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L’insalata di riso è uno dei piatti estivi più amati dagli italiani. Fresca, veloce e versatile, la si trova sulle tavole da Nord a Sud, spesso con gli ingredienti più disparati: riso, mais, tonno, olive, sottaceti e, in molti casi, wurstel. Ma mettere i wurstel crudi nell’insalata di riso è davvero una buona idea? La risposta è no. E non lo dice solo il buon senso, ma anche esperti e autorità sanitarie.
Un video virale su TikTok ha riportato l’attenzione su questo tema. Il tiktoker @il_dexter, seguito da migliaia di utenti, ha spiegato chiaramente perché aggiungere wurstel crudi all’insalata di riso può essere pericoloso. “Si rischia un’intossicazione alimentare”, afferma nel video. E i motivi non mancano.
Wurstel crudi: perché non sono sicuri da mangiare
I wurstel, anche se spesso venduti come “precotti”, non sono automaticamente pronti da mangiare. La pastorizzazione o l’affumicatura non elimina tutti i rischi. Il problema principale si chiama Listeria monocytogenes, un batterio potenzialmente molto pericoloso per la salute umana. Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, questo batterio può contaminare i wurstel anche dopo il processo di produzione, soprattutto durante la fase di confezionamento. E, cosa ancora più insidiosa, la Listeria resiste bene alle basse temperature, quindi non basta tenerli in frigo per sentirsi al sicuro.
Le confezioni di wurstel più attente riportano infatti, seppur in piccolo, l’avvertenza: “Da consumarsi previa cottura”. Non è un semplice consiglio, ma un’indicazione importante per la salute.
Insalata di riso e wurstel crudi: un’accoppiata da evitare
Molti commenti sotto il video virale di @il_dexter parlano di “anni a mangiarli crudi senza problemi”. È vero, ci sono persone che non hanno mai avuto sintomi evidenti. Ma questo non significa che il rischio non esista. Anzi, tra il 2020 e il 2022 in Italia sono stati documentati numerosi casi di intossicazioni da Listeria legati proprio al consumo di wurstel crudi contaminati. Almeno tre i decessi confermati, tutti tra persone fragili.
La categoria più a rischio comprende:
- Donne in gravidanza
- Bambini piccoli
- Anziani
- Persone immunodepresse
Ma anche una persona sana può manifestare forti sintomi gastrointestinali come febbre alta, diarrea, nausea e nei casi più gravi setticemia. Non sono scenari lontani: basta una contaminazione per ritrovarsi al pronto soccorso.

Perché i wurstel vanno cotti sempre
Molti pensano che "precotto" significhi "pronto da mangiare". Non è così. Il processo di pastorizzazione riduce ma non elimina totalmente il rischio microbiologico. E soprattutto, la contaminazione può avvenire dopo, durante il confezionamento o la manipolazione. La cottura è l’unico modo sicuro per neutralizzare i batteri presenti. Per una sicurezza alimentare reale, i wurstel vanno portati ad almeno 65°C per almeno 6 minuti. Bolliti o passati in padella, poco importa: l’importante è cuocerli bene. Meglio ancora se si evita del tutto di aggiungerli all’insalata una volta raffreddati, sostituendoli con alternative meno rischiose come il petto di pollo cotto, il tonno in scatola o legumi già cotti. Che poi i wurstel sono letteralmente prodotti con gli scarti della carne, è un altro discorso. Non mancano gli onnivori (compreso chi scrive) che non li mangiano da anni.
Come evitare rischi in cucina: regole semplici ma fondamentali
Chi, invece, gli ama e vuole aggiungerli alla propria insalata di riso, dovrebbe seguire alcune regole semplici:
- Cuocere sempre i wurstel prima di aggiungerli a piatti freddi
- Leggere le etichette e rispettare le indicazioni riportate dal produttore
- Lavare bene le mani e gli utensili dopo aver toccato carne cruda o insaccati
- Evita contaminazioni crociate: non usare lo stesso coltello o tagliere per verdure e carne cruda
Queste indicazioni sono valide per tutti gli alimenti a rischio contaminazione, non solo per i wurstel. Ma in estate, quando le temperature si alzano e i piatti freddi diventano più frequenti, la soglia di attenzione deve essere ancora più alta.
