetiche".

Non solo Cannes: l’Europa alza il muro contro il turismo di massa

Cannes non è sola in questa crociata contro i colossi del turismo galleggiante. Negli ultimi anni, molte città europee hanno imposto limiti severi all’accesso delle grandi navi da crociera, spinte da motivazioni ambientali, economiche e sociali.

  • Venezia: dal 2021 vietato l’accesso al centro storico e al Canale della Giudecca per le grandi navi.
  • Barcellona: limiti rigidi all’approdo delle navi più grandi, per ridurre l’impatto ambientale sul centro.
  • Nizza e Villefranche-sur-Mer: dal 1° luglio 2025 (dunque da inizio settimana) stop totale alle navi da crociera nei porti locali.
  • Amsterdam, Marsiglia, Dubrovnik, Santorini, Bergen: restrizioni su numero di navi, passeggeri giornalieri o valutazioni di divieti totali.

L’Europa del Sud, in particolare, sta vivendo un momento di forte riflessione sul modello di turismo che ha alimentato per anni l’economia di molte città costiere. Ma la pressione ambientale e sociale ha raggiunto un punto critico.

Quali sono i veri motivi dietro questi divieti alle navi da crociera

Il turismo da crociera, pur generando entrate per il settore commerciale, comporta costi nascosti molto alti per le città ospitanti. Ecco i principali motivi che stanno spingendo sempre più amministrazioni comunali a dire basta:

  • Inquinamento atmosferico e marittimo: le navi rilasciano grandi quantità di CO₂ e altre sostanze nocive, sia durante la navigazione che mentre restano ferme in porto.
  • Danni strutturali: a Venezia, ad esempio, il moto ondoso causato dalle grandi navi ha compromesso le fondamenta storiche della città.
  • Sovraffollamento urbano: in poche ore, migliaia di crocieristi si riversano nei centri storici, snaturando l’equilibrio delle comunità locali.
  • Ritorno economico limitato: molti passeggeri consumano a bordo e spendono pochissimo nelle città di scalo.

Il messaggio che arriva da queste città è chiaro: serve un nuovo equilibrio tra accoglienza turistica e qualità della vita per chi nei centri storici ci vive tutto l’anno.

Stati Uniti e resto del mondo: la tendenza è globale

Il fenomeno non riguarda solo l’Europa. Anche negli Stati Uniti alcune località costiere hanno già adottato misure drastiche per contenere l’arrivo delle navi da crociera.

  • Bar Harbor (Maine): dal 2024 imposta una soglia di massimo 1.000 persone (passeggeri + equipaggio) che possono sbarcare ogni giorno.
  • Monterey Bay (California): la città ha eliminato i servizi di sbarco, rendendo di fatto impossibile l’arrivo delle crociere.

Anche nel Pacifico e in alcune isole caraibiche, governi locali stanno valutando limitazioni o divieti sull’accesso delle grandi navi, soprattutto per proteggere ecosistemi fragili e patrimoni culturali minacciati.

Cosa cambia per i turisti: regole, rischi e consigli

I viaggiatori che sceglieranno una crociera europea nel 2026 dovranno fare più attenzione all’itinerario. Alcuni scali famosi, come Cannes o Nizza, potrebbero essere raggiungibili solo tramite piccole imbarcazioni, oppure essere completamente esclusi. Inoltre, esperti sanitari avvertono dei rischi legati alla convivenza prolungata su navi affollate. Il dott. Shalom Sokolow, medico d’urgenza del Phelps Hospital di New York, ha dichiarato che “malattie infettive si diffondono rapidamente sulle navi da crociera a causa della promiscuità e della lunga permanenza in spazi chiusi”.

Il dott. Eric Ascher, medico di famiglia al Lenox Hill Hospital, aggiunge che virus gastrointestinali come il norovirus sono tra i più comuni a bordo. I consigli? Igiene personale, protezione solare e vaccini aggiornati. E, ovviamente, valutare anche mete alternative via terra per chi non vuole rinunciare alla bellezza del Mediterraneo senza salire su una nave da crociera.

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