Va a fare le foto per rinnovare il passaporto, poi rimane attonita quando le vede: "Chiamo la polizia"

Il rinnovo del passaporto è un momento a suo modo 'importante': quel documento ci permetterà di visitare la stragrande maggioranza dei paesi non appartenenti all'Unione Europea. Capita a tutti di temere l’esito della foto tessera, ma a Rebekah Roark, 29 anni, è andata oltre ogni previsione: la sua “faccia sciolta” ha fatto il giro del web e la storia è finita anche su Newsweek.

Foto passaporto: perché vengono male e cosa è successo a Rebekah Roark

Roark si è presentata per scattare le nuove foto passaporto convinta di cavarsela in pochi minuti. Il fotografo abituale non c’era e, d’accordo con la sostituta, ha provato comunque. Tutto bene fino al momento della stampa: oltre alle immagini corrette, è comparso un secondo foglio “sbagliato”. Lì la carta aveva il lato invertito e l’inchiostro è colato nella patinatura. Il risultato? Un viso “come passato al microonde”. L'immagine dice tutto:

La 29enne ha condiviso le foto stampate male e ha scritto ironicamente: "Ora chiamo la polizia".
La 29enne ha condiviso le foto stampate male e ha scritto ironicamente: "Ora chiamo la polizia".

La giovane ha condiviso il fail su TikTok con l’etichetta di “microwaved passport”: il video ha superato le 16 milioni di visualizzazioni e ha scatenato migliaia di commenti ironici (“sembra la bambola di Toy Story”) è uno dei più citati). Per fortuna, le foto valide non mancavano e il rinnovo è andato avanti. Resta però una lezione utile per tutti: anche un errore di stampa può rovinare una foto perfettamente a norma.

Storia del passaporto: dai Longobardi agli standard ICAO

La storia del passaporto è più lunga di quanto sembri. Già nell’VIII secolo i Longobardi rilasciavano diplomi per autorizzare gli spostamenti nel regno, anticipando il ruolo di controllo e protezione che conosciamo oggi. Nel Medioevo Chiesa e Impero concedevano salvacondotti e lettere di protezione; poi le signorie e le città-stato italiane — Genova, Venezia, Firenze — adottarono documenti simili, spesso chiamati bullette, con nome, motivo del viaggio e sigillo dell’autorità.

Il termine “passaporto” arrivò più tardi e in origine indicava permessi per le navi in porto. Nel XV secolo l’Inghilterra iniziò a rilasciare documenti per l’espatrio ai sudditi, ma il passaporto come lo intendiamo oggi si affermò nel XX secolo grazie alla standardizzazione internazionale dopo la Prima guerra mondiale, prima con la Società delle Nazioni e poi con Nazioni Unite e ICAO (l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile). Da allora il documento certifica identità e nazionalità, tutela la sicurezza dello Stato e consente la libera circolazione delle persone.

Oggi gli standard tecnici delle foto biometriche e dei documenti machine-readable nascono dal riferimento più noto del settore, l’ICAO Doc 9303. Non serve ricordare numeri di paragrafo: basta sapere che quelle regole definiscono dimensioni, posizionamento del volto, sfondo, qualità dell’immagine e dati leggibili dalle macchine, così da facilitare i controlli di frontiera e ridurre gli errori.

Rinnovo passaporto 2025: consigli pratici per una foto biometrica decente

Scattare una foto “da documento” non significa per forza accettare un risultato impietoso. Con qualche accorgimento aumenti le chance di una foto conforme e presentabile al tempo stesso:

  • Luce diffusa: evita lampade puntuali e ombre nette. La luce naturale davanti a una finestra aiuta molto.
  • Sfondo chiaro e uniforme: niente trame o oggetti visibili. Parete chiara e distanza di almeno un metro.
  • Volto frontale e espressione neutra: bocca chiusa, occhi aperti, sguardo in camera. Niente filtri, ritocchi o modalità “beauty”.
  • Capelli e accessori: libera fronte e orecchie; togli occhiali con lenti colorate o riflettenti. Evita copricapi non previsti dalle norme.
  • Inquadratura: testa centrata, niente tagli sulla sommità. Mantieni un minimo di spazio sopra il capo.
  • Qualità di stampa: chiedi carta fotografica idonea, risoluzione adeguata e stampa sul lato giusto (lo “scivolone” di Rebekah insegna).
  • Professionista o cabina: in dubbio, preferisci un fotografo che conosce gli standard internazionali o usa cabine certificate per foto tessera.

Prima di prenotare il rinnovo passaporto, verifica sempre i requisiti richiesti dall’ufficio competente e porta con te più copie delle foto. Un controllo finale davanti al bancone ti evita sorprese.

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