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Una spiaggia italiana, ma non in Italia. No, non è un errore grammaticale né una provocazione turistica. È semplicemente la scoperta di Ignazio, il creator dietro la pagina @cosafareinfvg, che ha acceso i riflettori su un angolo di mondo dove il confine si tocca con mano. Letteralmente.
Nel suo ultimo video diventato virale su Instagram e TikTok, Ignazio mostra una spiaggia che più che a una classica meta balneare ricorda un bosco affacciato sul mare: erba, alberi, rocce. Niente sabbia dorata o file infinite di ombrelloni. Ma quello che sorprende non è il paesaggio selvaggio. È un dettaglio in pietra, un piccolo monolite che spezza il panorama: il cippo di confine tra Italia e Slovenia.
Il confine nascosto tra Muggia e Ancarano
Siamo tra Muggia, in provincia di Trieste, e Ancarano (Ankaran in sloveno), piccolo comune della costa istriana. Sulla spiaggia non c’è nessuna dogana, nessun cartello gigante. C’è solo un blocco di pietra, quasi dimenticato dal tempo, e un piccolo rivolo d’acqua. Ma per chi conosce la storia, quel rigagnolo vale più di mille passaporti.
“Ho visitato tanti confini, ma questo è forse il più particolare di tutti”, dice Ignazio nel video. Il motivo? Quel punto segnava un tempo la divisione tra due mondi opposti. Da un lato l’Italia vicina al blocco occidentale, e dall’altro l’ex Jugoslavia del Maresciallo Tito vicina al blocco comunista. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, questo territorio entra a far parte del Territorio Libero di Trieste, fino al 1954 quando Trieste torna alla Madrepatria ed Ancarano con tutta la "Zona B" passano all'ex Jugoslavia. Quel cippo ne è la prova vivente. Lì passava la cortina di ferro. Se sei cresciuto pensando che i confini siano solo sulle mappe, questo posto ti farà cambiare idea.
Una spiaggia, due mondi: Italia e Slovenia divise da un rivolo
A rendere ancora più affascinante questa “spiaggia-non spiaggia” è proprio il contrasto tra natura e geopolitica. Lì dove oggi ci si stende a prendere il sole o si beve una birra sul prato, un tempo si fronteggiavano due blocchi storici: l’Occidente filo-americano e il Patto di Varsavia. Nei commenti, Ignazio precisa che la Jugoslavia non faceva parte dell’URSS, ma del cosiddetto blocco sovietico. Anche se Tito dopo l'uscita dal Cominform ha giocato a fare l'ago della bilancia tra USA e URSS, una sottigliezza storica che ha fatto discutere. Alcuni utenti lo correggono: Tito aveva preso le distanze da Mosca già nel 1948, fondando un modello socialista autonomo. Altri lo difendono: “comunque era oltre la cortina”. Insomma, anche TikTok ha il suo piccolo dibattito geopolitico.

Una cosa è certa: quel rivolo d’acqua, oggi innocuo, un tempo separava mondi e ideologie, un tempo in quelle terre si è perpetrata quella che Giorgio Napolitano definì "pulizia etnica" nei confronti degli italiani. E oggi, invece, separa un bar italiano da un distributore sloveno. Sì, perché poco più avanti, sempre seguendo il sentiero tracciato da Ignazio, si arriva a un altro confine curioso: da una parte un caffè con vista mare, dall’altra una pompa di benzina. Un cortocircuito tra turismo e quotidianità.
Il video di Ignazio conquista i social (e le mappe)
Il video è stato visualizzato in poche ore da decine di migliaia di utenti, molti dei quali si sono detti sorpresi dall’esistenza di un posto così “ibrido”. Alcuni nei commenti lo chiamano “una micro Berlino del Nordest”, altri lo aggiungono alla lista dei posti da visitare prima della fine dell’estate. Ignazio, dal canto suo, continua a rispondere con pazienza e ironia. Specifica che la spiaggia “è italiana nel cuore, ma il confine dice altro”. E, soprattutto, invita a rispettare la particolarità del luogo: niente selfie sui cippi, niente rifiuti in giro. Qui si passa dal Friuli Venezia Giulia alla Slovenia con un passo, anche se un tempo era tutta Venezia Giulia, dato che tutta la costa istriana è stata storicamente abitata dagli italiani.
Un luogo che unisce (nonostante tutto)
Alla fine, questa spiaggia a metà ci racconta molto più di una semplice gita. Ci ricorda che i confini sono invenzioni umane, destinate a cambiare. O a rimanere lì, silenziosi, come blocchi di pietra che si fanno largo tra l’erba. Se stai programmando una gita tra Trieste e Capodistria, inserisci questo posto nella tua lista. Non troverai stabilimenti né lidi attrezzati, ma un pezzo d’Europa condensato in dieci metri di sentiero. E magari, con un po’ di fortuna, incrocerai Ignazio mentre registra il suo prossimo video virale.
Località: tra San Bartolomeo di Muggia e Debeli Rtič (Ancarano, Slovenia).
Coordinate approssimative: 45.5932° N, 13.7518° E
Parcheggio: disponibile nei pressi di Punta Sottile
Attenzione: il luogo è accessibile liberamente, ma privo di servizi turistici. Scarpe comode e rispetto per la natura sono d'obbligo.
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