Attenzione al colorito della pelle: come capire se è scottatura o abbronzatura

Come distinguere e caprie se si tratta di una scottatura o di un eritema o di semplice abbronzatura: bisogna fare attenzione al colore che ha assunto la pelle dopo l'esposizione al sole.

In estate si va spesso al mare e ci si espone di più al sole, a volte anche per ore e ore. Bisogna, però, fare attenzione perché quello che sembra un colorito dorato può nascondere in realtà un danno alla pelle. Distinguere tra abbronzatura e scottatura non è soltanto una questione estetica: è fondamentale per la salute cutanea e per la prevenzione dei danni a lungo termine. La scienza, infatti, ci offre criteri chiari per capire se la nostra pelle sta reagendo in modo fisiologico o se è già entrata nella fase di infiammazione tipica dell’eritema solare.

Come capire se è abbronzatura o scottatura: guardate il colore della pelle

L’abbronzatura è la risposta fisiologica della pelle all’esposizione ai raggi ultravioletti, soprattutto UVA e UVB. Quando i raggi colpiscono la cute, i melanociti, cellule specializzate dell’epidermide, producono melanina, il pigmento che conferisce il caratteristico colore dorato. Questa sostanza funziona come una sorta di “scudo biologico”, in grado di assorbire parte delle radiazioni e proteggere i nuclei cellulari dal danno diretto al DNA.

Il processo è graduale: il colore si intensifica progressivamente, senza dolore né arrossamenti evidenti. Non ci sono bruciori né gonfiori, e il tono della pelle muta in modo uniforme. È questo l’aspetto principale che differenzia la vera abbronzatura da una scottatura. L'Istituto Superiore di Sanità sottolinea come l’abbronzatura non sia un indicatore di pelle “più sana”, ma piuttosto il segnale che la cute ha subito un danno sub-clinico e ha messo in atto un meccanismo di difesa. Nonostante ciò, quando si parla di tintarella, la percezione comune è ancora legata a un’idea di benessere e vitalità.

differenza colori pelle
Differenza tra abbronzatura e scottatura

Diverso è il discorso per la scottatura. In questo caso, la pelle non riesce a compensare l’eccesso di radiazioni UVB e reagisce con una risposta infiammatoria acuta. L’eritema solare si manifesta con arrossamento diffuso e uniforme, accompagnato da calore, bruciore e talvolta prurito. La reazione compare generalmente entro poche ore dall’esposizione. Nei casi più lievi, il rossore si attenua spontaneamente nell’arco di due o tre giorni, lasciando a volte una leggera desquamazione. Nelle forme più gravi, invece, compaiono gonfiore, dolore al tatto, vescicole e bolle. Non mancano febbre e malessere generale, segni che la pelle ha subito un danno profondo.

Stando a quanto riporta l'Humanitas, il falso mito dell’“abbronzatura sana” deve essere definitivamente abbandonato. I dermatologi sottolineano che esiste una progressione precisa: dal danno sub-acuto, rappresentato dalla tintarella, al danno acuto, ossia l’eritema o scottatura. Entrambi sono il risultato dell’impatto diretto delle radiazioni ultraviolette sulle cellule cutanee, con un rischio cumulativo che, nel tempo, aumenta la probabilità di sviluppare tumori della pelle, incluso il melanoma.

La differenza visibile tra abbronzatura e scottatura

Il segnale chiave per distinguere i due fenomeni è l’arrossamento. L’abbronzatura non provoca rossori evidenti, né dolore. Al contrario, la scottatura si accompagna sempre a un eritema, che rappresenta un processo infiammatorio in corso. L’Istituto Superiore di Sanità ribadisce che l’infiammazione è la cartina di tornasole del danno: se la pelle appare arrossata, calda e dolente, non si tratta di una “bronzeatura veloce”, bensì di una lesione cutanea che il corpo sta cercando di riparare.

Inoltre, l’abbronzatura tende a durare più a lungo, perché legata alla produzione e distribuzione della melanina. La scottatura, invece, svanisce rapidamente, lasciando spazio a desquamazioni e talvolta a macchie irregolari. Il dermatologo italiano Stefano Piaserico, tra i più noti studiosi degli effetti della radiazione UV, ha spesso ricordato come la pelle “non dimentichi mai” le esposizioni solari subite. Ogni scottatura, soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza, si somma alle precedenti e aumenta il rischio di sviluppare danni cronici come foto-invecchiamento e tumori cutanei. Bisogna, per questo, fare molta attenzione quando ci si espone al sole e mettere sempre la protezione solare, specie nelle zone con maggiore rischio di scottature come le spalle, il viso e persino le orecchie e l'ombelico.

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