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Un distributore automatico di medicine, touchscreen, attivo 24 ore su 24 e organizzato per tipi di sintomi. No, non è un’idea futuristica o un concept da fiera dell’innovazione: è la realtà quotidiana - da diversi anni - in molte città della Cina. A mostrarlo è Nicola Torrisi, content creator italiano registrato su TikTok e Instagram come @befric, che ha trascorso 30 giorni nel Paese asiatico documentando tutto, dalle abitudini locali al cibo, passando per le piccole (ma sorprendenti) soluzioni tecnologiche.
Il distributore automatico di farmaci che riconosce i sintomi
Il video diventato virale mostra Torrisi mentre si trova in una stazione ferroviaria cinese. Davanti a lui, un distributore automatico di farmaci ben diverso da quelli italiani. Niente sportellini trasparenti né codici da digitare. Il tutto si controlla da un grande schermo touchscreen. Al posto dei prodotti in vista, ci sono icone che rappresentano sintomi: mal di testa, mal di stomaco, mal di gola, dolori articolari, insonnia e così via.
Basta toccare l’icona corrispondente al proprio disturbo per far apparire un elenco dettagliato di prodotti farmaceutici disponibili. Ogni medicinale è accompagnato da una scheda informativa in cinese, con indicazioni e prezzo. Alcuni articoli risultano "esauriti", come succede in qualsiasi negozio, ma l’impressione generale è di estrema praticità. Tutto avviene senza dover parlare con un farmacista, senza attese e senza orari. Solo efficienza pura.

“Lo trovo geniale, anche se non sono convinto al 100% di voler comprare una medicina in questo modo”, racconta Torrisi nel video. “Quando prendo un treno o un aereo, mi viene spesso mal di testa. Ho pensato di provarlo, ma alla fine ho rinunciato.”
La differenza rispetto all’Italia
In Italia esistono già distributori automatici fuori dalle farmacie, ma sono molto più semplici. Si trovano spesso sulle vetrine delle parafarmacie e offrono prodotti da banco: cerotti, salviettine, profilattici, integratori, magari qualche antidolorifico senza obbligo di ricetta. Ma la logica è ancora quella di un semplice distributore alimentato da scaffali statici, senza selezione per sintomi né suggerimenti intelligenti.
Il sistema cinese, invece, è costruito intorno al bisogno del paziente. Non serve conoscere il nome del farmaco o della molecola: basta descrivere il malessere. Una soluzione utile per turisti, lavoratori in transito, chi non conosce bene la lingua o semplicemente ha bisogno rapido di un rimedio.
Il contrasto tra le due realtà è evidente. In Italia, l'acquisto di farmaci è ancora molto legato all'interazione umana, mentre in Cina la tecnologia copre già parte del ruolo del farmacista. E lo fa con una fluidità sorprendente.
Climatizzazione su misura nei vagoni della metro
Ma la “civiltà tecnologica” cinese non si ferma ai medicinali. In un altro video pubblicato su TikTok, Torrisi mostra una trovata ancora più sorprendente, tanto semplice quanto efficace. Nella metropolitana di una città non specificata, i vagoni sono divisi per temperatura.
Non uno, ma due livelli climatici nello stesso convoglio: metà vagoni sono contrassegnati in azzurro e mantengono una temperatura definita 'fresca' (presumibilmente circa 20 gradi); gli altri, in blu scuro, sono “freddi” (tra i 15 e i 20 gradi). Il tutto è segnalato sia in cinese che in inglese. L’utente può scegliere dove salire a seconda delle proprie esigenze. Soffri il caldo? Ti infili nella zona fredda. Sei più freddoloso? Preferisci quella fresca. Una soluzione perfetta anche per famiglie, anziani o chi soffre particolarmente gli sbalzi termici.
Un altro content creator italiano recatosi qui aveva segnalato alcune piccole invenzioni che hanno reso più facile la vita dei cinesi.
