Italiani si avventurano in Umbria e scoprono luoghi nascosti unici: l'itinerario

Se sei alla ricerca di un tour unico, affascinante e poco affollato in Italia: ecco l'itinerario perfetto da fare in estate e non solo.

Ci sono viaggi che nascono per caso e diventano rivelazioni silenziose, itinerari che non si trovano sulle mappe più battute ma che si rivelano scrigni di bellezza autentica. È quello che è accaduto a due turisti italiani, partiti con l’intenzione di esplorare l’Alta Umbria, senza sapere che sarebbero tornati con lo sguardo pieno di poesia e la memoria intrisa di luoghi sospesi nel tempo.

Lontano dalle rotte affollate e dalle mete turistiche canoniche, l’Umbria settentrionale si presenta come una terra che non si concede facilmente: va cercata, desiderata, scoperta passo dopo passo. Ogni borgo, ogni chiesa, ogni vicolo in pietra ha qualcosa da raccontare. E non serve correre, perché qui la lentezza è una forma di rispetto.

Città di Castello: dove l’arte incontra l’aria rarefatta dell’Appennino

Il viaggio inizia in uno dei centri più raffinati dell’Umbria: Città di Castello, elegante e discreta, dove l’arte si respira nei portici e nei palazzi, nei campanili e nei musei. Una città che sorprende con il suo campanile cilindrico romano, unico nel suo genere, e con la maestosità della Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio. Ma il vero tesoro è la raccolta d’arte contemporanea di Alberto Burri, custodita negli Ex Seccatoi del Tabacco, spazio espositivo che vibra di memoria industriale e tensione artistica.

Montone e l’equilibrio perfetto tra silenzio e bellezza

La strada si fa stretta, si arrampica tra i colli e conduce a Montone, dove il tempo sembra essersi fermato. Qui il silenzio ha una sua voce e accompagna chi sale fino alla Chiesa di San Francesco, affacciata su una piazza che respira insieme al borgo. Ogni pietra racconta storie di antichi capitani di ventura, ogni scorcio è un invito a fermarsi, a contemplare.

Umbria
Tutto il fascino di un itinerario insolito in Umbria. Fonte: Instagram

Umbertide, tra rocche e scorci inattesi

Scendendo verso la valle, si raggiunge Umbertide, dominata dalla sua Rocca imponente, che svetta su piazza Matteotti come un sentinella del passato. Qui l’Umbria si fa più aperta, più viva, eppure mantiene quel senso di riservatezza che è la sua cifra più autentica. Passeggiare tra le sue vie è come leggere un libro a cielo aperto, dove ogni edificio, ogni dettaglio, ha un significato.

Monte Santa Maria Tiberina: il punto più alto della quiete

Poi arriva la meraviglia inattesa: Monte Santa Maria Tiberina, un borgo minuscolo e scenografico, aggrappato a un’altura da cui lo sguardo si perde tra colline e boschi. La Chiesa di Santa Maria Assunta e le vie in pietra sembrano uscite da un’altra epoca. Pranzare qui, con il profumo del tartufo che si mescola all’aria fresca, significa regalarsi un momento fuori dal tempo.

Citerna è un altro tassello prezioso, quasi sospeso. Il camminamento medievale che avvolge il borgo offre affacci panoramici da togliere il fiato, mentre il Palazzetto Prosperi e la Chiesa di San Michele Arcangelo aggiungono un tocco di eleganza rinascimentale a un luogo che sembra dipinto.

San Giustino e il Castello Bufalini: la fiaba che non ti aspetti

Il viaggio si chiude a San Giustino, dove il Castello Bufalini sorge fiero e intatto, circondato da un giardino all’italiana che pare uscito da un racconto antico. Un castello che non è solo architettura, ma narrazione pura: affreschi, arredi, geometrie che parlano di epoche passate e di una nobiltà che ancora oggi sembra passeggiare nei suoi corridoi.

Chi si avventura in questo itinerario dell’Alta Umbria torna cambiato. Non perché ha visto monumenti famosi, ma perché ha incontrato un’anima, ha attraversato luoghi dove la bellezza non è ostentata, ma celata dietro la curva di una strada, custodita in un campanile, suggerita da un affaccio. Un viaggio così non si dimentica. Si porta dentro. Sempre.

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