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In Islanda senza soldi? Per molti suona come un’impresa impossibile. Il Paese nordico è infatti tra i più costosi al mondo per costo della vita. Proprio per questo la sfida lanciata da Jason Haskan, content creator noto come wasted_in_transit, ha attirato migliaia di curiosi. Durante uno scalo di 15 ore, Jason ha deciso di vivere un’intera giornata a Reykjavik senza tirare fuori un solo centesimo. Il risultato è stato un racconto surreale, ma autentico, che ha documentato in un reel di appena 90 secondi.
Dall’aeroporto di Reykjavik al centro città: il viaggio in autostop
Dopo essere atterrato all’aeroporto internazionale di Keflavík, Jason ha subito messo in chiaro la regola del gioco: niente taxi, niente autobus, niente spese. “Non posso pagare l’autobus o il taxi, quindi devo trovare un passaggio”, racconta. Camminando lungo la strada che collega l’aeroporto al centro, ha dovuto persino affrontare un incontro ravvicinato con alcuni uccelli marini che lo hanno seguito e sfiorato con il becco. Poco dopo, un automobilista islandese si è fermato e lo ha accompagnato direttamente al centro di Reykjavik. La sua avventura senza portafoglio aveva appena avuto inizio.
Una birra offerta al porto e storie incredibili
“Ora ho voglia di una birra”, ha detto Jason non appena sceso dall’auto. Al porticciolo ha conosciuto Lucas, un lavoratore di navi da crociera che non ha esitato a offrirgli una lattina acquistata in un supermercato locale. Tra una chiacchierata e l’altra, Lucas gli ha raccontato un aneddoto curioso: un suo collega era stato scoperto ad allevare polli nella cabina della nave. Un dettaglio surreale che ha reso la giornata ancora più memorabile. Intanto Jason, per passare il tempo, si è dedicato a impilare rocce sulla spiaggia, come fanno molti viaggiatori in Islanda per lasciare un segno del proprio passaggio.
La spiaggia geotermica gratuita e l’incontro con un altro creator
Determinato a sfruttare ogni minuto, Jason si è spostato verso una delle spiagge geotermiche gratuite della capitale. Il contrasto era evidente: l'acqua delle sorgenti calde islandesi era calda, mentre quella del mare, distante pochi metri, freddissima. Nel pomeriggio, in un pub di Reykjavik, ha incontrato un altro content creator, Doug, che lo ha invitato a bere.

Anche questa volta, la regola del “non spendere nulla” è stata rispettata grazie alla generosità di chi ha condiviso con lui più di un bicchiere di birra dall'alta gradazione (una era da 15°).
Il ritorno in aeroporto e il colpo di fortuna finale
Quando la giornata stava per terminare, Jason ha realizzato che mancavano solo due ore e mezza al suo volo di ritorno. Senza soldi per i trasporti, ha deciso di affidarsi ancora una volta all’autostop. Non ha dovuto aspettare a lungo: i primi a cui ha chiesto, due giovani turisti polacchi con un’auto a noleggio, hanno accettato di accompagnarlo. “Sono le prime persone a cui l’ho chiesto e mi hanno detto subito di sì”, spiega sorridendo. Così, tra una risata e l’altra, è arrivato in tempo all’aeroporto per imbarcarsi sul suo aereo, completando la sfida senza spendere un singolo euro o corone islandesi.
Viaggiare in Islanda senza soldi: sfida o ispirazione?
L’esperienza di Jason non è un modello replicabile per chiunque, ma dimostra quanto creatività, coraggio e socialità possano trasformare uno scalo in un’avventura indimenticabile. In un Paese dove un caffè può costare quanto un pranzo in altre capitali europee, riuscire a trascorrere un’intera giornata senza aprire il portafoglio resta un’impresa straordinaria. Non tutti viaggiatori possono contare sulla stessa fortuna, ma il messaggio è chiaro: la condivisione e gli incontri umani rendono il viaggio più prezioso del denaro.
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