"La mia amica voleva dare a suo figlio il nome di un personaggio di una serie tv, l'ho bloccata"

Nomi da film? No grazie. Nomi da demoni? Nemmeno per scherzo. La moda dei nomi “originali” – o meglio, fuori di testa – ha preso piede in modo preoccupante dopo gli anni Duemila, sia in Italia che nel resto del mondo. Se prima ci si limitava a qualche Kevin o Jessica, oggi siamo al punto in cui qualcuno pensa di chiamare la propria figlia Mazikeen, come un demone della serie Lucifer. Sì, avete letto bene. Non è uno sketch, non è una parodia. Stava per succedere davvero.

Da Aurora a Daenerys: la febbre dei nomi “diversi”

Negli ultimi vent’anni, i genitori sembrano avere sviluppato una nuova ossessione: essere originali a tutti i costi. Non bastano più nomi classici o affettuosi, serve il colpo di scena. La moda dei nomi ispirati a serie TV, film e fumetti è esplosa dopo il 2010, in coincidenza con il boom di Game of Thrones e Harry Potter. Risultato? Piccole Daenerys, Arya e persino Voldemort hanno fatto capolino negli uffici anagrafe di mezzo mondo.

In Italia, secondo i dati ISTAT, il nome “Khaleesi” è stato effettivamente registrato in più di un’occasione tra il 2016 e il 2021. Stesso discorso per Loki, Thor e... udite udite, Goku.

Ma il caso che ha fatto più discutere arriva da Reddit, dove un’utente – con il nome d’arte LeoStelliumWellium – ha raccontato l’intervento d’emergenza durante una conversazione con un’amica incinta: lei voleva chiamare la bambina Mazikeen, nome ispirato a un demone della serie Lucifer. La reazione? Un “ma sul serio vuoi chiamarla così?” detto con abbastanza convinzione da farle cambiare idea.

Mazikeen: demone, non principessa

Mazikeen (o Maze, per gli amici) è un personaggio tratto dai fumetti della DC Comics e dalla serie Lucifer. Ma il nome ha radici ben più profonde e cupe. Secondo la mitologia ebraica, i Mazikeen sono spiriti dannosi, associati a disgrazie e influssi negativi. Non proprio il tipo di energia che si vorrebbe evocare al battesimo. Sul forum, l’utente kitapjen ha sottolineato come questo nome porti con sé “un sacco di cattivo karma”, mentre altri hanno fatto notare quanto possa essere problematico in contesti culturali più sensibili, come comunità ebraiche o gruppi religiosi. E no, non basta dire che è solo un personaggio “cool” di una serie Netflix per giustificare tutto ciò.

Mazikeen di Lucifer è la fonte d'ispirazione per una futura mamma
Mazikeen di Lucifer è la fonte d'ispirazione per una futura mamma

Nomi da supereroi? Thor sì, Mazikeen no

Il dibattito online si è acceso. Qualcuno ha raccontato di parenti con nomi come Thor, Odin o Loke, figure mitologiche che in Scandinavia non suonano affatto bizzarre. Ma c’è una differenza sostanziale: quei nomi, per quanto mitologici, fanno parte della tradizione, sono usati da secoli e spesso ricorrono nelle famiglie nordiche, come confermato da molti commenti su Reddit. Thor Thorson? Esiste. E ha persino corso il Tour de France. Mazikeen invece resta un’eccezione pericolosa, una trovata esotica da mettere in discussione seriamente.

My poor manners may have prevented a Tragedeigh
byu/LeoStelliumWellium intragedeigh

Il problema di fondo resta: non tutto ciò che è “particolare” funziona anche sulla carta d’identità. Un conto è dare un nome a un cane, un altro è marchiare per sempre la vita di una persona con una scelta impulsiva dettata da binge watching e voglia di distinguersi.

Baby naming: quando l’amicizia salva il futuro

L’utente autrice del post non si è limitata a ridere. Ha messo in discussione apertamente la scelta dell’amica, con una punta d’ironia ma anche con fermezza. “Stai davvero pensando di dare il nome di un demone a tua figlia?” ha chiesto. E pare che proprio quella domanda, posta nel momento giusto, abbia fatto saltare il piano. Alla fine, il nome Mazikeen è stato messo nel cassetto ma non scartato. Letteralmente. La futura madre ha deciso di tenerlo… per un pappagallo. Sì, avete letto bene: “Lo userò per il mio prossimo uccello da compagnia”. E forse è il posto giusto dove lasciarlo.

Viviamo in un pianeta complesso da ogni punto di vista e, da diversi anni ormai, ci sono già abbastanza ostacoli da affrontare, evitiamo di aggiungere il peso di nomi complicati, incompresi o dal significato discutibile. Soprattutto se si tratta di evocare spiriti maligni solo per fare colpo su Instagram. Il consiglio? Prima di registrare un nome all’anagrafe, chiedete a un amico sincero. Uno di quelli che non ha paura di dirvi che state per fare una cavolata. Uno di quelli che vi salva da un “tragedeigh” annunciato.

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