Dormire in spiaggia è legale? La risposta dell'avvocato Angelo Greco

Con l'arrivo della settimana di Ferragosto e la contestuale ondata di calore, tantissimi italiani si preparano a trascorrere qualche giorno di relax al mare. Le città si svuotano, il caldo si fa sentire, e in tanti sognano di dormire in spiaggia per godersi la brezza marina e la tranquillità notturna. Ma la domanda sorge spontanea: è davvero legale dormire in spiaggia? L'avvocato Angelo Greco ha recentemente spiegato questa questione in un video diventato virale proprio in questo periodo di ferie. Scopriamo insieme cosa dice la legge e perché, nella maggior parte dei casi, dormire in spiaggia non è permesso.

La spiaggia è demanio marittimo: cosa significa?

Come spiega l'avvocato Greco, la spiaggia non è un luogo pubblico qualsiasi, ma fa parte del demanio marittimo, ovvero è proprietà dello Stato. Come tutte le proprietà pubbliche, anche l'uso della spiaggia è regolato da leggi precise. In particolare, il Codice della Navigazione stabilisce che l'occupazione abusiva del suolo demaniale è vietata. Questo significa che, anche se ci sembrerebbe innocuo, mettere una tenda o stendere un sacco a pelo sulla sabbia può configurarsi come un'occupazione abusiva, con potenziali conseguenze legali.

Le leggi sul bivacco in spiaggia

La legge non si limita solo a punire l'occupazione di spiagge con strutture fisse, come tende o roulotte, ma anche il semplice atto di dormire sulla sabbia con un sacco a pelo può essere considerato un bivacco abusivo. Questo comportamento è vietato dalla maggior parte dei comuni costieri, che hanno emesso ordinanze locali per prevenire il campeggio notturno. Ma perché è vietato?

Angelo Greco ha spiegato perché in moltissimi comuni italiani è vietato dormire in spiaggia.
Angelo Greco ha spiegato perché in moltissimi comuni italiani è vietato dormire in spiaggia.

I motivi sono diversi. Innanzitutto, ci sono preoccupazioni legate alla sicurezza pubblica, per evitare furti o atti vandalici in ore della giornata dove i controlli sono quasi inesistenti per ovvi motivi. Inoltre, la necessità di mantenere la pulizia e il decoro delle spiagge è un altro fattore importante. Le amministrazioni comunali vogliono garantire che la spiaggia sia pronta ad accogliere i bagnanti il giorno successivo, senza che resti ingombrata da attrezzature o rifiuti. Non da ultimo, la legge vuole tutelare anche l'ambiente, in particolare nelle aree protette come parchi nazionali e riserve marine.

Le sanzioni per chi dorme in spiaggia

Le multe per chi viene sorpreso a dormire in spiaggia senza autorizzazione possono variare notevolmente a seconda del caso e della zona. In generale, la sanzione parte da 50 euro e può arrivare fino a 500 euro, soprattutto se si tenta di montare strutture permanenti come tende o gazebo. In base alla gravità del caso, è anche possibile che le forze dell'ordine rimuovano le strutture installate e, nei casi più gravi, si rischiano denunce penali con pene che vanno da una contravvenzione fino all’arresto.

Inoltre, l'articolo 1161 del Codice della Navigazione sanziona l'occupazione abusiva con multe che vanno da 103 a 619 euro, a cui si aggiungono le possibili sanzioni penali in caso di infrazioni gravi. Nei luoghi più affollati e nei comuni turistici, come la Liguria, la Sicilia o la Sardegna, la vigilanza è più severa, e i controlli sono frequenti.

Qual è la situazione nelle aree protette e nelle località turistiche?

Le ordinanze locali sono particolarmente restrittive nelle aree protette e nelle località turistiche. Per esempio, le spiagge della Riviera Romagnola, della Versilia e delle riserve naturali sono spesso soggette a regole più ferree per proteggere l'ambiente e la sicurezza dei turisti. In questi casi, anche un sacco a pelo può essere considerato un'occupazione illegale, e le autorità locali non fanno sconti. Se si ha intenzione di trascorrere una notte sulla sabbia in una di queste zone, è fondamentale informarsi sulle specifiche ordinanze comunali per evitare di incorrere in sanzioni.

In sintesi: cosa puoi fare e cosa no

In generale, dormire in spiaggia è vietato dai regolamenti comunali, soprattutto se si montano tende o altre strutture fisse. Tuttavia, se non si occupa lo spazio con attrezzature permanenti, in alcune situazioni può essere tollerato, ma solo a condizione di rispettare le ordinanze locali. Le multe per chi viola il divieto variano tra 50 e 500 euro, ma in caso di infrazioni gravi possono essere molto più alte, fino a 619 euro, con l'aggiunta di sanzioni penali.

Le raccomandazioni principali:

  • Verifica sempre le ordinanze locali prima di decidere di dormire in spiaggia.
  • Evita di montare tende, gazebo o roulotte: rischi multe e sanzioni.
  • Ricorda che il bivacco notturno è vietato anche senza strutture fisse in molte località turistiche.

In conclusione, sebbene l'idea di dormire in spiaggia possa sembrare affascinante e romantica, le leggi italiane sono chiare. Il rischio di incorrere in sanzioni è reale, quindi è sempre meglio informarsi prima di fare una scelta che potrebbe rivelarsi costosa.

Lascia un commento