Tutti fanno questi 3 errori con la lavastoviglie a cominciare dalle posate

Ecco quali sono gli errori più comuni e peggiori da evitare quando carichiamo la lavastoviglie: i consigli dell'esperta.

La lavastoviglie è uno degli elettrodomestici più amati e usati in cucina, ma anche uno dei più fraintesi. Molti credono di sapere come caricarla al meglio, ma la verità è che, anche nelle case più ordinate, si commettono sempre gli stessi errori invisibili, quelli che sembrano innocui e invece compromettono l’efficacia del lavaggio e mettono a rischio la durata stessa della macchina.

Uno degli aspetti più sottovalutati riguarda proprio le posate, quelle piccole grandi protagoniste che spesso finiscono nel cestello con una leggerezza quasi distratta. Ma c’è di più: ci sono abitudini apparentemente logiche che, a lungo andare, minano il buon funzionamento della lavastoviglie. Errori silenziosi, reiterati ogni giorno, che lasciano dietro di sé stoviglie opache, bicchieri velati e utensili che tocca rilavare a mano.

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Ecco tutti gli errori da non fare con la lavastoviglie. Fonte: Instagram

Quando la logica tradisce: posate, piatti e plastica nel mirino

Uno degli errori più frequenti riguarda la disposizione delle posate nel cestello. Quante volte le hai sistemate tutte con il manico verso l’alto, o al contrario tutte verso il basso, magari per comodità o per un senso di ordine? Sembra la scelta più razionale, eppure è proprio questo l’atteggiamento che rovina tutto. Quando le posate sono tutte orientate nello stesso verso, tendono a incastrarsi tra loro, impedendo all’acqua e al detergente di raggiungerle in modo efficace. Il risultato? Forchette con residui secchi, cucchiai velati e coltelli opachi. Alternare le direzioni è un piccolo gesto che fa una grande differenza, e che migliora la distribuzione del lavaggio anche nelle zone meno esposte.

Un altro punto critico, che spesso si trascura, è la distanza tra i piatti. Quando si ha fretta e succede quasi sempre, si tende a infilare quanti più piatti possibile nel ripiano inferiore. Ma la troppa vicinanza tra un piatto e l’altro è uno dei principali nemici della lavastoviglie. L’acqua non riesce a passare tra le superfici, i residui si accumulano e i piatti restano sporchi, costringendo a un secondo lavaggio o, peggio, a fare tutto a mano. Non è solo una questione estetica: è uno spreco di energia, di acqua e di detersivo, senza contare l’usura accelerata dell’elettrodomestico stesso.

Per ultimo c’è un errore ancora più sottile ma altrettanto insidioso: la plastica nel ripiano inferiore. Anche quando un contenitore è indicato come “lavabile in lavastoviglie”, la sua resistenza al calore non è infinita. Il ripiano inferiore è quello dove il calore è più intenso, ed è lì che il rischio di deformazioni si fa concreto. Coperchi che non chiudono più, forme alterate, segni di bruciatura: sono tutti segnali che qualcosa non va. Sistemare gli oggetti di plastica nel ripiano superiore non è solo una buona prassi, ma una vera e propria misura di sicurezza per la durata dei tuoi utensili.

La lavastoviglie non perdona: cura e attenzione fanno la differenza

Utilizzare la lavastoviglie in modo corretto significa non solo ottenere stoviglie pulite al primo colpo, ma anche prolungare la vita dell’elettrodomestico e ridurre i consumi. In un’epoca in cui ogni gesto domestico ha un peso ambientale, fare attenzione a questi dettagli non è solo una questione di efficienza, ma anche di consapevolezza.

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