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Ogni anno attorno al 20 settembre, milioni di persone affollano Monaco di Baviera per partecipare all’evento che più di ogni altro incarna lo spirito festoso e birroso della Germania: l’Oktoberfest. Eppure, la domanda sorge spontanea per molti turisti: perché si chiama Oktoberfest se inizia a settembre? Nel 2024, l'evento made in Germany più famoso al mondo è iniziato il 21/9 ed è finito il 6/10. Nove giorni a settembre contro i sei di ottobre.
Chi visita il Theresienwiese, il grande prato che ospita il festival, viene travolto da fiumi di birra Märzen, enormi pretzel, costumi tradizionali come dirndl e lederhosen, e un’atmosfera che mescola folclore bavarese e giostre da luna park. Ma dietro l’allegria dei boccali levati al cielo, c’è una storia lunga oltre due secoli.
Una festa nata per un matrimonio reale
L’Oktoberfest originale si è tenuto il 17 ottobre 1810. L’occasione fu il matrimonio tra il principe ereditario Ludovico di Baviera (poi re Ludovico I) e la principessa Teresa di Sassonia-Hildburghausen. I cittadini di Monaco vennero invitati a festeggiare con una grande corsa di cavalli. L’evento ebbe così tanto successo che venne ripetuto negli anni successivi, trasformandosi in una festa sempre più popolare.
Il prato dove si svolse venne battezzato Theresienwiese in onore della sposa. E proprio lì si celebra ancora oggi, più di 200 anni dopo. Nel tempo, la festa ha incluso esposizioni agricole, giostre, tendoni per la birra e musica tradizionale.
Perché allora si anticipa a settembre?
La risposta è più semplice di quanto si possa pensare: il meteo bavarese. Già nella seconda metà dell’Ottocento, gli organizzatori iniziarono a notare che il clima di ottobre, spesso freddo e piovoso, non era l’ideale per una festa all’aperto. A partire dagli anni ‘90 del XIX secolo, la data dell’Oktoberfest venne spostata progressivamente indietro, fino a stabilirsi all'ultima decade di settembre.
Oggi, l’evento inizia solitamente nella penultima settimana di settembre e si conclude il primo fine settimana di ottobre. Una scelta che garantisce temperature più miti, giornate più lunghe e una maggiore affluenza turistica. Per esempio, l’edizione 2024 si è tenuta dal 21 settembre al 6 ottobre. Quella del 2025? Date quasi identiche: dal 20 settembre al 5 ottobre, dunque dieci giorni di settembre e appena cinque di ottobre.
L’evoluzione dell’Oktoberfest
Nel corso degli anni, l’Oktoberfest ha subito numerose trasformazioni da quando è nata come una sorta di festa di matrimonio. Nel 1819, la città di Monaco assunse l’organizzazione ufficiale dell’evento, introducendo nuove attrazioni come ruote panoramiche, giostre e stand gastronomici.

La birra divenne un elemento centrale già a partire dal 1835. In quell’anno, secondo lo storico Jeffrey Gaab, vennero consumati 250.000 litri. Oggi, si superano tranquillamente i sei milioni. A servire la birra sono solo sei birrifici tradizionali di Monaco: Augustiner, Paulaner, Spaten, Löwenbräu, Hacker-Pschorr e Hofbräu. Tutti propongono una Märzen speciale, più alcolica e maltata rispetto alle lager classiche.
Curiosità poco note sull’Oktoberfest
- Einstein elettricista: nel 1896, un giovanissimo Albert Einstein lavorò all’Oktoberfest come apprendista elettricista, aiutando a montare un tendone.
- Il tendone del vino: chi non ama la birra può rifugiarsi nel Weinzelt, il tendone del vino, molto apprezzato da un pubblico più maturo.
- “O’zapft is!”: l’apertura ufficiale avviene quando il sindaco stappa il primo fusto e grida questa frase in bavarese, che significa “È spillata!”.
- Souvenir proibiti: ogni anno vengono sequestrati circa 130.000 boccali rubati da turisti troppo entusiasti. I boccali originali sono piuttosto pesanti e molto ricercati.
- Il circo delle pulci: tra le attrazioni più stravaganti figura un vero circo di pulci ammaestrate, una rarità a livello mondiale.
- Ufficio postale temporaneo: durante il festival funziona un ufficio postale interno che spedisce circa 130.000 cartoline ogni anno. Probabilmente con il passare degli anni questa particolarità sparirà o comunque diventerà marginale, visto che sono rimasti in pochissimi a inviare cartoline cartacee.
Un evento globale
Negli oltre due secoli di vita, l’Oktoberfest è stato cancellato solo 26 volte, a causa di guerre o pandemie. Oggi, la festa ha assunto una dimensione globale: repliche dell’Oktoberfest si tengono in tutto il mondo, dalla Spagna al Brasile, passando per Canada, USA e Giappone.
Il cuore, però, resta a Monaco. Ed è proprio lì che ogni settembre, milioni di persone brindano, ballano e celebrano un evento che ha saputo evolversi senza perdere la propria identità. Che si chiami Oktoberfest, anche se ormai parte a settembre, poco importa: l’importante è esserci. E alzare il boccale gridando: “Prost!”
