"La più grande insicurezza di Napoleone non era la sua altezza", storica smonta un luogo comune

Quante volte abbiamo letto o sentito dire che Napoleone Bonaparte, l’imperatore che ha cambiato il destino dell’Europa, fosse basso di statura? L’immagine del “piccolo Napoleone” è stata ripetuta per secoli, al punto da diventare uno dei luoghi comuni più resistenti della storia ed entrare nella cultura popolare. Eppure, come ha spiegato la storica italiana Miao.nao in un recente approfondimento, la vera insicurezza del generale corso non riguardava affatto l’altezza. Il nodo era un altro, più personale e meno conosciuto: la lingua.

Napoleone Bonaparte e il mito dell’altezza

Napoleone nacque ad Ajaccio, in Corsica, nel 1769, appena un anno dopo che l’isola era passata ufficialmente sotto la sovranità francese. I registri medici e le cronache coeve riportano che l’imperatore misurava circa 1,69-1,70 metri. Per la seconda metà del Settecento si trattava di una statura perfettamente nella media, persino leggermente superiore a quella di molti coetanei francesi, specialmente residenti a sud.

Da dove nasce, allora, l’idea che fosse “basso”? In larga parte dalla propaganda britannica. I caricaturisti inglesi del tempo avevano tutto l’interesse a ridicolizzare l’avversario politico e militare. Rappresentarlo come un uomo piccolo, quasi grottesco, serviva a minarne la credibilità internazionale. Una strategia che funzionò: il mito si radicò così profondamente da sopravvivere per secoli, arrivando persino nei manuali scolastici.

L’infanzia corsa e il peso della lingua madre

La vera fragilità di Napoleone Bonaparte non fu la statura, ma la lingua. Cresciuto in una famiglia di origini italiane, parlava a casa un italiano con influenze dialettali toscane e genovesi. Il francese, che sarebbe diventato la lingua del potere e della sua carriera, lo apprese solo a partire dai nove anni, quando iniziò a frequentare l’Accademia militare di Brienne-le-Château.

Napoleone Bonaparte non è madrelingua francese. Inizierà a studiarlo solo intorno ai nove anni
Napoleone Bonaparte non è madrelingua francese. Inizierà a studiarlo solo intorno ai nove anni

Gli anni scolastici furono duri. I compagni lo prendevano in giro per il suo accento, percepito come provinciale e rozzo. Secondo la ricostruzione della storica Miao.nao, quel marchio di diversità linguistica segnò profondamente il giovane Bonaparte, che già da ragazzo mostrava un carattere orgoglioso e determinato a riscattarsi.

Lo studio ossessivo e la trasformazione

Deriso e isolato, Napoleone reagì con uno sforzo fuori dal comune. Studiò in modo incessante, divorando libri in francese, dall’illuminismo a Rousseau, passando per manuali di strategia, fino ai classici latini in traduzione. Quell’impegno lo rese uno degli uomini più colti della sua generazione, capace di padroneggiare concetti complessi e di trasformarli in discorsi incisivi e diretti.

Secondo le cronache del tempo, anche negli anni della gloria imperiale la sua pronuncia conservava tracce dell’inflessione italiana. Tuttavia, per quanto rappresentasse una sua insicurezza personale, questo non lo penalizzò davvero. Al contrario, il suo modo di esprimersi risultava originale e carismatico, tanto da rafforzare la sua capacità di convincere e trascinare le folle.

Un’insicurezza che divenne forza

Quella che inizialmente era vissuta come una fragilità – l’essere percepito come “straniero” nella lingua del potere – si trasformò in un vantaggio. Parlare più idiomi gli conferì una flessibilità mentale rara. Gli permise di ragionare in modo diretto, con un vocabolario ricco di immagini e di modi di dire efficaci. Era diverso dai suoi interlocutori, ma proprio questa diversità contribuì a renderlo unico.

Il mito del Napoleone “basso” ha resistito nei secoli grazie alla propaganda e alla ripetizione, ma oggi sappiamo che la sua vera lotta interiore non fu con i centimetri di statura, bensì con le parole. E fu proprio quella battaglia, nata da un’infanzia corsa e da una lingua madre diversa, a forgiare l’imperatore che avrebbe segnato la storia europea.

@miao.nao La più grande insicurezza di Napoleone, a discapito del pensiero comune, non era l’altezza. Pare infatti che Napoleone fosse alto circa 1,70m, assolutamente nella norma per l’epoca. A creargli frustrazione era la lingua; nonostante avesse imparato il francese all’età di 9 anni il suo accento provinciale era difficile da nascondere. #perte #neiperteeee #storia #napoleon #cosechenonsapevi ♬ INTERESTELLAR - Kore Blanco

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