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Chi non ha mai provato il fastidioso mal di testa da gelato? Quel dolore improvviso che avvertiamo subito dopo aver mangiato troppo velocemente un cucchiaio di gelato, magari ingerendolo senza neanche farlo 'posare' sulla lingua per qualche secondo. Questo fenomeno è noto anche con il termine inglese brain freeze, o più formalmente come sfenopalatina ganglioneuralgia. Ma perché accade davvero? Scopriamo insieme cosa succede nel nostro corpo, secondo la scienza.
Cos’è il “mal di testa da gelato”?
Il brain freeze è un mal di testa acuto e improvviso che si verifica quando qualcosa di molto freddo entra in contatto con il tetto della bocca (il palato) o la parte posteriore della gola. Il dolore, che si manifesta solitamente in modo localizzato nella fronte o alle tempie, dura solo pochi secondi o al massimo qualche minuto per poi sparire, ma può essere davvero fastidioso e farci maledire la nostra voracità.
Cosa succede nel corpo quando mangiamo troppo velocemente?
Quando il gelato o una bevanda fredda entra in contatto con il palato, si verifica un abbassamento improvviso della temperatura. Questo cambiamento estremo innesca una reazione fisiologica che il nostro corpo attua per difendersi:
- Vasocostrizione e vasodilatazione: I vasi sanguigni nella zona del palato si restringono rapidamente (vasocostrizione) per ridurre la dispersione di calore e poi si dilatano improvvisamente (vasodilatazione) per ripristinare la temperatura normale. È questo rapido cambiamento, in particolare la dilatazione, che porta sangue caldo alla zona, attivando i recettori del dolore nella mucosa orale e nelle meningi (le membrane che rivestono il cervello).
- Attivazione del nervo trigemino: Il dolore viene trasmesso al cervello attraverso il nervo trigemino, che è responsabile della sensibilità nella testa e nel viso. Questo nervo, però, può "confondere" la provenienza del dolore, percependolo come se venisse dalla testa, anche se in realtà ha origine nella bocca. Questo fenomeno è noto come dolore riferito.
Perché alcune persone soffrono di più?
Non tutti reagiscono allo stesso modo al brain freeze. Alcune persone sono più sensibili rispetto ad altre a questo tipo di mal di testa. Gli studi dimostrano che chi soffre di emicrania è maggiormente predisposto a sperimentare il dolore causato dal gelato. Inoltre, l'età gioca un ruolo: i bambini tendono ad essere più sensibili rispetto agli adulti, e probabilmente la loro risposta fisiologica è più marcata.

Fortunatamente, il mal di testa da gelato non è pericoloso. Sebbene il dolore possa essere intenso, non lascia conseguenze a lungo termine. Si tratta di una reazione temporanea del corpo che scompare senza la necessità di cure mediche.
Come evitare il mal di testa da gelato?
La chiave per evitare il brain freeze è semplicissima: mangiare lentamente. Gustare il gelato o altre bevande fredde in modo più graduale permette alla bocca di adattarsi alla temperatura senza causare un abbassamento troppo rapido della temperatura locale. Non abbuffarti e cerca di assaporare ogni cucchiaio con calma. Lascia 'riposare' il gelato per 3-4 secondi sulla lingua: lo gusterai di più e lo renderai meno freddo, in modo da poter essere deglutito con più facilità.
Nel caso tu debba affrontare il dolore, esistono rimedi semplici ma efficaci. Prova a premere la lingua calda contro il palato per contrastare la sensazione di freddo, o sorseggia una bevanda tiepida per accelerare il ritorno alla normalità.
