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È capitato anche a te di far tremare la gamba mentre sei seduto? Se la risposta è "no", probabilmente conosci qualcuno che lo fa, tra amici e familiari. Quel movimento ritmico e apparentemente involontario che scuote la gamba sotto il tavolo può sembrare solo un tic nervoso, ma ha spesso una spiegazione molto più profonda. A chiarire il fenomeno è la psicologa Olga Armento, in un video diventato virale su TikTok.
Nel video, Armento spiega: "Alcuni lo fanno quando stanno in compagnia di altri, altri anche quando stanno da soli. È un movimento automatico che con il tempo diventa abitudinario. Ci sono tre motivi: 1. noia o impazienza, 2. ansia, 3. concentrazione, 4. condizione medica".
Il gesto non è quindi sempre un segnale di disagio o patologia. Spesso è un’abitudine innocua. Ma quando quel tremolio compare regolarmente in certi contesti, può rivelare qualcosa di più preciso sulla nostra psicologia e sul nostro stato emotivo.
Ansia, tensione e stress: quando la gamba parla per noi
Dal punto di vista psicologico, far tremare la gamba mentre si è seduti può rappresentare un modo del corpo per scaricare tensione emotiva o ansia. Gli esperti in psicologia comportamentale parlano di "tremori psicogeni", ovvero movimenti involontari che non dipendono da problemi neurologici ma da uno stato di attivazione nervosa. Quando il sistema nervoso simpatico si attiva per rispondere a una fonte di stress, il corpo tende a esprimere quella tensione anche a livello fisico. Muovere la gamba è una delle manifestazioni più comuni. Succede spesso in contesti sociali, durante l’attesa di qualcosa o nei momenti in cui ci sentiamo sotto pressione.

Non a caso, questi movimenti sono molto frequenti anche durante i colloqui di lavoro, esami, appuntamenti importanti o persino riunioni in ufficio. Il corpo, in modo quasi automatico, cerca una via d’uscita dall’accumulo di energia nervosa.
Noia, impazienza e concentrazione: non è sempre un segnale negativo
Non tutti i tremori della gamba hanno un’origine legata all’ansia. Secondo Armento, in alcuni casi può trattarsi semplicemente di un riflesso legato alla noia o all’impazienza.
Quando una persona si annoia, tende a cercare stimoli, anche inconsciamente. Muovere la gamba diventa un comportamento autoindotto che serve a rompere la monotonia o a occupare mentalmente il tempo. Una sorta di metronomo corporeo che aiuta a far passare i minuti più in fretta.
Allo stesso modo, molte persone iniziano a far tremare la gamba quando sono concentrate. Questo succede, ad esempio, durante la lettura, lo studio o la scrittura. In questi casi, il cervello è così focalizzato sull’attività cognitiva che il corpo manifesta un movimento secondario, spesso inconsapevole, come valvola di sfogo. È un meccanismo molto simile a quello di chi mastica la penna o gioca con un anello mentre riflette.
Quando diventa un’abitudine automatica
Un altro elemento importante da considerare è la ripetizione. Più un gesto viene compiuto, più diventa parte della nostra routine. Ecco perché il tremolio della gamba può trasformarsi in un’abitudine motoria appresa.
Magari hai iniziato a farlo in un periodo di forte stress e poi, senza nemmeno accorgertene, hai continuato anche in momenti neutri. Il cervello associa quel gesto a una forma di autoregolazione e lo ripropone ogni volta che serve.
In questi casi, non c’è nulla di patologico. Tuttavia, se il tremore diventa molto evidente o causa disagio, può essere utile prenderne consapevolezza e provare a sostituirlo con tecniche di rilassamento o esercizi di respirazione, come suggerisce la letteratura di psicologia clinica (fonte: National Center for Biotechnology Information).
